CAPITOLO 5

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CAPITOLO 5

LYA POV’S
Alla fine ha vinto lui. Come cavolo è stato possibile? Non sono mai stata battuta. Sono sempre stata la più forte, la più brava in tutto; ma poi arriva lui e mi batte. No questo non lo accetto.
Gli sto tenendo il muso da almeno mezz'ora, non mi sta bene che lui abbia vinto 《Per quanto ancora pensi di tenermi il muso?》chiede sbuffando 《Hai barato, sei partito prima. Non ci sono altre spiegazioni visto che io non perdo mai》 in realtà non sono arrabbiata con lui ma con me stessa, non ho mai perso una sfida e ora arriva lui e va tutto a puttane 《C’è sempre una prima volta. Ma per farmi perdonare ti compro qualsiasi cosa tu voglia》 mi fermo di scatto in mezzo al marciapiede 《Qualsiasi?》alzo un sopracciglio guardandolo fisso 《Qualsiasi》 constata, sorrido divertita, povero ragazzo adesso vedrai come ti faccio patire 《Allora andiamo》 gli presi la mano, ignorando totalmente le scariche che attraversano il mio corpo finendo alle nostre mani unite, e inizio a correre verso uno dei miei negozi preferiti. Quello dei Videogame.
Dopo venti minuti siamo usciti dal negozio, sono al settimo cielo, ho comprato due nuovi giochi per l'Xbox 360s. Alex non ha fatto una piega per il prezzo, mi sono anche offerta di pagare almeno la metà ma lui non ha voluto quindi ha pagato tutto lui. Povero, mi dispiace, alle volte mi comporto come una bambina viziata, e forse è solo perché la mia infanzia mi è stata strappata via troppo presto 《Non sapevo che fossi un tipo da videogiochi》 prende parola, strappandomi da quella bolla dolorosa di ricordi 《Infatti non sai nulla di me》 dico gelida, odio che le persone parlino di me senza conoscermi, senza conoscere la mia storia, è vero io non mi apro con nessuno ma con la persona giusta lo farei 《Non fare la fredda adesso》 mi pizzica la spalla 《Smettila》 gli tiro un pugno sulla spalla, che stupido che è questo ragazzo, però è l’unico in grado, in qualche modo, di capirmi.
《Lya》 torna subito serio, mi fa quasi paura da quanto il suo sguardo sia duro 《Dimmi》 continuo a camminare sul marciapiede, lui rimane fermo a qualche passo da me 《Ti fa tanto male il polso vero?》sentendo quella domanda mi blocco sui miei passi, non ho detto a nessuno del polso e in classe non mi sembrava che lui l'avesse notato 《Non so di cosa tu stia parlando Alex》 faccio finta di niente, forse si convince a lasciare perdere questa storia 《Lya non mentire con me. So capire quando menti》 mi raggiunge e si posiziona davanti a me 《Davvero Alex non importa》 cerco di superarlo ma lui mi prende il polso dolorante e mi fa girare verso di lui 《Aia》 mi lascio sfuggire in un gemito strozzato 《Lya… perdonami》 abbassa lo sguardo sul polso 《Non fa niente》 gli sorrido alzando il suo volto con l'altra mano, ma nei suoi occhi leggo la paura 《Di cosa hai paura?》chiedo accarezzando la sua guancia liscia 《Ho paura di farti ancora del male》 prende la mia mano e la tiene stessa nella sua “Ho paura che non accetterai la mia vera natura" questa voce viene dalla mia testa, mi guardo intorno ma non c’è nessuno oltre a noi due, guardo di nuovo Alex e noto che ha gli occhi sgranati e fissi nel vuoto “Questa è difficile da spiegare" ma questa è la voce di Alex, ma lui non sta aprendo bocca “Sto diventando pazza non c’è altra spiegazione” penso, si non ci sono altre spiegazioni “Lya calmati per favore" ancora quella voce 《Ti prego parlami》 dico, sto iniziando a impazzire 《Lya posso spiegarti tutto ma prima dobbiamo andare da mio padre》 《Tuo padre? Cosa c’entra tuo padre in tutto questo?》chiedo confusa e impaziente allo stesso tempo 《Lo capirai presto. Adesso devo prenderti in braccio》 senza lasciarmi obbiettare mi prende in braccio a modi sposa 《Chiudi gli occhi》 lo fisso negli occhi 《No! Prima mi spieghi cosa sta succedendo》 mi impunto, ho bisogno di sapere 《Ti spiegherà tutto mio padre, ora per favore vorresti chiudere gli occhi?》la sua voce è un misto tra l’irritazione e lo spazientito, sbuffo peggio di una ciminiera e chiudo gli occhi.
Sento che inizia a correre.
