Lyon mi chiama con una voce preoccupata e seria, segno che c'è qualcosa che non va o un problema grosso, salgo le scale il più in fretta possibile, rischiando di cadere più di una volta, appena arrivo vedo Lyon abbracciato ad Anna che cerca di tranquillizzarla e Stefano che guarda e trema dalla paura.
Mi avvicino anche io e guardando fuori dalla finestra chiusa e sbatto più volte le palpebre per sapere se è la mia immaginazione o è reale.
"Entity303? Cosa ci fa davanti casa nostra? È impossibile noi ce n'eravamo liberati" Dico girandomi verso Lyon.
"Credevo l'avessimo ucciso tanto tempo fa'. Forse, però ci siamo sbagliati" Dice Anna e guarda Lyon."Ha finto, è ovvio che non fosse morto. Ragionandoci un attimo un demone non può morire, ma solo essere intrappolato. Forse si era solo dimenticato e aveva preso di mira qualcun altro" Dice Lyon con fare pensieroso e a me viene un lampo di genio 'Io non posso farmi aiutare, metterei una persona innocente in pericolo e non voglio vedere un altro morire perché ha provato ad aiutarmi. È impossibile aiutare me senza che qualcuno muoia' Le parole di Heart mi balenano nella mente, ma prima che possa dire qualcosa un rumore ci fa voltare di scatto con le armi alle mani, ma che mettiamo giù appena vediamo chi è.
"Ehm ... Scusate non volevo spaventarvi, stavo cercando lui" Dice indicando me e tutti gli sguardi si spostano su di me.
Le inizio a parlare con calma e sperando che non venga a guardare anche lei, se è davvero come ho pensato potrebbe essere un problema se lo vede si potrebbe spaventare e non le farebbe bene, soprattutto in queste condizioni.HEART
"Mario! Vieni subito, abbiamo un problema!" Questa è stata la prima frase che ho sentito prima di aprire gli occhi, mi metto seduta sul lettino ancora un po' indolenzita e con un puzzo di erbe curative e pozioni sotto il naso.
Mi guardo intorno cercando il ragazzo che mi ha salvata e mi ha portata qui mentre ero, probabilmente, svenuta. Dovrei chiamarlo, ma non so il suo nome quindi direi che dovrò andare a cercarlo di persona, unisco tutte le forze che mi sono rimaste e mi alzo tenendomi al muro e salendo piano delle scale, ma mi fermo quando sento delle voci.
"Ha finto, è ovvio che non fosse morto. Ragionandoci un attimo un demone non può morire, ma solo essere intrappolato. Forse si era solo dimenticato e aveva preso di mira qualcun altro" Dice una voce maschile, esco da dietro il muro e mi metto dietro di loro, ma a quanto pare mi sentono e si girano velocemente con le armi in mano, che mi puntano addosso, in quel momento mi prendo un mezzo infarto e ci vuole tutto il mio autocontrollo perché non urli o non cada per terra.
"Ehm ... Scusate non volevo spaventarvi, stavo cercando lui" Dico indicando il ragazzo con i capelli neri, mettono via le spade e mi fissano.
"Heart, perché ti sei alzata dal lettino? Devi riposarti o non tornerai mai in forma come si deve e le ferite faranno fatica a guarire" Mi chiede il ragazzo ed io penso un attimo prima di rispondere alla domanda.
"Come ho già detto stavo cercando te ed essendo che non so il tuo nome non posso chiamarti urlando, anche perché ho un po' di mal di gola. Comunque, cosa guardate fuori dalla finestra di così interessante? E chi è che non può essere morto? " Chiedo curiosa, anche perché potrebbe essere lui, solo al pensiero mi vengono i brividi. Ho provato a combatterlo molte volte, ma i miei poteri non sono abbastanza forti quindi ho scelto la fuga.
"Niente di interessante. Dovresti riposare e non farti problemi che non ti riguardano ok?" Guardo negli occhi marroni del ragazzo che mi ha salvata e vedo che ha un po' di paura. Io senza ascoltarlo mi avvicino piano alla finestra, anche se prova a fermarmi e appena arrivo spalanco gli occhi dalla paura, un brivido mi attraversa la schiena e inizio ad indietreggiare piano.
"No ... Lui lo sa" Tutti mi guardano in modo strano, tranne lui che mi si avvicina e mi mette le mani sulle spalle aiutandomi a sedermi sul divano.
"Quindi era Entity303 che ti cercava e dal quale scappavi?" Io annuisco piano e abbasso lo sguardo.
"È una storia lunga e molto complicata, che non vi posso dire con facilità perché probabilmente avreste paura" Dico senza guardarli, il ragazzo mi prende per il mento e mi alza lo sguardo nei suoi occhi, che hanno un non so che di rassicurante.
"Tranquilla, noi abbiamo molto tempo e ti prometto che non ci spaventeremo e come ti ho detto ti proteggeremo fino a che non deciderai di andartene. Comunque io mi chiamo Mario, lui è Stefano ..." Dice indicando il ragazzo dai capelli rosa, che mi fa un cenno con la testa a mo' di saluto "... lui è Lyon e lei è Anna ..." Dice indicando prima il ragazzo bruno, che sta ancora controllando Entity dalla finestra, e poi indicando la ragazza castana, che mi saluta con un semplice 'ciao' e che mi porge un bicchiere d'acqua "Grazie" Le sussurro sorridendo. "... beh, cosa dire ... noi siamo la squadra WGF" Mentre lo dice io per poco non gli sputo l'acqua che ho in bocca dritto in faccia, la mando giù velocemente e dico: "Voi siete i ragazzi che hanno sconfitto Herobrine ed Entity?" Quasi urlo e Mario ridacchia "Se si può dire così, anche se li abbiamo solo intrappolati per un periodo di tempo, poi Herobrine si è alleato con noi per sconfiggere Entity che si è liberato non molto dopo vedo" Loro si sono alleati con mio padre? Forse mi daranno davvero una mano, forse mi posso fidare davvero di loro.
"Quindi credi di avere il tempo di raccontarci in un breve riassunto la tua storia, puoi anche non dirci tutto non sei obbligata, dopotutto non sei costretta a fidarti di noi." Mi sorride ed io mi sciolgo solo vedendo il suo sorriso, mi risveglio subito dal mio stato di trance e annuisco piano.
"Però prima aspettiamo che Entity se ne vada non si sa mai" Dico e sorrido.
Dopo un'attesa che sembra infinita Entity se ne va e io sospiro di sollievo ed inizio a raccontare.
Revisionato in data: 19/09/2019
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La figlia di Herobrine (In Revisione)
FanfictionCopertina fatta da: @Writer_of_stars Quattro amici contro un demone, due ragazze conosciute sin dalla nascita che si ritrovano a fare gioco di squadra e a rivelare segreti che non avevamo mai detto a nessuno, perché spaventava tutti quelli che lo sc...