Capitolo 38

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Danette
-Eccomi!- La maniglia si abbassa e la porta si apre lasciando spazio alla figura del mio amico.
-Quanto sono bello?- Mi chiede facendo una piroetta. Molto, moltissimo.
-Beh, si.- Sorrido annuendo.
-Wow, anche tu stai benissimo.- Sussurra squadrandomi. Rido per il tono di voce che ha usato e per la faccia che ha in questo momento.
-Ci dobbiamo fare una foto!- Esclamo tirandolo verso lo specchio gigante della sua camera.
-Ai suoi ordini!- Mi circonda i fianchi con un braccio ed io scatto. Ne scatto una decina, poi Josh si gira verso di me e mi guarda. Mi giro anche io verso di lui e ci baciamo. Faccio giusto in tempo a scattare prima che le sue mani arrivino sotto al mio kimono.
-Josh...- Rido ricomponendomi.
-Senti, il tuo è più corto del mio!-
-Non è un motivo valido, la cena è di là che ci aspetta.- Lo prendo per mano e mi dirigo in cucina.
-Oddio... quante cose hai fatto?-
-Una sola, ma fatta bene.- Sorrido facendogli segno di sedersi.
-Non ti muovere, questa sarà il primo e probabilmente ultimo pasto diretto dalla sottoscritta.- Rido nervosa mentre mi volto per prendere gli antipasti.
-Con cosa mi delizi?- Ride anche lui appoggiando la testa su una mano per poi guardarmi dritto negli occhi.
-Io? No, il ristorante da dove ho ordinato cose super buone ti delizia con antipasti di vario tipo, sia di mare che di terra, tutti rigorosamente giapponesi.- Giro dalla sua parte e gli lascio il piatto sulla tovaglietta in legno, poi prendo il mio piatto e mi siedo difronte a lui.
-Ehm... tu... tu sai che io non mangio pesce?- Alzo di scatto la testa con la bocca socchiusa.
-Cosa? Io non lo sapevo...- Sussurro sentendomi terribilmente in colpa. Josh ride e mi tornano subito in mente scende di lui che mangia la piadina con il tonno.
-Sei uno stupido, pensavo fossi serio!- Lo guardo male lanciandogli il tovagliolino che ho di fianco.
-Dovevi vedere la tua faccia, amore.-
-Niente "amore"! Per un attimo ci ho creduto davvero e mi sono sentita malissimo, ti giuro!- Neanche finisco di dire la frase che scoppio a ridere da sola.
-Dai, sono curioso di assaggiarlo.- Estrae le sue bacchette e inizia a mangiare. Lo imito ma con scarsi risultati dal momento che tutte le volte che vado al giapponese chiedo sempre forchetta e coltello.
-Non le sai usare?- Mi chiede indicando con la testa la mia mano.
-Si, si, mi ci vuole solo un po' di pratica.- È la prima volta in tutta la mia vita che provo ad usarle e non è per niente facile.
-Guarda, prendile così.- Mi mostra come devo posizionare le dita ed io lo imito riuscendo finalmente a prendere il cibo dal piatto. Agli antipasti seguono il primo, il secondo e il dolce e nel frattempo noi non facciamo che parlare, ridere e scherzare su mille argomenti differenti conoscendoci sempre meglio.
-Bene, sistemo tutto questo casino.- Sorrido ordinando i vari piatti da lavare e quelli in plastica che invece vanno solo buttati.
-Scherzi? Casa mia, ci penso io.- Mi toglie i piatti di mano e li appoggia nel lavabo.
-Ma non c'entra nulla. Se vuoi facciamo a metà.-
-Va bene, ma solo per questa volta.- Butto tutto quello che non va lavato e chiudo le tovagliette. In meno di dieci minuti la cucina è come nuova e tutto è di nuovo al suo posto. È un po' come se non l'avessimo proprio usata.
-Io direi che fa un po' caldo qui dentro.- Sventolo un cartone sperando faccia vento.
-Si, beh, sappiamo tutti qual è il rimedio.- Si avvicina a me e tira con estrema lentezza l'estremità della cintura.
-Tu non hai caldo?- Chiedo retoricamente abbassando una mano fino all'altezza della sua cintura.
-Molto.-
Proseguo sfilandogliela mentre lui appoggia le sue labbra sul mio collo e inizia a succhiare. Non mi aveva mai fatto un succhiotto, erano sempre stati dei baci un po' più passionali ma mai dei veri e propri succhiotti. Il mio corpo va in estasi e non posso che farmi scappare dei gemiti di piacere. Mi prende in braccio continuando il suo lavoretto, poi mi stende delicatamente sul divano e si mette su di me. Mi alzo con la schiena per sfilarmi l'indumento. Josh mi imita e, in pochi secondi, tra un bacio e l'altro, ci ritroviamo completamente nudi l'uno sull'altra per la seconda volta nell'arco di un paio d'ore.
-Dove vai?- Chiedo non appena mi si stacca dandomi le spalle.
-A prendere un preservativo, non li avevo portati con me nel kimono.- Si alza, ma io gli prendo una mano e lo tiro verso di me.
-Non c'è bisogno, prendo la pillola.- Si ferma a guardarmi ancora un paio di secondi per capire se io sia seria o meno.
-Che hai? Ci hai ripensato? Non vuoi che...- Mi blocca senza neanche farmi finire la frase.
-Ehi, non ho nulla. È solo che mi sembrava strano, tutto qui. Non cambierei per nulla al mondo il nostro rapporto. Nel senso negativo, ovvio.- Ritorna su di me e riprende a baciarmi per poi penetrarmi lentamente. Spinta dopo spinta riesco a pensare solo ad una cosa.
-Josh, vuoi dire che il nostro rapporto... lo, lo cambieresti in positivo?- Chiedo tra un gemito e l'altro. Solo io pretendo un discorso serio mentre faccio sesso, è assurdo.
-Forse si, cioè si.- Mi azzittisce baciandomi in poco tempo sento di aver raggiunto l'apice del piacere ma non riesco a stare zitta e, proprio mentre veniamo insieme, mi sfugge un'altra frase abbastanza seria.
-Josh...-
-Si?- Ammiro la sua fronte imperlata di sudore mentre mi beo della sensazione più appagante in assoluto.
-Forse mi sono... innamorata.- Sussurro mentre lui esce da me. Spalanca gli occhi per la seconda volta in pochi minuti e mi guarda come se aspettasse una mia precisazione su quello che ho appena detto, ma non ce ne sono. Non posso precisare i miei sentimenti, posso solo ritirarli.
-Nulla, dimentica tutto quello che ti ho detto.-
-Cosa? No, è che sono stupito, tutto qui. Anche tu mi piaci e anche molto, solo non mi aspettavo questa dichiarazione. Insomma, è tutta la sera che mi stupisci facendomi una sorpresa dopo l'altra e, davvero, sono leggermente... diciamo sorpreso perché non mi aspettavo per nulla che tu esternassi i tuoi sentimenti, né tantomeno mi aspettavo di piacerti.- Sussurra tutto d'un fiato affannandosi ancora di più. Abbasso lo sguardo sulla mia biancheria intima. In tutta la mia vita sono stata solo poche volte così in imbarazzo. Sento le guance andare a fuoco, la testa scoppiare e dentro di me provo una sensazione che non sentivo ormai da anni. E se anche questa volta ci fosse una data di scadenza per questo sentimento? E se anche lui mi deludesse? Il nostro rapporto era perfetto finché non ho aperto bocca pochi minuti fa, ora non so più cosa aspettarmi. Né da lui né da me, come al solito, ho rovinato tutto anche questa volta.
-Credo si sia fatto tardi.- Rimetto velocemente le mutandine e raccolgo il reggiseno da terra.
-Scherzi? Non sono neanche le dieci.-
-Si, ma mia madre sarà in pensiero, non mi vede da questa mattina alle otto.- Mi alzo dal divano e prendo la mia borsa con dentro i vestiti che avevo quando sono venuta qui qualche ora fa. Metto velocemente la maglietta, ma Josh mi blocca e mi fa voltare verso di lui.
-Perché cerchi una scusa per andare via?-
-Non è una scusa, sono le dieci.- Provo a girarmi dall'altra parte ma lui mi prende il viso tra le mani e mi blocca.
-Danette, perché vuoi andare via? Qual è il vero motivo?- Espiro e in pochi secondi mi libero di un grosso peso.
-Ho rovinato tutto, se mi fossi stata zitta noi a quest'ora staremmo ridendo e scherzando come al nostro solito. E invece dovevo per forza dirti cosa stessi provando. Ho sbagliato, lo so.- Le sue mani mi lasciano il viso ed io ne approfitto per sistemare le cose nella borsa che nella fretta erano cadute sul pavimento.
-Dan, ma mi hai ascoltato?-
-In che senso?-
-Nel senso che io ti ho detto che anche tu mi piaci, non che voglio rimanere tuo amico. Ti ho detto che anche io provo qualcosa per te e probabilmente è anche più di un semplice qualcosa, è solo che non riesco a decifrarlo correttamente.- Le sue labbra abbozzano ad un sorriso ed io non posso fare a meno di pensare che provo esattamente ciò che provavo per Ashton, o perlomeno in questo momento provo per Josh ciò che ho provato all'inizio della relazione con il mio ex.
-Ah, ok.- In realtà non è ok per niente e, detto con sincerità, non ho capito proprio per nulla quello che mi ha detto. È ovvio che io gli piaccia dal punto di vista fisico, altrimenti non ci sarebbe stato mai nulla tra noi. Ciò di cui mi sto innamorando io, però, non è il suo corpo, ma la sua mente.
-Non hai capito, vero?- Sussurra cercando di trattenere un sorriso.
-No.- Sorrido chiudendo gli occhi. Le mie labbra vengono sfiorate dalle sue.
-Credo di essermi innamorato anche io.- Sussurra ad un millimetro non solo dalle mie labbra, ma anche dal mio cuore.

Just You (sequel di Just Trust Me) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora