Edward
Spengo la sveglia dal comodino e mi giro per abbracciare Addy. Mi alzo di scatto realizzando che non c'è nessuno affianco a me. Appena esco dalla camera mi rendo conto che non si sente nessuna voce, nessun rumore. Non può essere che sia già uscita, sono solo le otto e mezza di mattina e d'estate non usciamo mai così presto. Con la coda dell'occhio noto che c'è un braccio a penzoloni sul divano. Mi avvicino per vedere chi è che dorme lì e la scena che mi trovo davanti agli occhi è una di quelle scene difficili da immaginare: Danette dorme sulle gambe di Addy e quest'ultima le tiene una mano. Non ho mai capito la repentinità degli sbalzi d'amore di Addy ma evidentemente tutta la sua famiglia è così perché fino a qualche ora fa si sono urlate contro ed ora dormono abbracciate come se stessero insieme. Ritorno in cucina per preparare il caffè ma, noto che sul tavolo ci sono ancora due piatti di pasta, uno è pieno mentre nell'altro ce n'è solo metà. Sbuffo rumorosamente scuotendo la testa: qui c'è di nuovo qualcosa che non va.
-Ehi, amore.- Addy si avvicina a me per lasciarmi un bacio.
-Ehi, è successo qualcosa? Se è perché non ho dormito in camera è che mi sono alzata per mettere tutto a posto e nel frattempo ho incontrato lei che stava mangiando e ne... diciamo che ne abbiamo approfittato per parlare perché...- la blocco mentre sussurra parole a raffica per non svegliare la sorella.
-Non è quello Addy.- Faccio un cenno verso i due piatti di pasta e abbassa lo sguardo per pochi secondi, poi lo rialza più convinta di prima.
-Amore tranquillo, è tutto ok. Semplicemente ieri non avevo fame.- Va via senza aspettare una risposta e la seguo verso il bagno.
-Sai che avevi ragione? Sono due anni e mezzo che Danette e Jordan non si parlano.-
-Scherzi? Due anni e mezzo? Ma se vivono nella stessa casa!-
-Più o meno, Dan mi ha detto che Jo passa la maggior parte delle notti fuori.- Prende la trousse e si passa la matita nera sugli occhi.
-Ma cosa è successo?-
-Jo ha fatto un casino, era alle strette ma ciò non è una giustificazione perché ha mentito a sua sorella.- Il mio sguardo confuso incrocia il suo e lascia i trucchi sul lavabo per poi girarsi e guardarmi negli occhi.
-Vieni con me, ora ti spiego.- Mi prende per il polso portandomi in camera ed entrambi ci sediamo sul letto.Addison
-Posso entrare un attimo? Devo solo prendere il mascara.- Grido bussando alla porta del bagno dove c'è mia sorella che fa la doccia.
-Certo, è aperto.- Entro e chiudo la porta alle mie spalle. Apro il cassetto alla ricerca del mascara ma non lo trovo.
-Oh, accidenti! L'ho lasciato in macchina...- Che scema, ieri mattina ero in ritardo ad un'uscita con una mia amica e mi sono truccata tra un semaforo e l'altro. Purtroppo, però, la mia memoria fa schifo e l'ho dimenticato lì.
-Se vuoi puoi prendere il mio, è in camera sul comodino.- Grida sovrastando il rumore dell'acqua.
-Va bene, grazie.- Esco dal bagno per poi entrare nella camera degli ospiti, attualmente occupata da mia sorella. È tutto buio, non si vede nulla. Accendo la luce e alzo le tapparelle. Ci sono vestiti sparsi per terra, gonne, magliette, persino reggiseni. Sul comò ci sono tantissime cose che quasi faccio fatica a trovare il mascara. Esco dalla camera ma a mezzo metro dalla porta inciampo in uno zainetto e cado per terra.
-Ma che cazzo...- Lo zaino rotola per terra ed esce fuori tutto il contenuto. Rimetto tutto dentro ma tra un libro e del tabacco da rullare, mi ritrovo tra le mani una cassetta. Sopra c'è scritto 'Ashton e Danette'. Capendo all'istante di cosa si tratta, mi affretto a sistemarla come prima. Come fa a portarsela dietro? Come fa a tenerla sempre con lei? Io, se fossi stata al suo posto, l'avrei fatta in mille pezzettini e li avrei sparsi un po' ovunque, ma è facile giudicarla. Io dico che lo avrei fatto perché tanto so che avrei avuto Ed, so che lui c'è sempre stato per me e c'è se dovessi ricadere. Lei invece non ha un lui a cui appoggiarsi.
-Ehi, mi vesto, mi trucco e sono pronta.- Dan entra in accappatoio nella stanza senza alcun preavviso.
-Certo, ti aspetto in soggiorno.- Esco da lì tornando in camera mia. Prendo il telefono per scrivere a Ed un messaggio.Messaggio a Amore:
Ed, io e Danette stiamo uscendo. Ci vediamo questa sera, la carne è sul tavolo e va solo scaldata❤Allaccio le scarpe e controllo Instagram in attesa che mia sorella sia pronta. D'improvviso il telefono si blocca segnalando l'arrivo di una telefonata.
-Pronto Jordan?-
~Ehi, Addy, ti... ti ho chiamata solo per chiederti se... se... lascia stare. Quindi va bene per te se la prossima settimana vengo con July?~
-Si, si, certo.-
~Perfetto, qui c'è qualcuno che ti vuole salutare, aspetta che te la passo.~ Si sentono alcune urla di sottofondo e poi subito la voce di mia sorella.
~Addyyyyy! Mi stai mancando moltissimo, giuro che la prossima settimana vengo con Jordan!~
-Amore, anche tu mi stai mancando, ti aspetto.-
~Ciao sorellona, salutami Dan.~ Il tempo di salutarla anche io e chiude in fretta il telefono. Perché ho la sensazione che Jordan mi volesse chiedere qualcosa a proposito di Danette?
-Eccomi, sono pronta.- Mette un borsellino dorato nella sua borsa nera ed usciamo di casa. Una volta entrati in macchina accendiamo la radio e partiamo fino ad arrivare al centro commerciale.
-Addy, sai che pensavo di fare un bel taglio ai capelli?- Dan guarda la vetrina di un parrucchiere in cui si vede una donna che taglia i capelli ad una ragazza più o meno della mia età.
-Andiamo, li voglio tagliare anche io!- Per la prima volta da quando è qui, mi guarda sorridendo e mi prende per mano avanzando verso il negozio. Usciamo da lì quasi quattro ore dopo io con quindici centimetri di capelli in meno che arrivano a malapena al gancetto del reggiseno e lei con un taglio netto che non le arriva neanche alle spalle e alcune ciocche più chiare.
-È stata una bella mattina, non andavo al parrucchiere da due anni e mezzo...-
-Mattina? Non abbiamo ancora fatto shopping.- Raggiungiamo il piano superiore con le scale mobili e parliamo sia di come sia andato il suo anno scolastico sia del college che sto frequentando. Con le braccia piene di buste torniamo a casa esauste per la giornata. Entrando in casa vedo il numero affianco alla porta leggermente sfocato.
-Bentornate ragazze!- Ed ci viene incontro e spalanca la bocca.
-Wow, non sapevo vi voleste tagliare i capelli.-
-Non lo sapevamo neanche noi, al centro commerciale abbiamo visto una ragazza che li tagliava e lo abbiamo fatto anche noi.- Mi avvicino a lui per baciarlo ma dopo averlo fatto vedo un'altra volta sfocato.
-Oddio quante buste.- Io e mia sorella scoppiamo a ridere alle parole del mio ragazzo e andiamo a sistemare le compere nelle nostre camere.
-Addy, che sta succedendo? Sai che ti puoi fidare di me, dimmi che ti prende.- Chiude la porta dietro di sé e si siede sul letto.
-Come fai ad accorgerti sempre di tutto?- Faccio il giro e mi siedo vicino a lui.
-Amore, hai avuto lo sguardo perso per più di qualche secondo.-
-Ed, io ti giuro che non sta succedendo nulla, sto benissimo. Mi sono solo scordata di mangiare. Non volevo di certo svenire, semplicemente mi sono dimenticata. Scusami.-
-Vieni qui.- Ed allarga le gambe e mi ci siedo nel mezzo appoggiando la mia schiena al suo petto.
-Non mi devi chiedere scusa, non mi hai fatto nulla. Però ascoltami, può essere che questo sia stato solo un caso isolato ma se dovessero riaccadere, anche se spero proprio di no, sai che su di me puoi contare, sai che ci sono sempre per te, anche solo per parlare. Stai certa che ci sarò sempre per te.- Mi lascia un bacio sulla guancia e mi giro per dargliene uno sulle labbra.
-Sei fantastico.- Mi metto a cavalcioni su di lui continuando a baciarlo.
-Ti amo così tanto Addy, non voglio perderti.- Mi alzo dal letto senza alcun preavviso fino ad arrivare alla porta e abbasso la maniglia.
-Vieni con me? Io ho un po' fame.- Sorride e si alza anche lui venendomi incontro. Non ne ho per niente, ma per lui farei questo e altro.
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Just You (sequel di Just Trust Me) #Wattys2018
ChickLitSequel di "Just trust me", "Just you" racconta della storia di Addison Baily e Edward Harris, due ragazzi che frequentano il college a San Diego, distanti cinque ore dalle loro famiglie e dai loro amici. La loro storia è ovviamente intrecciata a que...