Dopo neanche due minuti si ferma, cerco di sentire qualcosa ma non riesco a percepire niente 《Lya apri gli occhi》 faccio come Alex mi ha detto e appena la mia vista si adatta alla luce vedo davanti a me un castello enorme in stile gotico, rimango letteralmente a bocca aperta davanti a quella struttura meravigliosa 《Vieni》 mi prende per mano e entriamo dentro al castello, lo seguo senza opporre resistenza, non servirebbe a nulla adesso, ho bisogno di risposte e a quanto pare solo suo padre può darmele.
《Padre》 Alex mi trascina in quello che deve essere uno studio, dietro alla scrivania c’è un uomo sulla trentina, capelli neri pece e occhi del medesimo colore, insomma è la fotocopia di Alexander da adulto  《Figlio quante volte ti ho detto di bussare prima di entrare? E poi… chi è quella?》chiede indicandomi, ma senti questo 《Intanto “quella" ha un nome ed è Lya》 sbotto incrociando le braccia al petto 《Hai fegato ragazzina》 fa un sorriso sghembo, sembra simpatico questo vecchietto 《Padre vedi…》 interviene Alex ma suo padre lo anticipa 《Lei è il tuo Legame di Sangue ed è un'umana》 interviene suo padre e vedo suo figlio annuire, ma di che diavolo stanno parlando? Sono sempre più confusa 《Scusate l’interruzione ma volete dirmi cos’è questa storia?》richiamo l’attenzione su di me 《Lya siediti》 il mio compagno di scuola mi indica un divanetto posto vicino a una libreria, mi siedo tranquilla 《Per prima cosa voglio presentarti mio padre… Dracula Vladimir, il Re dei vampiri》 rimango per un attimo sotto shock 《Mi state prendendo in giro?》chiedo con stizza, per quanto ami i vampiri è impossibile, non esistono 《Mai stati più seri》 dice quello che dovrebbe essere il grande e potente Dracula 《Dimostratemelo》 incrocio le braccia al petto e gli sfido con lo sguardo, è impossibile che siano veramente dei vampiri, sono solo una leggenda popolare 《Va bene》 sbuffa Alex, in contemporanea si alzano e chiudono gli occhi, dopo pochi secondi li riaprono e sono rossi come il sangue e dalle labbra escono dei canini. Per la sorpresa sobbalzo, non posso credere che sia tutto vero 《Ora ci credi ragazzina?》chiede Dracula 《Innanzitutto non chiamarmi ragazzina! E poi… si vi credo ed è una figata》 dico estasiata, Alex mi guarda stranito 《Non sei spaventata?》《E perché dovrei? Ho sempre avuto un debole per i vampiri》 sorrido eccitata, sembra di stare in un sogno 《Sei una ragazzina strana》 il padre di Alex mi guarda con un sorriso sghembo, sbuffo 《Che palle… quante volte ti ho detto di non chiamarmi ragazzina?》mi alzo e mi posiziono di fronte a lui e lo guardo assottigliando gli occhi.
《Basta》 mi allontana Alex, alzo gli occhi al cielo, non stavo facendo niente di male 《Padre non è solo per questo che siamo venuti… volevo parlarti anche di un'altra cosa》 Alex si siede sul divanetto trascinandomi sulle sue gambe 《Ma che fai?》chiedo cercando di allontanarmi, mi sento in imbarazzo, non mi è mai capitato 《Zitta e non ti muovere》 stringe la presa sulla mia vita, sbuffo e lo accontento 《Va bene, ma solo perché sei comodo》 non mi sono mai sentita così indifesa; ma da quando è arrivato lui è come se la mia fragilità uscisse allo scoperto 《Di cosa volevi parlarmi figliolo?》si intromette il padre 《Lya ha qualcosa di strano》《Cioè?》chiede Dracula alzando un sopracciglio, sembra curioso di sapere 《Quando lei si arrabbia o perde il controllo i suoi occhi assumono una leggere sfumatura di rosso》 spiega il ragazzo 《Strano》 il padre inizia a camminare avanti e indietro per lo studio, poi si ferma e si rivolge a me con una domanda che avrei preferito che non saltasse mai fuori 《Da quando ti succede questa cosa?》io mi irrigidisco, non voglio! Non voglio ricordare quei giorni. No!
Alex si accorge del mio stato d'animo 《Lya cosa c’è?》mi accarezza la guancia, a quel gesto chiuso gli occhi e mi rilasso un po' 《Non posso》 nego con la testa guardandomi le mani chiuse a pugno sulle mie gambe 《Ti prego…》 mi supplica Alex, alzo lo sguardo verso i suoi occhi, leggo tante cose in quegli occhi: tristezza, preoccupazione ma soprattutto un sentimento che mi sconvolge tanto. Amore. 《Non ce la faccio Alex》 dico in un sussurro che però lui ha sentito benissimo 《Lya se non ci dici da quando ti succede non possiamo capire, scoprire, cos’hai》 ci interrompe Dracula, mi ero dimenticata che c’è anche lui in questa stanza.

LEGAME DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora