Capitolo 27

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Addison
Io e Edward abbiamo deciso di venire qui per passare il poco tempo che rimane di quest'estate con le nostre famiglie. Sono contenta di stare qui con loro perché durante gli ultimi anni non siamo stati spesso insieme. In questi giorni avrò, finalmente, l'occasione di mettere al corrente la mia famiglia sulla mia vita e quella con Ed. Inoltre non vedo l'ora di far fare pace ai miei due fratelli perché non possono continuare così all'infinito.
-Ed, vieni un secondo?- Sussurro facendolo avvicinare a me.
-Sono nervosa!-
-A chi lo dici...- Sorride baciandomi.
-Sei pronta? Sei sicura? Cioè per essere sicura ormai è ovvio.- Ride ancora sulle mie labbra.
-Ecco appunto. E poi si che sono pronta, cioè... sono solo un po' nervosa. Sono troppo emozionata e ho paura di dirlo nel mondo sbagliato.- Mi tremano le gambe se penso a quello che sta per succedere.
-Non credo proprio ci sia un modo giusto o uno sbagliato per dare questa notizia, tranquilla.- Mi stringe tra le braccia facendomi sentire al sicuro ancora una volta. Dio quanto lo amo...
-Sei il compagno migliore che avessi mai potuto desiderare.- Gli lascio un bacio poco più sotto della guancia.
-Amore mio...- Con le mani mi accarezza i capelli ed io non faccio altro che rilassarmi.
-Ti amo tantissimo.- Sussurra appoggiando nuovamente le sue labbra sulle mie.
-Anche io, amore.-
-Ragazzi, iniziamo a sederci, mamma ha detto che è pronto.- La voce di Dan echeggia nella stanza.
-Certo.- Prendo per mano il mio compagno di vita e camminiamo l'una abbracciata all'altro fino ad arrivare alla sala da pranzo. Io, Ed e Dan siamo seduti da un lato del tavolo, mia madre, Jo e July dall'altro. Mi sembra quasi uno di quei pranzi dei film, uno di quelli in cui tutta la famiglia si riunisce per stare insieme. Solo che manca una persona... Il pranzo inizia e tutti parliamo dei nostri progetti per il prossimo anno lavorativo e scolastico. Appena finito il secondo, mia madre raccoglie la nostra attenzione schiarendosi la voce.
-Ragazzi, visto che siamo tutti qui, vorrei approfittarne per parlarvi.- Ci sorride mentre drizza la schiena, contenta. La reazione di Dan alle sue parole è uno sguardo di sfida. Jordan è confuso e July non dà proprio retta troppo impegnata ad allacciarsi le scarpe. Ed mi guarda interrogativo ed io alzo le spalle. Nei successivi cinque minuti mi si blocca il mondo. Le parole di mia madre rimbombano nella mia testa stupendomi. Non me lo aspettavo, non ora. Io... io non so che fare. Ho lo sguardo perso in un punto a caso vicino a lei senza riuscire a sentire altro. Dopo due minuti di introduzione al discorso mi sono fermata a quel "Vorrei rendervi partecipe della mia vita, ed è per questo che vorrei presentarvi il mio compagno.".
-Da quanto tempo?- È l'unica frase che riesco a pronunciare in questo momento.
-Quasi cinque anni. Non è che ve lo volessi tenere nascosto, solo... non volevo annunciarlo senza essere sicura che fosse una relazione seria.- Cinque anni? Relazione seria? Non può dimenticarlo per davvero! Era suo marito e lei lo amava! Mi guardo attorno per aprire le reazioni di chi è a tavola. Dan è indifferente, come se lo sapesse già, Jordan ha gli occhi stretti in due fessure e July ha la testa sul tavolo e sbadiglia. Ed ha un viso che, in una situazione differente, mi farebbe anche ridere: è come se avesse paura di entrare in questioni private. Ma lui per me è tutto e può sapere qualunque cosa, anche perché se non lo avesse sentito con le sue orecchie, glielo avrei comunque detto io.
-Addison, è tutto ok?- Sussurra mia madre guardandomi preoccupata.
-Amore...- Ed mi scuote un bacio facendomi tornare alla realtà.
-Sì, cioè no. Scusate.- Mi alzo dirigendomi il prima possibile in bagno. Sento il rumore di una sedia che si sposta e dei passi che arrivano fino a dietro la porta su cui sono appoggiata.
-Addy... stai bene?- È la voce della persona che mi ha salvato la vita più volte, è la voce della persona che è stata al mio fianco nonostante tutto e nonostante tutti. L'unica che mi abbia sempre amata e sostenuta nel bene e nel male senza essere legata a me da un legame di parentela. L'unica persona su cui so di poter fare affidamento in qualunque momento della giornata, della settimana o del mese. Esco velocemente ritornando a tavola.
-Tutto bene?- Mia madre sembra terrorizzata per ciò che ha detto.
-Si, sì.- Fa un sospiro di sollievo mentre io stringo la mano in un pugno da sotto il tavolo. Mi ha mentito fino ad ora. Per cinque lunghissimi anni non ha fatto altro che mentire a me, ai miei fratelli e tutte le persone che la circondavano. Cinque fottuti anni. Anche Ed si siede nuovamente al tavolo, pur non capendo il mio comportamento. Mi volto verso di lui e scuoto lentamente la testa. Lo vedo rabbuiarsi in meno di un secondo e me ne dispiace davvero molto, ma dopo gli spiegherò tutto. Finiamo in fretta il pranzo e decido di stendermi a vedere la TV in camera mia con mia sorella più piccola e il mio ragazzo.
-Addy, perché sei triste?- Julienne mi accarezza una guancia.
-No, amore. Sono solo un po' stanca. Ti va se riposiamo insieme?- Annuisce contenta mentre corre via per mettersi il pigiama. Mi alzo dal letto levando i tacchi.
-Mi scoppia la schiena.- Sussurro calciandoli via.
-Stai bene anche senza, e poi ormai dovresti evitarli.- Sussurra Ed abbracciandomi da dietro.
-Amore, scusami per prima, non volevo tenere tutto per noi ancora una volta. È che questa cosa non... diciamo che mi ha sconvolta.-
-Perché? È normale che tua madre voglia avere qualcuno al suo fianco.- Mi stacco da lui e lo allontano con le mani.
-No che non lo è, dannazione!- Grido piena di rabbia.
-Aspetta, ma non è che... Addison, tua madre non ha dimenticato tuo padre è solo che...- Lo blocco immediatamente.
-No, Edward. Non è così. Quando una persona muore non la puoi sostituire come se nulla fosse.-
-Amore, ma è passato tanto tempo.-
-Adesso! Adesso è passato tanto tempo, non cinque anni fa!- Continuo a gridare consapevole che qualcun altro mi sta ascoltando.
-E poi hai visto? I miei fratelli non erano neanche così stupiti... È assurdo quello che ha fatto. Ci ha mentito per cinque anni. Cinque anni. Non so se ti rendi conto di quanto tempo sia passato. Io ero ancora qua quando è iniziato tutto. Non ci credo...- Apro l'armadio prendendo un pigiama per me ed uno per Ed.
-Ti prego, parliamone più tardi. Mi sento esausta.- Sussurro mentre mi cambio.
-Come vuoi.- Mi sorride rassicurandomi di gran lunga.
-Dormiamo tranquilli, ok?- Chiede prima di stamparmi un bacio sulle labbra. Annuisco con la testa dandogliene uno io.
-Eccomi qui.- July salta sul letto e noi ci stendiamo con lei in mezzo.
-Ti voglio tanto bene, July.- Sussurro dandole un bacio sulla fronte.
-Anche io sorellona.- Ed allunga la mano sopra la testa di mia sorella per poi incastrarla con la mia.

Just You (sequel di Just Trust Me) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora