Capitolo 18 - Il vecchio saggio

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Studio bene ogni movimento che il vecchio signore fa. Appena si gira, ancora mescolando quello strano miscuglio di colore verdastro, alza la testa per guardarmi e si accorge che sono sveglia. Non mi rivolge la parola e finisce di mischiare, pulisce lentamente il pestello di legno con un panno. Lo appoggia sul pavimento, versa un liquido nella ciotola e poi si alza venendo verso di me. "Sono felice che tu ti sia finalmente svegliata." Mi offre la ciotola che io prendo riluttante e studio il suo volto. L'uomo che mi ritrovo davanti sembra abbastanza vecchio, la folta barba bianca le arriva fino alla pancia, i pochi capelli che ha sono ai lati e dietro la testa, le rughe gli riempiono abbastanza la faccia ma questo non nasconde il blu puro dei suoi occhi. Mi riprendo un attimo e guardo il contenuto verde dentro la ciotola che mi ha dato il mano. "Puoi stare tranquilla, non ho alcuna intenzione di avvelenarti." Lo guardo e prendo un sorso di quella sostanza, pare essere del semplice tè con le erbe. Mi sorge una domanda "Io non capisco, nessuno vive qui. Lei chi è? Come ci ha trovato? E dove siamo precisamente?" Lui mi guarda e si mette seduto davanti a me, prendo un altro sorso di tè. "Io sono colui che molti dicono il vecchio saggio. Trovarvi è stato un semplice caso ma una fortuna, viste le vostre condizioni. Stavo facendo la mia passeggiata mattutina quando uno strano verso mi ha attirato. Sono corso verso quel suono trovando lei e le sue amiche quasi del tutto sepolte sotto la neve, i vostri draghi cercavano di aiutarvi e quando mi hanno visto si sono fidati. Adesso siamo nella tenda in cui vivo da anni ed anni, oltre gli enormi ghiacciai, detti della morte, dove si è riparati da qualsiasi bufera. Devo ammettere, non avrei mai pensato che tre ragazze sarebbero state così spericolate da venire verso Nord. Ora dimmi cara Heart, figlia del principe delle tenebre normalmente chiamato Herobrine, cosa ci fai qui?" Mandai giù a fatica l'ultimo sorso del mio tè, la ciotola mi cadde dalle mani ed io guardai colui che avevo davanti. "Lei come sa il mio nome?" Lui sorrise comprensivo e lanciò la ciotola dietro di lui facendola cadere perfettamente vicino al pestello. "Io conosco voi tre ma anche Mario, Stefano e Lyon. Conosco voi e la vostra storia, come quella di tutti. Mi dispiace essere stato così curioso, non sono riuscito a trattenermi e ho guardato nella vostra borsa per sapere il perchè del vostro arrivo. Il libro che ti sei portata dietro è molto interessante, nonostante sia vuoto so di che cosa si tratta e capisco il motivo per cui mi cercate." Mi guardai intorno e presi lo zaino, trovato di fianco al mio corpo, lo aprii e la mia mano iniziò a cercare il libro. Appena la mia pelle fredda tocco la copertina di pelle altrettanto fredda del libro il mio cuore si calmò.

Non parlammo più per un po' ed io ebbi il tempo di studiare nei minimi dettagli la stanza dov'ero stata nelle ultime ore. Mi accorsi che di fianco al mio lettino ce n'erano altri due, Lyra ed Anna ancora prive di sensi stese sopra. Piano mi alzai e andai a vedere come stavano, la testa mi girò pericolosamente appena provai a mettermi in piedi ma non mi fermai e andai prima verso il lettino di Lyra e poi verso quello di Anna. "Dovresti rimanere seduta, tu e le tue amiche avete fatto un pericoloso volo. Sono sicuro che prima di parlare seriamente dovete riprendervi completamente dall'accaduto." Neanche il tempo di tornare al lettino che Anna e Lyra si iniziano a svegliare "Vecchio saggio, per quanto ci importi della nostra salute sono sicura che riusciremo a cominciare da subito" Affermai convinta, lui annuì con sguardo perplesso. Si girò e andò a prendere altre due ciotole di legno per porgerle poco dopo alle mie amiche. "Ben svegliate Anna, coraggiosa guerriera e Lyra, figlia di Entity303. Bevete l'infuso davanti a voi vi aiuterà a riprendervi. Sono sicuro che come la vostra qui presente amica vi starete domandando molte cose, lasciatemi il privilegio di spiegarvi. Io sono il vecchio saggio, nonché padre di Steve. Adesso vi trovate nella mia dimora poco oltre i ghiacciai della morte, vi ho trovate svenute nella neve e con l'aiuto dei vostri draghi vi ho portato qui." Lyra ed Anna mi guardarono con uno sguardo che rivelava un centinaio di domande. Ridacchio piano "Appena vi sentirete meglio ci prepareremo e ci farà dare un'occhiata in giro." Loro annuiscono e finiscono il loro tè, si alzano e prendono i loro zaini per prendere qualcosa. "Va bene possiamo andare" Dice Lyra per tutto e tre al vecchio saggio e lui annuisce ed alzandosi. Lo seguiamo mentre ci fa uscire dalla tenda e ci ritroviamo in un corridoio "Il vostro bagno e le docce sono proprio davanti alla vostra camera, non aspettatevi molto da questo posto. Io ho una specie di appartamento in fondo al corridoio. Come avrete potuto notare dove ci sono i vostri letti c'è anche una cucina, il cibo è sempre a vostra disposizione." Ci mostra la porta per entrare nel bagno, la stanza ha una toilette e poche docce, il tutto è pulito ma ha un aspetto antico. Usciamo e camminiamo lungo il corridoio "L'accesso al mio appartamento è estremamente vietato, a meno che non sia a convocarvi per parlarvi" Annuiamo vedendo il suo sguardo severo. "La porta alla vostra sinistra vi porterà fuori, a qualche chilometro ci sono le stalle con i vostri draghi. Mentre potete entrare alla vostra destra senza problemi." Guardiamo la porta a sinistra e poi ci dirigiamo a destra.

Allungo la mano e prendo la maniglia come se fosse fatta di cristallo e avessi paura che si potesse rompere da un momento all'altro. L'abbasso delicatamente aspettandomi di vedere una piccola sala con qualche manichino messo in modo pietoso e un piccolo supporto per le spade ed altre armi. Quando spingo la porta ed entro seguita da Lyra ed Anna i miei occhi non credono a quello che vedono; davanti a noi c'è un enorme stanza con delle pareti di ossidiana massiccia piena di sbarre alcune persino sospese e con dei pali di ferro che le tengono attaccate al soffitto, pali di legno che sbucano dal pavimento. In fondo alla stanza molti manichini messi in fila, sembrano dei normali manichini ma una sensazione mi dice che non appena sarà il momento di iniziare l'allenamento quei manichini non staranno fermi immobili a guardare mentre li attacchi. Il vecchio saggio entra nella stanza e si avvia verso un enorme armadio vicino alla porta. Lo seguiamo e appena lo apre scopriamo che quell'armadio contiene tutti i tipi possibili ed immaginabili di armi. "Qui è dove vi allenerete. Avere dei poteri potenti qui non vi aiuterà, se la mente non riesce a controllare ed avere abbastanza forza i vostri sforzi saranno inutili. Anna non sarà l'unica ad allenarsi con alcune armi" lo guardiamo perplesse, non sappiamo cosa intenda con l'ultima frase detta. "Anna si allenerà con tutte queste armi finchè non saprà usarle al meglio. Per quanto riguarda voi due, figlie di demoni, ho alcune armi che, se usate nel modo corretto e potenziate dal vostro potere vi potranno aiutare in battaglia." Lo guardiamo sbalordite. Non avremmo mai pensato che lui avesse delle armi così potente, certo ci immaginavamo qualcosa di incredibile ma non così tanto.

Il vecchio saggio ci accompagna nuovamente alla nostra stanza "Per i prossimi giorni mangiate e riposate come si deve. Appena sarete pronte per iniziare con l'allenamento venite da me. La cucina e il bagno qui davanti, come ho detto in precedenza, sono vostri potete fare come se foste a casa vostra." Si gira per andarsene ma si ferma quasi subito "E ricordate di non preparare solo il corpo per l'allenamento ma anche la mente. Metterà a repentaglio tutti i vostri muscoli, tendini e le vostre ossa ma anche l'anima e la mente. Mi ripeto un'altra volta dicendo di venire da me non appena vi sentirete pronte, molti guerrieri hanno iniziato prima del tempo e non hanno avuto successo mi aspetto che voi verrete solo quando vi sentirete davvero pronte!" Non appena finito di parlare supera la porta e se ne va. Guardo Anna e Lyra alzando la spalla facendo segno di non aver capito molto bene quello che intendeva, loro fanno lo stesso. Per i successivi giorni rimaniamo chiuse nella nostra camera, quando usciamo è solo per andare in bagno o fare una doccia. Non vediamo mai il vecchio saggio sapendo che ci sta aspettando con molta pazienza.


Revisionato in data: 04/12/2020

La figlia di Herobrine (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora