Capitolo 5 - Un posto tranquillo

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HEART

Dopo quel poco di tempo che c'eravamo conosciuti gli ho detto chi ero e la mia storia nei minimi dettagli per fargli capire meglio, appena ho finito di raccontare la storia guardo le loro facce e le studio per bene, inizio da quella di Lyon che sembra sorpresa e forse un po' interrogativa, poi passo ad analizzare quella di Anna anch'essa sorpresa, ma al contrario di Lyon lei sembra abbastanza spaventata della cosa e, sinceramente, speravo che non fosse così e, invece, la faccia di Stefano è felice, ma non credo sia per la storia, anzi credo che quella non l'abbia nemmeno ascoltata, ma probabilmente perchè pensava che i biscotti erano finiti e se n'è trovato uno in tasca.

"Beh, ti abbiamo comunque promesso di darti una mano e noi rispettiamo sempre le promesse, soprattutto per un'amica. Poi Hero era un nostro caro amico... anche se poi ha ricominciato ad odiarci, comunque credo proprio, anzi sono sicuro che tu non sia come lui; già dal momento che Mario ti ha portato nella nostra casa sembravi una ragazza per bene e ti sei rivelata come avevo pensato, una ragazza forte che per adesso deve ancora imparare per bene ad usare i suoi poteri e una normalissima spada. Comunque, adesso avviamoci dai draghi per partire per il paradiso." Dice Lyon alzandosi con sguardo deciso e andando verso la porta, cosa che fanno anche gli altri, mentre io li osservo con attenzione felice che non ci sia stata una reazione così esagerata e pensando a quanto in tutta la loro diversità sono così uniti, non mi rendo conto di quanto sono stata immobile fino a quando Mario non mi dice: "Dai bella statuina muoviti!" scherza e io ridacchio piano, seguendolo.

Arriviamo dai draghi che iniziano a sellare in fretta, ma poi sorge un problema in mente a qualcuno. "Scusate ma c'è un problema come fa Heart a venire se abbiamo solo 4 draghi? Non vorrei dire, ma essendo che non sa usare bene i suoi poteri non credo sarebbe una buona idea farla volare per conto suo." Dice Stefano guardando gli altri.

"La prendo su io, ci stiamo in due su un drago e credo che faremo anche più velocemente così. Ovviamente, sempre se lei è d'accordo." Dice Mario e io annuisco andando verso il suo drago. Sale e mi aiuta a salire dietro di lui, mi aggrappo mettendogli le braccia intorno alla vita e mi tengo stretta.Ho paura dell'altezza e in questi casi può essere un problema, soprattutto come ha detto Stefano prima se devo volare per conto mio e con i miei poteri.

"Bene ora che ci siamo tutti, possiamo partire per andare verso il portale. Sarà un lungo viaggio, ma abbiamo scorte a sufficienza, ho solo una cosa da dirvi a questo punto, primo tenete sempre le armi pronte non sappiamo che pericoli possiamo trovare durante il viaggio, Mario tieni sempre pronte le pozioni di cura, velocità e invisibilità e quelle che ti sembrano migliori nel caso dovessimo scappare o altro, Anna continua a controllare la mappa, non si sa mai che stiamo sbagliando strada sai che il mio senso dell'orientamento è buono, ma mi posso sempre sbagliare anche io, Stefano non provare a farti venire più fame del dovuto altrimenti te la dovrai tenere, ricorda che non abbiamo scorte infinite e, infine, Heart... tu cerca solo di starci dietro e non metterti troppo nei guai; e tieni questa nel caso almeno saprai un po' come proteggerti" Mi passa una spada di diamante che mi metto in spalla, nel mentre ridiamo tutti alle sue parole e dopo esclama "Torniamo all'avventura!" e partiamo verso quello che spero sia un aiuto per sconfiggere Entity.

Volammo per alcuni giorni prima di fermarci a riposare, ma io non ero stanca per niente, per non pensare durante il viaggio appoggiavo la testa sulla spalla di Mario e finalmente mi addormentavo tranquilla. Anche se alcuni sogni che facevo non erano molto tranquilli, ma a quanto pare sono riuscita a tranquillizzarmi subito dopo essermi svegliata di colpo grazie a Mario che riusciva a calmarmi in un qualche modo.

Dopo esserci fermati vicino ad un laghetto limpido dove i pesci rossi nuotavano felici e in pace e ad una foresta con alberi d'acacia, di cui c'erano abbastanza foreste in giro, che si riconoscevano grazie al loro tronco grigiastro e l'interno di un rosso arancio. Dopo esserci scambiati i ruoli io e Mario ci avviammo verso la foresta per prendere altra legna, ne avevamo presa abbastanza ma volevamo essere sicuri di averne anche per il ritorno. Nel mentre gli altri vedevano cosa fare da mangiare ed i draghi o si riposavano o bevevano l'acqua del lago e giocavano con i pesci, che per scherzare gli andavano a fare il solletico al muso.

Il pomeriggio lo passammo in tranquillità. Dopo essere tornati dalla foresta e aver mangiato avevamo montato le tende per rimanere lì quella notte e verso sera avevamo acceso un falò, mettendoci seduti in cerchio a parlare e conoscerci meglio. "Quindi in pratica cosa vuole fare con te Entity?" Chiese Stefano ad un tratto, tutti si zittirono di colpo e io guardai Ste "Non ne sono sicura, da quel che ho capito vuole uccidermi per avere vendetta su mio padre e ottenere i miei poteri. Per poi uccidere anche lui e così prendere anche i suoi poteri e poi, credo che cercherà di conquistare il mondo insieme al Paradiso e probabilmente anche all'End." Spiego un po' dubbiosa, perchè sinceramente non so nemmeno io cosa voglia esattamente fare Entity e il suo piano esatto dopo avere ucciso me e mio padre.

"Beh... non ci pensiamo ora, è una bella serata la luna piena brilla nel riflesso del lago insieme alle stelle; non stiamo a preoccuparci di queste cose dopo che tutto questo sarà finito non dovremo più farlo." Dice Lyon e tutti facciamo sì con la testa d'accordo con lui. "Allora visto che abbiamo tempo che ne dite di raccontarmi la storia di come avete conosciuto mio padre e Entity? Io so solo la versione di mio padre, ma di sicuro voi avrete una versione diversa e con più dettagli. Dopotutto per me è un onore sentirla raccontare da coloro che l'hanno vissuta." Dico, scherzando un po' e loro mi guardano divertiti; dopo un po' che Lyon fissa il fuoco inizia a raccontare. A raccontare di come era iniziato tutto come una vita normalissima, stravolta tutta dalla comparsa di Herobrine, che all'inizio si faceva vedere solo da lui e dopo ha iniziato a dare fastidio a tutti. Racconta di quanto è stato difficile trovare le cinque statue con cui creare la gabbia in cui imprigionarlo per sempre. I piani stavano andando bene, quando ha iniziato a comparire pure Entity e sono ricominciati i guai; ma non c'era tempo di badare a Entity la loro priorità prima era imprigionare Herobrine e dopo sarebbero passati a Entity. Cosa che fecero, ma non riuscirono a sconfiggerlo e il Pandemonium si abbatté sul mondo distruggendo la loro casa e dandogli così l'obbligo di scappare e cercare un'altra casa e un altro modo di sconfiggere Entity; e nel mentre che lo cercavano Steve e Herobrine gli promisero di aiutarli ed insieme a loro li aiutò anche il loro dinosauro Dentifricio. Poi si presentò anche Null che disse che avrebbe distrutto il mondo e chiunque ci vivesse, cosa che fece dopo la guerra contro Entity, ma in un qualche modo dopo la distruzione del mondo, si costruì un nuovo mondo nel quale sembrava non esserci alcun problema.

"Pensavamo che Entity fosse imprigionato per sempre o addirittura morto, e quindi ci siamo messi a vivere una vita normale... ma a quanto pare non è così." Concluse, ero davvero impressionata da tutta quella storia, la versione di mio padre era molto diversa. Dopo tutto quel parlare ognuno andò nella sua tenda io dopo essermi seduta sul mio sacco a pelo, mi accesi una torcia cercando un modo in cui la fiamma non facesse troppa luce; così da non dare fastidio agli altri e presi il libro che mi ero messa nello zaino prima di partire, mi misi stesa ed iniziai a leggere, mentre ogni minuto che passava ad ogni pagina che giravo le mie palpebre si appesantivano portandomi ad un sonno profondo.

Revisionato in data: 05/03/2020

La figlia di Herobrine (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora