Addison
Il tempo passa e nessuno dei due spiccica parola. Alzo la testa, l'appoggio sul suo petto e lui, sorpreso, inizia ad accarezzare i miei capelli.
-Perché non capisci che sei perfetta? Sai quante persone vorrebbero essere come te? Avere il tuo corpo perfetto?- Non mi piace la piega che sta prendendo questa conversazione. Tento di spostarmi, ma lui mi blocca.
-Addy, eddai!- Sussurra immobilizzandomi.
-No Ed, tu non capisci. Dici così solo perché sei il mio ragazzo. Ma se non lo fossi avresti la stessa stessa reazione che...-
-Smettila di dire cazzate lo sai benissimo che non è vero.- Parla piano come per paura che io abbia qualche reazione troppo forte.
-Tu sei perfetta, il tuo corpo è oggettivamente perfetto. E, amore mio, ti prometto che un giorno queste conversazioni che ti mettono a disagio verranno cancellate e rimpiazzate da un grosso sorriso. Non so quando, ma so per certo che accadrà.- Mi stampa un dolce bacio sui capelli e mi accoccolo a lui.
-Una sigaretta e andiamo dentro?- Chiedo in un sussurro aprendo il pacchetto. Fa una faccia strana ma alla fine annuisce e gliene passo una. Ecco, un'altra cosa che è cambiata in questi anni è che lui ha dimezzato il numero di sigarette al giorno, il mio pacchetto, invece, è rimasto invariato. Rientriamo che sono appena passate le cinque, ieri notte non ho dormito molto e in questo momento ho così tanto sonno che dormirei per giorni.
-Hai sonno? Se vuoi faccio un caffè e vediamo la TV.- Propone il mio ragazzo dopo qualche minuto sul divano passato a parlare.
-Ci sto.- Gli dò un bacio a stampo prima che si alzi per sparire in cucina mentre cerco di mascherare la mia stanchezza. Mi alzo anche io per cercare il mio telefono e quando lo trovo ci sono due chiamate perse, una di Dan e l'altra di Jo. Non so che effetto mi farà vedere Jordan domani sapendo ciò che ha fatto. Di certo voglio ascoltare la sua versione dei fatti ma non so se mi sarà possibile con July. Decido di mandare un messaggio a entrambi e di dire loro che ho appena visto le chiamate. Faccio giusto in tempo a premere invia prima che Ed mi chiami.
-Si, eccomi.- Mi siedo affianco a lui sul divano e bevo in fretta il caffè. Ed prende il telecomando per poi iniziare a fare zipping tra i canali, ma a quest'ora sono tutti porno o telegiornali, quindi decide di lasciare su un porno. Lo guardo storto ridendo e scuotendo la testa.
-Ehi, hai visto anche tu che non c'è altro!-
-Si, invece. Ci sono pur sempre i cartoni animati.-
-Stai scherzando? Meglio un porno!- Scoppio a ridere per la sua risposta prevedibilissima. Passano i minuti e il film va avanti. La protagonista ha un succhiotto enorme sul collo e tenta di coprirlo per non far capire al marito che lo ha tradito.
-È difficile anche con il fondotinta, stupida! No, ma che fai?! Almeno usa il correttore!- Commento ogni scena del film, poi mi giro verso Edward e gli mimo con le labbra un 'stupida' facendolo ridere di gusto.
-Te lo posso fare un succhiotto? Così, per far capire che sei mia.- A volte si comporta come se avesse il terrore di perdermi ed io gli faccio fare tutto quello che vuole. Cosa sarà mai un succhiotto? E poi so per certo che non farebbe nulla contro la mia volontà. Sposto i capelli di lato e picchetto l'indice sulla parte scoperta del collo. Lui mi guarda stupito, come se non se lo aspettasse e mi salta addosso spostandomi sotto di lui. Rido per il suo gesto e chiudo gli occhi mentre poggia le labbra sul mio collo.
-Pensavo l'avresti presa ridendo.- Mi lascia un bacio, poi un altro. Sempre nello stesso punto.
-E perché... avrei dovuto?- Sussurro chiudendo gli occhi. I suoi succhiotti mi hanno sempre mandata in una specie di stato di trance. Non capisco molto di quello che succede quando me ne fa uno. Sento che dopo svariati minuti si sposta di pochi centimetri e continua così per un po'. Spero che non si veda molto ma non riesco a dirgli di smettere, è troppo piacevole e poi non ne avrei le forze. Si stacca e ci soffia sopra. Chiudo gli occhi per il piacere.
-Dio Ed, non puoi fare così.- Le parole escono a fatica dalla bocca.
-Si perché so che ti assenti dal mondo reale.- Continua a soffiare e mi sento mancare il fiato. Ed è vero che per me è come stare su un'altro pianeta. Si ferma tutto d'un tratto e inizia ad accarezzarmi il viso. Non apro gli occhi, li lascio chiusi, troppo stanchi per reggere il suo sguardo.Edward
Si è addormentata con una semplice carezza. Quanto può essere tenera in questo momento? Io davvero non capisco come faccia a pensare di avere un brutto corpo. Tutte le volte che la lascio sola a casa, quando vado a lavoro, ho sempre paura che le succeda qualcosa. Ho paura che non mangi, che il suo periodo di disagio con il cibo ritorni. Io voglio solo che stia bene, in pace con se stessa e forse ho anche un'idea per farla sentire meglio, per farle dimenticare tutto quello che ha passato, con la speranza che quest'idea non peggiori le cose. Mi alzo e la prendo in braccio per portarla in camera, l'appoggio sul letto e mi afferra il braccio nel sonno. Mi stendo affianco a lei per guardarla dormire. Sono poche le volte che ha un viso così sereno e tutte quante sono quando si addormenta per la stanchezza. La fronte non è corrucciata e le labbra sono leggermente schiuse. È semplicemente stupenda. Continuo ad accarezzarle i capelli per un tempo indeterminato, poi mi addormento anche io circondandola completamente con le mie braccia.-ED!- La porta di casa si spalanca, una vocina sottile sottile grida a squarciagola il mio nome e, in men che non si dica, mi ritrovo July addosso.
-Ehi piccolina.- La prendo in braccio e la faccio girare.
-Ma come ti sei fatta alta!-
-Si si, io a settembre devo fare la scuola dei bimbi grandi!- La faccio scendere tutta contenta.
-Davvero? Ma allora sei cresciuta tantissimo!-
-Ti voglio vedere l'anno prossimo quando dovrai studiare...- Borbotta Jordan entrando con una valigia e un borsone rosa.
-Scommetto che quel borsone è tuo.- Lo prendo in giro andandolo a salutare.
-No, è della mia sorellina che ha preso i miei gusti!- Quasi grida Addy, sorridendo. E tutte le volte mi perdo a guardarla sorridere. Jordan se ne accorge perché mi guarda in modo strano, ha uno sguardo quasi triste. È un bel ragazzo, alto al punto giusto e so che molte gli vanno dietro. Eppure sono anni che non lo vedo sorridere. Un sorriso vero, perché di finti ne ho visti abbastanza.
-Facciamo una passeggiata? Voglio andare al parco dell'altra volta!- Batte le mani la piccolina mentre saltella per la stanza. Addy mi guarda come per chiedere se per me va bene ed io annuisco.
-Va bene principessa. Prima, però, vai in camera a lasciare questa.- Le porge il suo borsone rosa e lo porta nell'altra stanza senza alcuna fatica.
-Jo, tu vieni con noi?- Addison fa quasi fatica a chiederlo. Si vede in faccia che vorrebbe parlargli ma non è una situazione facile.
-Ehm, no, tra un paio d'ore mi devo vedere con una ragazza.- Il ragazzo si gratta la nuca facendo notare che è in imbarazzo.
-Oh, ok. Per cena non c'è nulla, però.-
-Tranquilla, mangio fuori con lei. Sistemo anche io la valigia.- Va via portandosi con sé l'ansia della mia ragazza.
-Ed, io non so come fare per parlargli... secondo te quando posso farlo?- Sussurra toccandomi il braccio come per richiamare la mia attenzione.
-Questa sera, quando torna. Digli che vuoi fare una chiacchierata tra fratelli e poi parli di Dan. Non c'è nulla di male a chiedergli delle spiegazioni. E poi se tu non lo facessi e venisse a sapere che sai tutto, penserebbe che stai dalla parte di tua sorella.- Le rispondo calmo.
-Hai ragione, questa sera gli parlo, al massimo domani mattina.- Mi circonda i fianchi con un braccio e si accoccola a me.
-Sono pronta!- Grida Julienne entrando in soggiorno. Si guarda attorno per qualche secondo poi riprende a parlare.
-Questa casa è più bella dell'altra, è anche più grande.- Effettivamente abbiamo traslocato da meno di sei mesi e lei l'ha vista a malapena questa nuova.
-Ma se hai solo sei anni, come fai a ricordartela?- Ride Addy abbassandosi per scompigliarle i capelli.
-Me la ricordo!- Le fa la linguaccia e scappa via perché sa che a lei dà fastidio, infatti tutte le volte finisce che si rincorrono per casa. Esattamente come questa volta.
-Bimbe, andiamo?- Chiedo mentre si fanno la linguaccia a vicenda.
-Un secondo...- Sussurra la mia ragazza prima di prendere al volo sua sorella e venire verso di me.
-Ok, siamo pronte.- July è tra le sue braccia che mi chiede disperatamente aiuto per scendere mentre l'altra sorride fiera. Ecco l'Addy che ricordavo, quella spensierata.
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Just You (sequel di Just Trust Me) #Wattys2018
ChickLitSequel di "Just trust me", "Just you" racconta della storia di Addison Baily e Edward Harris, due ragazzi che frequentano il college a San Diego, distanti cinque ore dalle loro famiglie e dai loro amici. La loro storia è ovviamente intrecciata a que...