Capitolo 6 - La ragazza scomparsa

392 33 4
                                    

HEROBRINE

Sono passati anni da quando ho dato mia figlia in consegna ai villager, pensavo ogni giorno a lei osservando il suo giocattolo preferito con cui adorava giocare da piccola, è un piccolo ghast di peluche; ricordo ancora quando lo metteva in bocca e quando faceva finta che fosse un ghast vero, pensando di diventare come me e di dominare il Nether. Mi diceva sempre "Papà, quando io e il mio ghast diverremo i protettori del Nether, questo posto diventerà popolato come il mondo dove viveva la mamma" Soggiogato da questi pensieri decido di andare a riprendere mia figlia, così mi teletrasporto uno alla volta in ogni villaggio della superficie, finchè non trovo quello in cui l'ho mandata e subito mi guardo intorno, sperando di vederla correre da una casa all'altra; ma questo non succede. Inizio a chiedere ad ogni villager che incontro, ma tutti mi dicono che non lo sanno, non mi arrendo e continuo a chiedere; finché un villager non mi dice di andare dal capo villaggio alla casa grande, allora ci vado subito.

"Salve, starei cercando una ragazza sapete dirmi dove la trovo?" Dico appena entro nella casa grande, il capo del villaggio mi guarda rispondendo "Mi dica il nome della ragazza e, magari, glielo saprò dire." Dice e allora io lo guardo "Si chiama Heart ha 16 anni ed è mia figlia" Lui mi guarda bene e poi sembra spaventarsi "Ehm... certo principe delle tenebre" Alzo gli occhi al cielo e lo guardo mentre sfoglia un enorme libro, probabilmente contenente tutti i dati di ogni abitante di questo villaggio. "Ah... ok... la ragazza adottata... è andata via il giorno del suo sedicesimo compleanno e dopo allora non abbiamo più avuto sue notizie" Io sentendo quelle parole mi infurio "Questo vuol dire che mia figlia è sparita?" Urlo e mi avvicino al capo del villaggio "Noi non sappiamo dove sia, sappiamo solo che aveva detto che voleva vedere il mondo e trovare suo padre, non potevamo trattenerla" Dice, nel mentre io lo prendo dal colletto della tunica e gli dico "Io ve l'avevo mandata per proteggerla e tenerla al sicuro da quel pazzo di Entity e voi la lasciate andare così? Se mia figlia è viva sarà un miracolo, ma per adesso penserò a migliorare il look di questo posto; è troppo felice." Lo lascio andare su una sedia ed esco, mettendo a rogo e fiamme tutte le case e godendomi lo spettacolo dall'alto, guardando mentre le fiamme avvolgono la legna che poco dopo diventa cenere e viene soffiata via dal vento e dispersa. Appena sono sicuro che nessuno sia sopravvissuto lascio una torcia di redstone, così che chiunque passi di qui capisca chi è stato.

HEART

"Heart..." Mi chiama qualcuno ridendo "...a quanto pare ti sei addormentata mentre leggevi, comunque ti devi svegliare dobbiamo partire abbiamo ancora qualche giorno di viaggio, per i prossimi due giorni dovremmo viaggiare e poi dopo una notte di riposo avremmo solamente un ultimo giorno di viaggio; a meno che non ci siano problemi." Apro gli occhi e vedo Mario, con il libro che mi sono messa a leggere ieri notte, mi devo essere addormentata nel mentre. "Arrivo subito" Sbadiglio e mi metto seduta e mi stropiccio gli occhi, mi lego i capelli in un disordinato chignon alto e mi vesto con una canottiera bianca a cui faccio un nodo per accorciarla e poi delle panta nere ed esco dalla tenda iniziando a smontarla e salutando gli altri con un semplice 'buongiorno', metto la tenda chiusa nello zaino e mi giro verso gli altri andando a sedermi vicino a Mario che mi porge un po' di pane e una tazza di latte caldo; a cui aggiungo il cacao.

Dopo aver finito di fare colazione, controlliamo quanto cibo abbiamo e poi selliamo i draghi rimettendoci all'avventura, per i successivi due giorni mangiamo solo pagnotte di pane e beviamo bottigliette d'acqua, ogni tanto una fetta o due di carne, ma per il resto cerchiamo di non sprecare troppo cibo.

Durante tutto il viaggio mi tengo abbracciata ai fianchi di Mario, per paura di cadere; anche perché per fare in modo che il viaggio fosse più divertente i ragazzi alcune volte iniziano a fare finte gare e nei momenti in cui Mario va più forte, per paura, stringo più forte la presa e chiudo gli occhi, sentendo solo il vento tra i capelli; Mario mi dice di rilassarmi, ma non riesco.

"Una domanda, a meno che non abbiate costruito un portale per il paradiso, il portale per il paradiso è molto difficile da trovare come avete fatto?" Chiedo curiosa in un momento di calma e noia.

Lyon risponde subito "No, non sappiamo dove sia il portale del paradiso, tempo fa ne avevamo uno ma è stato distrutto quando si è abbattuto il pandemonium sul mondo. Stiamo andando nella nostra vecchia casa solamente per prendere alcuni libri che potrebbero aiutarci a trovarlo e dove avevamo appunti su Herobrine ed Entity" io annuisco piano "Non c'è bisogno delle mappe per arrivare al portale, di sicuro saranno false o non tanto specifiche. So io dove si trova vi ci guiderò appena dovremmo andarci, era da tanto che non vedevo mio zio, sarà felice di vedermi anche se un po' meno per il motivo forse" Ridacchio tra me e me e guardo gli altri, Lyon annuisce sicuro e continuiamo il viaggio con qualche chiacchierata; ma niente di speciale.

Due giorni dopo ci fermiamo in una bellissima e gigantesca prateria, mangiamo un po' di carne di maiale, poi montiamo le tende e ognuno entra nella propria; io come la sera prima mi metto un po' a leggere con la luce soffusa, non mi addormento e quindi leggo due/tre capitoli e poi mi stendo dentro il sacco a pelo e con i miei poteri faccio diventare il sopra della tenda trasparente, così da osservare la luna e le stelle, almeno finchè non mi addormento; incredibile, ma vero, credo di essermi addormentata prima di tutti visto che gli altri avevano ancora le torce accese e alcuni credo fossero usciti dalla propria tenda per controllare, credo, se ci fossero dei mostri o qualche pericolo in avvicinamento, ma dopo essermi addormentata la mia mente si libera di tutti i pensieri.

Ero nel deserto sola ho iniziato a camminare dopo un'ora di cammino ho visto un ragazzo con una maglia celeste e dei pantaloni blu; lo continuavo ad osservare quando ad un tratto ha iniziato a correre l'ho inseguito finchè non mi sono accorta che ero su una montagna dove c'era una casa con le luci accese sono entrata per riposare quando sentì che qualcuno mi stava osservando mi girai e vidi....

Revisionato in data: 05/03/2020

La figlia di Herobrine (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora