CAPITOLO 7

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CAPITOLO 7

LYA POV’S
《Oltre a James avevo un altro fratello. Daniel. Lui era più grande di noi; ed era un fratello meraviglioso. Ci portava tutti i giorni a giocare vicino a un lago, è il lago che si trova al centro di questo bosco. Era bellissimo, giocavamo vicino alla riva poi a volte, quando il tempo permetteva, ci tuffavamo; mi ricordo ancora i brividi che mi procurava il contatto con l'acqua fredda del lago》 sospiro 《Era un giorno d’estate. Quel giorno James aveva la febbre, quindi Daniel e io decidemmo di andare da soli al lago. Se potessi tornare indietro nel tempo vi giuro che farei di tutto per non andare al lago quel giorno》 guardo il vuoto, una lacrima solitaria scende lungo la guancia, non ho più pianto da quel giorno e adesso, in qualche modo, ricordando Daniel e avendo intorno a me tutte queste persone che per qualche strana ragione mi vogliono bene, mi sono tornate in mente le emozioni che provavo quando ero solo una bambina.
Sento una mano accarezzarmi la guancia e togliere la lacrima, mi giro e vedo Alex che mi guarda con i suoi abissi neri. Mi sorride e io stringo ancora di più la sua mano, prendo un grosso respiro perché adesso arriva la parte più difficile e più dolorosa per me 《Daniel era seduto sul prato e io ero davanti a lui, ero in piedi e stavo cantando. Fin da piccola amavo cantare e tutti dicevano che avevo una voce angelica. Quando smisi di cantare mio fratello mi venne ad abbracciare; e rimanemmo in quella posizione per un po' di tempo quando, così all’improvviso,  sentimmo qualcuno battere le mani. Ricordo ancora le parole che disse quella persona quando uscì da dietro un albero》 ho la mano che trema incontrollata 《 “Bravissima bambolina, hai veramente una voce bellissima! Peccato che non la sentiranno più” a quelle parole io iniziai a tremare, Daniel invece si mise davanti a me per farmi da scudo》 mi fermo per riprendere fiato, quanto fa male rivivere quei momenti 《Daniel iniziò a parlare con lo sconosciuto, cercava di mandarlo via e di proteggermi; ma lo sconosciuto non voleva andarsene e per di più stava diventando sempre più nervoso. Io stavo zitta, era come se avessi perso la voce, ero paralizzata dalla paura》
《Successe tutto così in fretta. Lo sconosciuto attaccò mio fratello. Aveva una forza che nessun umano può avere, una velocità fuori dal comune e aveva gli occhi rossi. A un tratto ricordo di aver visto mio fratello steso a terra con una chiazza di sangue sul petto. Quel mostro lo aveva ucciso. Aveva ucciso mio fratello》 ormai sono in un fiume di lacrime 《Ricordo che corsi da mio fratello. Chiamavo Daniel, urlavo il suo nome ma lui non rispondeva. Tremavo e non so con che coraggio lo feci… mi alzai e iniziai a urlare contro quell’uomo, ma lui non faceva altro che guardarmi con un ghigno malvagio》 stringo ancora più forte le mani 《Poi toccò a me. Mi ha scaraventato a terra e si mise sopra di me. Io mi divincolavo ma lui era più forte, insomma io ero una ragazzina di 12 anni. Come potevo vincere contro un uomo molto più grande di me? Iniziò a toccarmi in tutto il corpo, mi strappò tutti i vestiti e mano a mano si tolse anche i suoi》
《Quell’uomo abusò di me, abusò di una ragazzina di dodici anni; ma poi successe il peggio, dalla sua bocca uscirono dei canini affilati e lunghi. Ricordo che mi morse, urlai con tutto il fiato che avevo in corpo, il dolore era tremendo e lui stava godendo nel farmi male. Sentivo le forze venire meno, mi stava prosciugando. Quando si staccò dal mio collo ero ormai priva di forze, mi aveva uccisa. “Mi sono divertito con te bambolina, sei un ottimo spuntino”, questo mi disse quando si alzò dal mio corpo. Con le poche energie che mi restarono mi avvicinai al corpo di mio fratello e lo abbracciai. Volevo morire insieme a lui, volevo restare accanto a lui per sempre. Chiusi gli occhi aspettando la mia ora. Ma non arrivò mai》 mi fermo un attimo, giusto per riordinare i ricordi di una me bambina 《Prima di svenire vidi l'uomo che ci aveva aggredito essere pugnalato al cuore da un altro uomo, l’aggressore si trasformò in fuoco e poi in cenere. Il mio “salvatore" -faccio le virgolette- si avvicinò a me》 mi fermo un attimo, ho bisogno di un po' d’acqua 《Vuoi un bicchiere d’acqua?》chiede premuroso Alex, io annuisco, così a una velocità impressionante corre fuori dall'ufficio. Poco dopo ritorna con il bicchiere in mano, mi porge l'acqua e io la bevo tutta d'un fiato 《Ce la fai a finire di raccontare?》chiede ancora, annuisco, voglio solo finire al più presto questa cosa, non voglio più soffrire come quei giorni 《L'uomo si avvicinò a me e mi sussurrò “Non posso salvare tuo fratello ma posso salvare te, ti darò il mio sangue così riuscirai a sopravvivere. Ma devi promettermi che lotterai e che andrai avanti e non vivrai nel dolore"; io non capivo perfettamente le sue parole ma annuì lo stesso. È vero volevo morire per stare con Daniel ma volevo anche vivere per stare con la mai famiglia. L’uomo si tagliò il polso e lo avvicinò alle mie labbra, bevvi il suo sangue ma non riuscendo a stare lucida svenni》
《Ci trovarono la mattina seguente, io ero nuda e ricoperta di sangue, ero abbracciata al corpo freddo di mio fratello. Venni portata in ospedale dove ricevetti delle cure apposite, raccontai anche quello che successe. Non tutti mi credettero ma non mi è mai importato. Da quel giorno sono diventata la persona fredda e senza cuore che sono adesso; sono diventata fredda con tutti, tranne con i miei genitori, James e Luna, con loro non ci riesco… ecco questo è quello che mi è accaduto》 la mia vista è appannata dalle lacrime, sto piangendo dopo sei anni. Mi sento abbracciare, Alex mi sta abbracciando, mi sento così al sicuro tra le sue braccia, mi accarezza i capelli mentre mi sussurra che adesso c’è lui e che mi avrebbe protetto.
Comincio a vedere dei puntini neri, la mia vista si sta appannando; chiudo gli occhi e svengo tra le braccia di Alexander.

LEGAME DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora