CAPITOLO 38

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CAPITOLO 38

LYA POV’S
Oggi andrò a vedere il mio abito da sposa. Sono emozionata.
Con me porto mamma e quelle due pazze che mi ritrovo come migliori amiche, volevo portare anche mio fratello e mio padre ma entrambi non hanno potuto. James perché deve andare con Alexander a prendere il completo per il matrimonio, visto che sarà uno dei testimoni di Alex, mio padre invece deve andare con il vecchietto a…sinceramente non so cosa devono fare quei due.
Le mie damigelle saranno ovviamente Luna e Crystal ma la testimone sarà solo Luna.
Ho scelto lei perché è al mio fianco da moltissimi anni, mi ha visto morire nel dolore e mi ha visto rinascere come una fenice. Non potevo scegliere persona migliore, quando gliel’ho detto ha urlato come una pazza correndo per il salotto. Mi sono scusata con Crystal ma lei ha risposto che non potevo fare scelta migliore, era felice che avessi scelto Luna invece che lei, ha capito la mia motivazione e gliene sono grata. Se ci fosse stata un’altra persona al suo posto a quest’ora starebbe dando di matto, ma Crystal è fatta così.
Riesce a capire le persone al primo sguardo.
Eccoci arrivate davanti al negozio, sento l’ansia crescere dentro di me. Prendo un piccolo respiro e apro la porta.
Il tintinnio dei campanelli mi arriva alle orecchie, guardo il negozio…è enorme.
Appena giri lo sguardo trovi un abito, i miei occhi si illuminano e scorrono per tutto il diametro del negozio, sento un calore benevolo. Troverò il mio abito! Ne sono sicura.
Vedo arrivare una donna sui trent’anni, alta e slanciata, ha i capelli neri fissati in una coda alta  due occhi castani chiari che trasmettono felicità. Indossa dei jeans scuri e una camicia nera con appeno un piccolo cartellino con su scritto il suo nome. Eveline.
《Buongiorno e benvenute. Avete un appuntamento?》chiede cordiale, già mi piaci ragazza, annuisco 《Si avevamo chiamato, siamo i Martini》 interviene mia madre, in effetti è lei che ha preso appuntamento quindi lei sa, la donna davanti a me si illumina 《Vi stavo aspettando, io mi chiamo Eveline e sarò io a occuparmi di voi…prego seguitemi》 la seguiamo lungo i corridoio, giungiamo in una stanza dove all’interno ci sono delle panche e uno specchio gigante, noto di fianco una porta 《Chi è la sposa?》chiede, mi faccio avanti 《Sono io, mi chiamo Lya》le porgo la mano e lei l’afferra stringendola piano 《Loro sono mia madre, Luna la mia testimone e Crystal la mia futura cognata》 presento il mio gruppo, Eveline stringe la mano anche a loro e poi torna a guardarmi negli occhi 《Noi adesso entriamo in quella stanza, è un camerino apposito, invece voi -dice riferendosi a mia madre e alle ragazze- rimarrete qui fuori. Quando Lya avrà provato un vestito usciremo e voi dite il vostro parere, però Lya voglio ricordarti che non devono decidere loro il tuo vestito. Sei tu! È il tuo cuore che decide l’abito…solo tu e non qualcun altro》 annuisco, ci mancherebbe altro che qualcun altro decidesse il vestito per il mio matrimonio al mio posto. Eveline mi sorride e poi mi invita a entrare nel camerino.
Pensavo che essendo in una stanza il camerino fosse piccolo, invece mi sbagliavo di grosso. È ampio e spazioso, alla parete c’è una lunga asta come appendiabiti, Eveline mi fa togliere i vestiti facendomi rimanere in intimo, poi mi porge una vestaglia di seta che indosso subito 《Hai già idea sul tuo abito ideale?》chiede 《Io, fin da piccola, ho sognato che al mio matrimonio avrei indossato un abito da sposa a sirena ma crescendo ho cambiato idea, ho capito che non sarei stata bene con un vestito del genere. Adesso sono più orientata verso gli abiti a stile impero》dico, lei ci pensa un po’ e poi mi sorride 《Torno tra poco》detto questo sparisce dietro la porta.
Mi porto una mano sul ventre e lo accarezzo, sorrido felice 《Sai piccolo mio, la tua mamma tra poco sceglierà il vestito con cui sposerà il tuo papà》parlo molto con lui/lei, gli faccio ascoltare spessa la musica e alla sera leggo sempre un libro ad alta voce così può ascoltarlo anche lui/lei.
Dopo una decida di minuti sento la porta aprirsi e sbucare, sotto una tonnellata di tessuto, Eveline che sorride raggiante, ha con sé davvero tanti abiti, uno più bello dell’altro 《Bene possiamo iniziare》annuisco senza parole, non riesco a parlare, lei prende in mano il primo abito e si avvicina a me, mi tolgo la veste e solo in questo momento vede il leggero rigonfiamento della pancia, sorride e poi mi aiuta a indossare l’abito, mi sistema in un attimo lo strascico 《Bene ho fatto, che ne dici di uscire a far vedere l’abito?》chiede e io annuisco subito, esco dal camerino seguita da lei, mi posiziono su una pedana circolare e mi giro verso l’enorme specchio. L’abito ricade morbido sul mio corpo, lo scollo è a balconcino, il tessuto della scollatura è intrecciato e sulla schiena la scollatura è fino a metà schiena ed è in pizzo, mia mamma e le ragazze mi guardano 《Secondo me non ti si adduce per niente》 dice schietta Luna, alla faccia della sincerità amica mia, vedo che Crystal e mia madre annuiscono d’accordo con lei, mi guardo di nuovo allo specchio e in effetti non sento mio quest’abito, scuoto la testa e guardo Eveline 《Non lo sento mio》dico piano, lei annuisce tranquilla 《Va bene. Andiamo a provare un altro abito》scendo dalla pedana e rientro nel camerino.
Eveline mi aiuta a togliere l’abito per poi andarne a prendere un secondo, mi aiuta a metterlo e poi usciamo insieme dal camerino.
Mi posiziono sulla pedana e mi guardo, anche questo vestito mi ricade morbido sul corpo, sotto al seno c’è una fascia brillantinata, il tessuto che ricade sul seno si chiude al collo e il colore dell’abito non è proprio bianco ma più sul panna.
Le ragazze mi guardano, Crystal ha gli occhi che brillano, mia mamma mi guarda emozionata mentre Luna è incerta, mi guardo un’altra volta allo specchio 《Sei bellissima tesoro》grazie mamma ma sono dubbiosa, non mi convince 《C’è qualcosa che non va?》viene in mio soccorso Eveline, sospiro e la guardo 《Non sono convinta al cento per cento》dico incerta, lei sorride e non si fa scoraggiare 《Nessun problema, torniamo in camerino…mi aspetti e ti vado a prendere un abito che secondo me è perfetto per te》mi fa l’occhiolino, mi fa entrare di nuovo in camerino e mi aiuta a togliere il vestito. Metto la vestaglia e aspetto Eveline che è uscita per prendere questo fantomatico vestito.
Spero tanto di riuscire a trovare l’abito giusto.
Dopo poco torna con in mano l’abito, senza dire niente mi aiuta a metterlo e poi usciamo.
Salgo sopra la pedana, nella speranza che sia l’ultima volta, e mi guardo allo specchio. Rimango senza fiato.
Gli occhi iniziano a inumidirsi per le lacrime. È perfetto!
Lo sento mio.
Le spalline sono grosse e ricadono sulle spalle, lo scollo è profondo, sotto il seno c’è una fascia di raso color panna, l’abito è lungo con lo strascico, lo scollo sulla schiena è profondo e arriva fino a poco sopra il sedere.
Guardo mia mamma e le ragazze e noto che stanno piangendo, no vi prego altrimenti piango anch’io, maledetti ormoni della gravidanza 《È quello giusto!》dico emozionata, la mia mamma sorride, guardo Eveline che mi sorride mentre si avvicina e incastra tra i miei capelli un velo più lungo del vestito 《Ora si che è perfetto》mi fa l’occhiolino. È vero. Adesso è perfetto.

Quando siamo tornate alla villa mia madre aveva ancora le lacrime agli occhi 《Mamma per favore basta piangere》 dico, questa donna è impossibile, entro in salotto e trovo tutti gli uomini intenti a parlare tra di loro 《Sono così felice che mi è difficile non piangere》alzo gli occhi al cielo, che melodrammatica, vado a sedermi in braccio al mio bellissimo futuro marito 《Ciao amore》dico, mi bacia e io sorrido 《Ciao》dice staccandosi dal bacio, come ogni volta la sua mano migra sulla mia pancia, appoggio la testa sul suo petto 《Com’è andata?》chiedo curiosa, con la coda dell’occhio noto che gli altri stanno parlando tra di loro 《Benissimo piccola, ho trovato il completo perfetto e anche Nick è tuo fratello l’hanno trovato》sorrido, perfetto, manca sempre meno al nostro matrimonio e io non vedo l’ora 《E a te com’è andata?》mi lascia un bacio sulla fronte, quanto sei dolce amore mio 《È andata più che bene amore》dico felice.
Lui mi guarda e poi mi bacia, ricambio tranquillamente il bacio mentre porto una mano sui suoi capelli e glieli tiro leggermente, lo sento gemere e sorrido, quanto amo l’effetto che gli faccio, il mio bel vampiro 《Ragazzi andate in camera a fare certe cose》 scherza Dracula, ci stacchiamo subito dal bacio, tutta la sala scoppia a ridere e io divento rossa per l’imbarazzo, nascondo la testa nell’incavo del collo di Alex. Lo sento ridacchiare così gli tiro una sberla sulla spalla e lui subito smette di ridere ma lo vedo il bastardo che sta cercando di trattenersi, sbuffo e mi alzo.
Non bado a nessuno e vado verso la porta, quando la sto per oltrepassare la voce di Alex mi ferma 《Dove vai adesso?》chiede, non lo guardo 《In camera! Sono stanca》non aspetto risposta e me ne vado in camera.

Mi butto sul letto e chiudo gli occhi, ma neanche due secondi dopo sento la porta aprirsi e poi il letto abbassarsi sotto un peso, apro leggermente gli occhi e vedo due abissi che mi guardano 《Che ci fai qua?》sussurro, mamma mia che stanchezza, piccolo mio se farai sempre così mi sa che partiamo male 《Volevo stare un po’ con te》mi accarezza il braccio, subito mi accoccolo a lui.
Rimaniamo così per un po’ in silenzio, poi una strana voglia si fa largo dentro di me, alzo subito la testa e lo guardo 《Ho voglia di fragole》dico, lui alza un sopracciglio e ridacchia 《E dove pensi che riesca a trovare delle fragole adesso?》chiede, mi alzo a sedere 《Non lo so! Ma io voglio le fragole》dico, lui sbuffa e si alza dal letto 《Va bene vado a prenderti le fragole》sorrido e lui esce dalla camera. Mi distendo di nuovo sul letto.
Chiudo gli occhi, sono stanchissima.
Piano piano mi addormento, sperando che Alexander arrivi con quelle fragole.

LEGAME DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora