Capitolo 6

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Addison
-Ehi Dan, che pizza vuoi?- Apro lentamente la porta della sua camera.
-Ehm... diavola.-
-Ok, sto chiamando per prenotarle quindi tra mezz'ora al massimo sono già qui. Ti aspettiamo di là.- Prendo il telefono digitando il numero della pizzeria e ordino mentre torno in soggiorno dal mio ragazzo.
-Ed, stavo pensando che forse mi dovrei intromettere tra lei e Jo... in fondo sono fratelli, per lo più gemelli e non potranno rimanere così a vita.- Mi siedo affianco a lui e mi circonda le spalle con un braccio.
-E come vuoi fare? Oggi è l'ultimo giorno che Dan sta qui e tuo fratello viene dopodomani...-
-Non so, magari per adesso parlo con mio fratello per capire come vede lui la situazione e poi si vedrà.-
-Va bene.- Mi dà un bacio sulla guancia, poi uno sul naso e mi volto verso di lui per dargliene uno sulla bocca.
-La giornata di domani sarà tutta per noi, vero?- Chiede tra un bacio e l'altro.
-Certo amore, possiamo andare dove vuoi tu.-
-Mmh... veramente preferirei stare a casa.- Sussurra con le labbra sul mio collo. Abbassa una mano fino all'orlo della maglietta e poi la fa risalire da sotto di essa.
-Certo, domani pomeriggio e domani sera ma magari... dopo che Dan parte possiamo... possiamo andare al centro commerciale, te l'ho già detto che hanno aperto un nuovo negozio di, di intimo?- Pronuncio le parole con fermezza nascondendo il piacere che provo mentre la sua mano si insinua tra le coppe del reggiseno fino a toccare la mia carne nuda.
-Oppure possiamo andare in una discoteca qui vicino.- Mi giro di scatto diventando seria.
-Davvero? Tu lo sai che amo quel genere di serate!-
-Del tipo alcol e nicotina a volontà? Si, certo che lo so.- Mi dà un bacio a stampo e si alza per rispondere al suono del campanello. Sistemo in fretta la mia maglietta prima di andare in camera a cercare mia sorella.
-Ehi, Dan, le pizze sono arrivate in anticipo.- Busso alla porta e subito la apre per poi seguirmi.
-Si, ho sentito il campanello. Scusa se non sono venuta prima ma ero al telefono con una mia amica.-
-Tranquilla non ti...-
-Le piaccio.- Mi interrompe e mi giro di scatto per guardarla in viso.
-Cosa? Cioè... a te piace?-
-No! Cioè... non credo... è che dopo la storia di Ashton non ci ho più capito nulla e poi ho conosciuto lei. All'inizio pensavo che... boh, pensavo fossimo solo amiche ma in realtà era strana perché a volte era iperprotettiva e un paio di settimane fa ero a casa sua, stavamo ridendo e scherzando e mi ha baciata e mi ha detto cosa provava per me. Insomma, non so più che pensare, non riesco a distinguere l'amicizia dall'amore.-
-Dan, io non so come siano le cose tra di voi, ma è molto probabile che Ashton ti abbia fatto perdere la fiducia nei ragazzi.-
-Si, ci ho pensato anche io, ma non so come fare con lei.-
-Parlagliene, dille la verità. Alla fine se le dici quello che provi non potrà che capirti e rispettare la tua decisione. Ma tu lo sapevi che lei fosse lesbica prima che ti baciasse?-
-Cosa? No, io sapevo solo che era andata a letto con un paio di ragazzi della scuola ma non lo sapevo anche se avrei dovuto immaginarlo dal suo comportamento strano nei miei confronti.- Dalla sua espressione sembra quasi che voglia scoppiare a piangere da un momento all'altro.
-Ehi, tranquilla può succedere. Non c'è nulla di sbagliato in tutto ciò. Ma ti consiglio comunque di parlarle appena torni a casa.-
-Hai ragione Addy, grazie per il consiglio.- Mi dà un piccolo abbraccio prima di entrare in cucina. Beh, l'amica lesbica mi mancava, ma Dan è pur sempre mia sorella e lo sarà in qualunque modo. Secondo me si è lasciata andare a questi pensieri sulle donne per il semplice fatto che Ashton l'ha fatta stare così male che crede che tutti gli uomini siano così. Chi la può biasimare? Sta ancora soffrendo per quello che le ha fatto quello stronzo.
-Bene ragazzi, vediamo un film?- Mi siedo in mezzo a loro e prendo i cartoni della pizza per metterli sul divano.
-Si, ma non un horror!- Mia sorella si gira per guardare male Edward che abbassa la testa deluso.
-Uffa... siete uguali voi due...-

-Mi raccomando Dan, fermati ogni tanto per sgranchirti le gambe.-
-Va bene sorellona. Ci sentiamo quando arrivo.- Mi dà un bacio sulla guancia e sale nella sua macchina.
-Ciao ragazzi.- Saluta prima di mettere in moto e va via mentre noi la salutiamo scuotendo le mani.
-Ehi, tu sei vestita?- Ed mi squadra da testa a piedi.
-Ehm si... perché?-
-Perché potremmo fare un salto al centro commerciale e poi tornare a casa a divertirci prima di uscire questa sera...- Si avvicina a me mettendo un braccio dietro la mia schiena.
-Proposta allettante. Tieni le chiavi.- Gli passo il mazzo di chiavi di casa a cui sono state aggiunte sia quella della macchina sia quella della cassetta della posta e le inserisce nella serratura della macchina per aprire. In meno di un'ora facciamo ritorno a casa con due buste di intimo di negozi diversi e qualcosina da mangiare per la settimana. Neanche il tempo di uscire dall'ascensore che mi prende il viso tra le mani e mi bacia. In quasi quattro anni che stiamo insieme le farfalle nello stomaco non sono mai diminuite, anzi si fanno sentire sempre più forti. Più sto con lui e più capisco che è l'uomo della mia vita, l'unica persona di cui non potrei mai fare a meno, il mio punto di riferimento e molto altro. Più tempo passa e più lo amo. Mette la mano in tasca per prendere le chiavi ma non si allontana di mezzo centimetro per aprire la porta. Si può essere innamorati ogni giorno di più? Io credo di esserlo.
-Non hai idea di quanto ti ami, sei semplicemente fantastica.- Arrossisco di colpo mentre sorrido.
-Lascia le buste, vieni con me.- Mi prende per mano e lascio cadere tutto sul pavimento. Chiude la porta alle sue spalle e mi trascina fino alla camera da letto. Mi siedo a cavalcioni su di lui che comincia a lasciare una scia di baci fino alla scollatura della maglietta dopodiché risale fino a fermarsi su un punto in particolare. Chiudo gli occhi beandomi della sensazione. Non ne avrò mai abbastanza. Non appena si stacca per un secondo ne approfitto per togliere la mia maglietta.
-Devi metterti la gonna più spesso.- La alza di poco abbassando le mutandine. Mi prende per i fianchi e mi fa stendere sul letto. Negli ultimi anni ho preso poco più di cinque chili e ora i miei fianchi sono enormi anche se Ed mi continua a ripetere che sono sempre magrissima. Mi toglie gli ultimi indumenti che ho addosso e faccio la stessa cosa con lui. In breve tempo siamo uno affianco all'altra, nudi, che ci scambiamo parole dolci all'orecchio. La sua mano destra inizia a sfiorare ogni centimetro del mio corpo, e come ogni volta, il suo tocco mi procura la pelle d'oca.
-È meraviglioso come dopo quattro anni tu possa ancora avere la pelle d'oca.- La mia bocca si allarga in un sorriso.
-Mmh, veramente sono poco più di tre anni che facciamo l'amore.- Mi alza dai fianchi per poi mettersi su di me.
-Vuoi dire che che appena ci siamo fidanzati non ti facevo questo effetto?- Mentre lo dice passa un dito per tutta la lunghezza del mio braccio facendo ritornare in pochissimo la pelle d'oca.
-Beh, allora sono sei anni.- Gli prendo il viso tra le mani e avvicino le mie labbra alle sue.
-Cosa?- Sussurra così a bassa voce che a malapena riesco a capire ciò che dice.
-Ehi, mi stavi antipatico ma non ho mai detto che non mi facevi un certo effetto eh.- Sorrido un'altra volta e mi bacia. Mentre chiede l'accesso alla mia bocca, mette una mano sotto al cuscino per prendere il preservativo. Già, è da qualche mese che li mettiamo lì sotto proprio per non doverci alzare: andarli a prendere rovina sempre l'atmosfera!
-Ma quella cosa della scommessa è ancora valida?- Fermo il bacio scoppiando a ridere e lui mi segue annuendo con la testa.
-Certo che lo è, tieni.- Continuiamo a ridere finché non glielo metto io stessa. Più o meno otto mesi fa, si ruppe per la seconda volta il preservativo dopo che chiaramente anche lui era venuto, e quando gli dissi che avrei scommesso qualunque cosa che non sarebbe stata l'ultima volta, lui mi prese sul serio e facemmo una scommessa: se fosse successo un'altra volta nel giro di sei mesi, mi avrebbe dovuto fare i grattini tutte le volte che glielo chiedevo per un bel po', in caso contrario avrei dovuto mettergli io il preservativo per i sei mesi successivi. Ovviamente i preservativi non si sono mai più rotti da allora ed eccomi qui a scontare la mia pena, anche se in realtà mi diverto tantissimo a srotolargli il preservativo addosso.
-Ehi, ci sei?- Ed mi richiama facendomi ridere nuovamente.
-Scusa, pensavo ancora a quel giorno della scommessa.-
-Quale delle tante?- Ed mi fa una faccia da pervertito e arrossisco di colpo.
-No, lo sai che tanto la vincerò ad ogni costo.- Sussurro al limite dell'imbarazzo distogliendo lo sguardo dai suoi occhi. Un paio di settimane fa, guardavamo un film sul divano. I protagonisti erano un ragazzo ed una ragazza che da quando si sono conosciuti non facevano altro che scommettere tra di loro. A metà film eravamo così divertiti che avevamo deciso avremmo fatto tutte le loro scommesse. L'unico problema è che venti minuti più tardi il ragazzo aveva scommesso un pompino che la fidanzata non sarebbe riuscita a non portare il reggiseno per un mese intero e si erano dati come data di scadenza cinque mesi. Io sono solo a metà mese ma è una cosa impossibile! Per quanto noi donne possiamo sottovalutare la sua funzione, il reggiseno è l'indumento più comodo al mondo. Sono stata senza per quasi una settimana ma poi era diventato troppo evidente da sotto le camicie bianche.
-Facciamo che inizio appena se ne vanno anche Jordan e July...-
-Ci tieni proprio a vincere?- Ride mettendosi al mio fianco.
-Certo! Mi fa troppo... strano quella cosa.- Non credo di essere mai diventata così rossa. Sto davvero morendo di caldo, mi sembra di andare a fuoco.
-Addy, oddio, sei più bordeaux del solito!- Ride ancora più forte e mi porto istintivamente le mani al viso per cercare di coprirlo. Questa è forse la prima volta in cui mi sono sentita così tanto in imbarazzo con lui.
-Ehi, tranquilla se vuoi l'annulliamo, sai che non ti obbligherei mai a fare qualcosa che non vuoi.- Porta le sue mani sulle mie e le sposta mettendole ai lati dei nostri corpi.
-Grazie.- Lo abbraccio e gli dò un bacio sulla guancia. La sua bocca ritorna sulla mia e in un attimo entra subito in me. Spinta dopo spinta i nostri gemiti di piacere invadono la camera da letto. Chiudo gli occhi per l'eccitazione mentre Ed fa la sta stessa cosa.
-Amo. Fare. L'amore. Con. Te.- Ed sussurra le parole scandendole bene tra una spinta e l'altra. Sorrido e velocizzo i movimenti facendo venire entrambi in meno di un minuto. Esce da me e mi stringe tra le braccia mettendosi al mio fianco.
-Quando si dice una mattinata intensa!- Rido stanca chiudendo gli occhi.
-Non sarai già stanca, vero? Voglio una sfilata per ogni completino sexy che ti sei presa!- Mi pizzica un fianco e il solito sorriso voglioso si dipinge sul suo viso.
-Mmh... ok, questa è una cosa che faccio volentieri.- Lo bacio e mi alzo dal letto per poi uscire per prendere la busta con l'intimo.
-Torno appena metto il primo.- Mi affaccio dalla soglia della porta prima di dirigermi verso il bagno.

Just You (sequel di Just Trust Me) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora