Capitolo 15 - La fuga

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MARIO

Mi sveglio, sono ancora nella capanna di quel vecchio guaritore ormai passo tutti i miei giorni qui da non so quanto tempo. Non dormo bene e non mangio molto, l'unico pensiero è quello di stare vicino ad Heart ed aspettare che apra quei suoi benedetti occhi. Alzo la testa osservando le gambe immobili della ragazza davanti a me, alzo lo sguardo e trovo Stefano vicino a Lyra che la fissa tenendogli una mano. Anche lui dopo il fatto successo con Entity è molto preoccupato, Lyra non è mai stata male si mostrava sempre forte e sicura di sé e vederla in quello stato lo distrugge sempre di più.

"Ragazzi, non potete continuare così, adesso andate a fare una doccia, riposare e mangiare qualcosa. Sono tre mesi che aspettate e se un giorno vi prendete una pausa non succederà nulla, quindi ora non voglio sentire alcun ma o no!" Lyon ci guarda serio e parla con una voce severa, piano continuiamo a guardare le ragazze, Anna mi mette una mano sulla spalla facendomi un cenno con il capo e capisco che questa volta dovremmo fare quello che ci hanno detto. Mi alzo dalla sedia insieme a Ste e ci dirigiamo all'entrata della tenda, con la coda dell'occhio vedo il guaritore guardarci andare via mentre è intento a mescolare chissà quali ingredienti. Dopo un po' penso che più tempo ci metto, più tempo sto lontano da lei quindi cerco di fare il tutto il più velocemente possibile.

Corro verso la casa dei genitori adottivi di Lyra, che sono stati così gentili da continuare ad ospitarci per questi tre lunghi mesi. Vado verso la sala da pranzo e trovo già due posti apparecchiati con intorno un abbondante quantità di cibo, il mio stomaco a quella vista inizia a brontolare a più non posso e io da quanta fame avevo mi abbuffo peggio di Stefano quando non mangia da massimo due ore. Dopo aver finito quasi tutto il cibo, lasciando ovviamente per Ste che stava entrando in quel momento nella stanza, mi avvio verso la camera degli ospiti che mi è stata data e mi faccio una doccia calda. Appena sento il getto d'acqua calda i miei muscoli si rilassano automaticamente, rimango lì per probabilmente un'ora buona e appena esco mi guardo allo specchio. Il mio sguardo è spento da quando lei è svenuta tempo fa, da quello che aveva detto il guaritore le due ragazze erano molto deboli e si stavano già curando da sole, anche se molto lentamente. Gli aveva dato molti miscugli di erbe per fare accelerare il processo ma non sembrava stare funzionando, nessuno sapeva se si sarebbero risvegliate o sarebbe rimaste in quello stato per sempre, come se fossero morte.

Scosse la testa per mandare via quegli orribili pensieri da sua mente e si asciugò velocemente, si mise dei boxer e lasciando i capelli bagnati si stese sul letto, il sonno arrivò quasi subito e per lui fu un sonno rigenerante che lo rese come nuovo. Lyon alcune volte aveva proprio ragione ad obbligarli, altrimenti al risveglio delle ragazze chissà che orribili zombie si sarebbero ritrovati davanti.

HEART

"Dio ma cos'è successo?" Una voce femminile mi si insinua nelle orecchie, questa è la prima cosa che sento prima di aprire gli occhi. La stanza nella penombra ha due quattro lettini con vicino ad ognuno una sedia ed un comodino, d'istinto mi tornano alla mente gli ultimi avvenimenti della giornata. Mi metto a sedere con uno scatto fulmineo che mi fa girare la testa, solo ora mi accorgo del forte dolore alla testa e mugugnando qualcosa di incomprensibile mi porto le mani alle tempie iniziando a massaggiarle piano.

In quel preciso istante una chioma nera come il carbone ed una rosa sbucano all'improvviso da dietro una tenda, i due parlano sottovoce di qualcosa che non riesco a comprendere ma appena alzano lo sguardo si immobilizzano per un attimo. Mario mi sta fissando e la cosa mi fa arrossire di botto, mentre Ste sta fissando una persona alle mie spalle, mi giro vedendo Lyra sul lettino d'ospedale vicino al mio e le faccio un mini cenno con il capo a mo' di saluto che lei ricambia quasi subito. Non abbiamo il tempo di fare nient'altro che subito quei due ci corrono incontro e ci stringono in un forte abbraccio, strabuzzo gli occhi a quel contatto improvviso non capendo il motivo di tanta enfasi e se possibile le mie guance vanno totalmente a fuoco. "M..." Deglutisco a vuoto per un attimo prima di riprovare a parlare ma lui mi precede "Finalmente ti sei svegliata, dio stavo perdendo le speranze del tutto" lo guardo con aria interrogativa e mi prendo un momento di riflessione prima di parlare "Mario... Ste, io non capisco il motivo della vostra preoccupazione siamo state addormentate per massimo uno o due giorni" Sussurro per poi guardare Lyra che ha il mio stesso sguardo interrogativo "Già, non capisco il motivo di tanta enfasi nell'averci viste sveglie" Loro si guardano un attimo e poi ridacchiano piano, continuando a non capire nulla di quello che succede un altro uomo entra nella stanza, in mano ha un vassoio con due cucchiai "Vedo che vi siete svegliate, appena in tempo per mangiare." Ci mette davanti due ciotole con all'interno della roba verde, lo guardo disgustata alzandone un po' con il cucchiaio per poi ributtarlo dentro la ciotola "Io non ho fame..." Lyra sembra appoggiare in pieno la mia decisione e l'uomo ci guarda male per un momento, poi sposta lo sguardo sui ragazzi "Fatele mangiare le erbe nella ciotola, le aiuteranno a tornare in forze... e mi raccomando raccontategli cosa è successo negli ultimi mesi" Se ne va in fretta come era entrato, continuo a guardare la roba all'interno della ciotola sempre più disgustata e non dando peso alle parole del vecchio, cosa che al posto mio fa Lyra chiedendo "Mesi? Cosa voleva dire?" Alzo di scatto lo sguardo e guardo Mario e Stefano ricordandomi magicamente delle parole uscite poco fa dalla bocca dell'uomo barbuto, li osservo mentre si scambiano una specie di sguardo d'intesa e sedersi sulle sedie vicino ai lettini "Noi vi raccontiamo cos'è successo se voi mangiate tutto il contenuto della ciotola" Lyra guarda stupita Stefano che sorride vittorioso "Da quando tu sei così? Che diamine di fine ha fatto lo Stefano che aveva paura di tutto e senza alcuna idea nel cervello?" Lyra continua a fissarlo e lui, se possibile, sorride ancora di più "Spero che voi stiate scherzando! Io questa roba non la mangio, sembra erba masticata!" Esclamo e loro si alzano dirigendosi piano verso la tenda da cui almeno mezz'ora prima sono entrati "Bene allora noi ce ne andiamo e vi lasciamo qua con i vostri dubbi" Mario si gira dandomi le spalle e in quel momento sbuffo "Va bene vi ascoltiamo" Guardo Lyra e insieme prendiamo una grande cucchiaiata di quella roba portandocela alla bocca, vedio Mario sorridere di sottecchi e piano sentiamo le loro voci iniziare a raccontare.

La figlia di Herobrine (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora