Capitolo 26

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Danette
-Ma è bellissimo...- Sussurro accarezzando un Labrador color crema quasi più alto di me.
-Si, ed è anche giocherellone! Si chiama Bob.- Esordisce il signore del canile.
-Ciao Bob, ma tu sei proprio carino.- Joshua lo accarezza mentre lui non fa altro che leccargli mani e braccia. Lui ed io alziamo la testa nello stesso istante incrociando i nostri sguardi. Annuisco piano mentre sorrido prima di tornare a dedicarmi al piccolino.
-Sei proprio bello e poi sei enorme, mi stai per raggiungere.- Josh scoppia a ridere e in pochi secondi scompare con il commesso. Accarezzo il cane che si accuccia tra le mie gambe. Sarebbe davvero il mio sogno più grande averne uno.
-Allora ragazzi, vi lascio nella busta tutto l'occorrente per questi primi giorni. Mi raccomando, non dategli molti dolci.- Cosa? Lo sta prendendo davvero? Non ci credo! Non ci posso davvero credere... Non ho ancora realizzato quando ieri ha detto che oggi saremmo venuti qui, figuriamoci prenderlo per davvero. Sarà una grossa responsabilità, chissà come si comporterà. Mi giro verso Joshua che ha occhi solo per Bob. È felice, glielo si legge in faccia.

-Ragazzi, sono a casa.- Grido sbattendo la porta d'ingresso. July mi viene incontro abbracciandomi.
-Principessa...- La prendo in braccio facendola girare.
-Che bellooooo!- Grida ridendo. Sulla soglia del soggiorno appare Jordan che, a differenza della bambina, non è per niente felice.
-Un secondo, tesoro, adesso torno. Vai in camera che ti raggiungo.- Annuisce sparendo per le scale. Ignoro il mio gemello andando dritta in cucina.
-Ma sei scema? Ma che ti salta in testa?- Jordan mi blocca per un braccio facendomi fermare.
-Levami le mani di dosso.- Allenta velocemente la presa fino ad aprire completamente la mano. Ritorno sui miei passi fino ad arrivare al frigo.
-Mi spieghi dove sei stata? Sai cosa succederebbe se lo venisse a sapere la mamma?- Mi ringhia contro.
-Vuoi dire che adesso ti interessa qualcosa di me?- Bevo in fretta quasi tre bicchieri d'acqua.
-Dan, io... mi sono preoccupato per te!-
-Davvero?- Lo guardo scettica e ironica fino a quando non è lui a distogliere lo sguardo da me. Salgo velocemente le scale fino ad arrivare in camera di mia sorella.
-Ehi, amore, vuoi giocare?-
-Si!- Grida prendendo una scatola enorme su cui c'è disegnato un castello fatto in lego.
-Te lo ha preso la mamma?- Annuisce con la testa mentre cerca di aprirlo.
-Dammi, ti aiuto io.- Apro lo scatolone facendo fuoriuscire tutti i pezzi. Sono molti di meno di quanto pensassi.
-C'è il libro? Non posso inventare io...-
-Tieni, eccolo.- Le passo il libretto delle istruzioni e lei inizia a sfogliarlo. In meno di mezz'ora costruiamo il castello delle principesse Disney che occupa tutto il tappetino rosa di mia sorella. È anche alto. Il telefono nella tasca dei pantaloncini inizia a vibrare. Lo prendo in mano e leggo il nome di mia sorella sullo schermo.
-Ehi, Addy.- Neanche finisco di pronunciare il suo nome che Julienne inizia a gridare chiedendomi di passarle il telefono.
-Un secondo!- Grido anche io allontanandomi.
-Scusa, dimmi.-
~Ehi, mi potresti fare un favore?~
-Certo, di che si tratta?-
~Scendi un attimo nell'ingresso e vedi se nel mobile sotto lo specchio c'è la mia borsa bianca.~ La sua borsa bianca?
~Ma se le hai portate tutte via.-
~Mmh, ma quesa a casa mia non la trovo...~
-Ok, controllo.- Attacco il telefono prima di prendere July in braccio. Scendiamo lentamente le scale ma, appena arrivate all'ultimo gradino, la bambina inizia a dimenarsi senza un motivo.-
-Ferma, vuoi cadere?-Guardo nella stessa direzione in cui sta guardando mia sorella. Mamma, Addison e Edward sono sulla porta che ci guardano. Nostra sorella maggiore ci viene incontro per poi abbracciarci.
-Mi siete mancate.- Sussurra alle nostre orecchie facendosi sfuggire quella che penso sia una lacrima. Ma che ha da piangere? Mah. La sua pelle è radiante, i capelli sono in condizioni perfette, i vestiti non hanno neanche una piega e lei piange? Ci siamo visti pochi mesi fa... non vedo il motivo del suo pianto. Cos'ha? È successo qualcosa?
-Come mai qui?- Chiedo confusa per la situazione mentre saluto quello che chiamo cognato ormai da anni. I due fidanzati si guardano prima di rivolgere la loro completa attenzione a noi.
-Avevamo pensato di passare un po' degli ultimi giorni di vacanza con voi.- Sorride contenta mia sorella. Annuisco sperando credano sia convinta della loro spiegazione. Chissà che devono fare veramente ora che sono qui.
-Le borse le potete lasciare in camera, tra un'ora si pranza.- Anche mia madre sorride. In che posto sono? È una specie di mondo parallelo? Prendo il telefono il più velocemente possibile.

Messaggio a Josh:
È appena successa una cosa stranissima: mia sorella ed il suo ragazzo sono venuti a trovarci per qualche giorno e, come se non bastasse, mia madre sta sorridendo...

Metto via il telefono dedicandomi completamente alla strana scena a cui sto assistendo.
-Dan, ti va di accompagnarci di sopra mentre sistemiamo le borse?- Annuisco corrucciando la fronte e li seguo fino al secondo piano.
-Di che mi volete parlare?- Addison rimane interdetta per un secondo, poi scuote la testa e sorride.
-No, semplicemente volevo chiederti come stai.- Ci sediamo entrambe sul letto mentre Ed si dilegua con la scusa di andare ad aiutare mia madre.
-Meglio, davvero.-
-Quando è stata l'ultima volta che... insomma... che hai...-
-Vomitato?- La interrompo finendo la sua frase. Annuisce alzando lo sguardo verso i miei occhi. Ripenso a tutto quello che mi è successo da quando sono tornata da San Diego...
-Ehm, mai, cioè a casa tua.-
-Cosa? Guarda che a me puoi dirlo.- Appoggia la mano sul mio braccio, ma scuoto la testa convinta.
-No, ti giuro che l'ultima volta che ho vomitato è stata a casa tua.- Spalanca gli occhi abbracciandomi velocemente. Ed è vero, o meglio, ho vomitato un paio di volte, ma è stato per l'alcol.
-Sei fantastica.-
-Diciamo che non è tutto merito mio.- Rido sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Di chi? Della tua amica di cui mi avevi parlato? Ah, allora avete fatto pace. Che carine, sono contenta per voi. Ma... aspetta, ma state insieme? Cioè non che ci siano problemi, era solo per chiedere eh.- Scoppio a ridere per la sua parlantina.
-Frena, con la mia amica ho chiarito ed è, appunto, solo un'amica. Parlo di un ragazzo.-
-Un ragazzo?- Grida contenta.
-Shh, si.- Contino a ridere scuotendo la testa.
-Mamma lo sa?-
-Cosa deve sapere? È solo un amico per me, e poi si, lo ha visto una volta.- Alzo le spalle.
-Sicura sia solo amicizia?-
-Al cento per cento!- Annuisco seria.
-Quindi è già venuto qui, conosce la mamma, è stato capace di offrirti un'altra visione della vita... voglio conoscerlo.- Sorride contenta guardandomi.
-E va bene, ma te lo presento e basta.- Annuisce ancora più contenta.
-Allora... nome? Età? Scuola? Aspetto fisico? Avanti, parlami di lui!-
-Joshua, diciannove anni, inizia l'università quest'anno ed è carino... credo.-
-Come 'credo'? Hai una foto?- Oh, no. Certo che ne ho ma o eravamo entrambi nudi quando le abbiamo scattate oppure eravamo in posizioni poco lecite.
-No, spiacente. Te lo farò conoscere dal vivo.- Spero per il bene di Josh che sia il più tardi possibile.
-E va bene, raggiungiamo gli altri?- Annuisco e scendiamo le scale fino a raggiungere la sala da pranzo. Il mio telefono squilla segnando l'arrivo di un messaggio.

Messaggio da Joshua:
Alle 4:00 ti passo a prendere, questo pomeriggio lo passi con me e Bob.

Messaggio a Joshua:
Andata.

-Dan, ma con Jo come va?- Chiede triste mia sorella mentre mette i piatti in tavola. Le faccio segno con la mano di abbassare la voce.
-Niente.-
-Né meglio né peggio?- Annuisco alzando le spalle.
-Mamma, ma Jordan dov'è?- Grida facendosi sentire fin dalla cucina.
-È uscito, torna questa sera.- Ottimo, non ci vedremo neanche oggi... Non mi piace per niente questa situazione, è assurda.
-Ok, lo chiamo.- Sorride furba Addy mentre prende in mano il suo telefono digitando il numero di nostro fratello.
-Ehi Jo, come va? No, sono qui da voi. Pensavo di farti una sorpresa ma non ci sei. Ah, ok. Certo, ti aspettiamo. A dopo.- Chiude la telefonata contenta.
-Mamma, aggiungiamo un posto!- Grida guardandomi. È tornata Miss "sistemo tutto io".

Just You (sequel di Just Trust Me) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora