Capitolo 38 - Occhi bianchi e rossi

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Mi alzo di scatto dal letto, il fiato corto e la pelle bagnata dal sudore. Sembrava andare tutto bene fino a quando non ho fatto quell'incubo. Mi alzo e guardo fuori dalla tenda, è ancora buio ma non dovrebbe mancare molto all'alba, non c'è nessuno in giro e le braci del fuoco spento giacciono nello stesso posto in cui erano la sera prima. Mi siedo sopra il tronco davanti alle braci e mi strofino gli occhi, quel sogno era così reale.

L'avevamo fatto, eravamo entrati nel portale del Nether e avevamo superato il mare di lava per riuscire ad arrivare al castello. Ci fermammo e Lyra ed io controllammo le aure, Hero non sembrava essere lì, poco alla volta ricordai la strada per andare nell'ala a me riservata da piccola e, dopo mezz'ora di ricerca, finalmente la trovammo. Stavamo per entrare quando il drago apparve davanti a noi in una nube di fumo nero, essa ci colpì e per un momento non vidi altro che nero. Non so quanto rimasi in quello stato, so solo che vidi degli occhi bianchi guardare da lontano la mia figura distesa a terra e poi sparire. Chiusi gli occhi cercando di muovere qualche parte del corpo, sembravo paralizzata, poi un urlo. Qualcosa mi prese trascinandomi non so dove, gli occhi bianchi sembravano gli artefici di tutto quello, poi vidi in penombra i miei amici affiancati da degli occhi rossi. Le due paia di occhi mi guardarono e, un secondo dopo, qualcosa mi aveva trapassato il petto ed il sangue colava caldo su tutto il mio corpo.

Mi massaggio le tempie cercando di ricordare qualche dettaglio importante, non sono sicura di chi fossero le due paia di occhi, penso solo sia meglio non scoprire niente su questi strani sogni e non fare preoccupare gli altri. Penso al viaggio compiuto fino ad ora, da quando siamo partiti Entity non si è fatto vivo e non riesco a capire il perché. Probabilmente non ha capito cosa stiamo facendo, o forse l'ha scoperto e sta solamente preparando un piano ed aspettando il momento giusto per attaccare. "Guarda chi si incontra da queste parti, non credevo te e i tuoi amichetti capaci di arrivare fino a questo punto." Mi giro di scatto con una palla di fuoco in mano, Entity è di fianco a me e guarda il fuoco con un ghigno divertito. "Vedo che ti diverti ad avere la mia compagnia nel mondo dei sogni, non mi sono fatto vedere per così tanto. Per caso ti mancavo?" Non aspetta molto tempo prima di parlare di nuovo e finire il suo discorso, il suo sorrisetto mi da sui nervi. "Non ci contare, per me puoi anche sparire da questo pianeta" Il mio tono è duro e vuole fare intendere il mio non avere più paura di lui. "Calma i bollenti spiriti ragazzina, non ti conviene scontrati contro di me. Sai dopo tanto tempo ho acquisito molte energie e sono più potente anche dal nostro ultimo incontro." Mi avvicino a lui con espressione minacciosa, dopo quell'incubo il coraggio sembra avere preso il sopravvento "Sai quando mi hai incontrato avrei avuto paura di queste parole, ma ora sono cresciuta e so controllare i miei poteri al meglio. Non sono più la ragazzina che scappava ad ogni minimo segno di pericolo, forse dovrei farti conoscere la ragazza davanti a te. Ti credi tanto forte, ma in verità io sento l'aura della tua energia, dei tuoi poteri, e so quando menti; come in questo momento." Lui mi guarda con faccia di sfida e si alza, rendendo così lo spazio tra di noi minore di prima "Vorrei tanto di conoscere la nuova te, non vedo l'ora di sapere com'è fatta la 'ragazza' cresciuta e che non prova più paura. Fortunatamente per quello avremo tempo, ma al momento non sono qui per combattere; solo per parlare" mi mordo la lingua e cerco di non reagire al suo sorrisetto impertinente. "Noi non abbiamo niente di cui parlare" la frase sibilata a denti stretti esce dalla mie labbra fievolmente, il suo ghigno si ingrandisce. "Ti sbagli, noi abbiamo molto di cui parlare. Vi ho osservato, viaggiare così tanto per trovare delle mappe e degli stupidi gioielli, forse non capisco ancora ma volevo dirti che qualunque cosa voi stiate facendo, io riuscirò a scoprire il vostro piano. Per il momento sono pronto a tutto, voi non riuscirete a sconfiggere la mia potenza." Vedo il suo viso arrivare sempre più vicino al mio sibilando qualcosa di incomprensibile sottovoce, sto per colpire la sua stupida faccia con un pugno e, come suo solito, scompare nel nulla.

In quel momento realizzo. Lui non sa nulla su cosa stiamo facendo, non ha mai saputo dei draghi e non sa quale sia il nostro piano. La luce dell'alba mi colpisce il viso, non ci faccio caso e continuo a guardare il punto davanti a me, come mai si stava avvicinando? Probabilmente per un suo piano, non mi ha sfiorata quindi non può avere fatto niente... o sbaglio? Scuoto la testa piano e cerco di convincere me stessa, non può essere successo nulla. Nonostante tutto continuo a pensare, l'incubo torna ad essere al centro della mia attenzione, solo il sussurrare fra di loro dei miei compagni mi risveglia. Sbatto più volte le palpebre girando la testa verso di loro, hanno uno sguardo stranito, forse preoccupato. "Come mai mi guardate così? Mi preparo in poco per ripartire." Sorrido, non voglio fare preoccupare nessuno, gli sguardi di tutti sembrano calmarsi radicalmente. Eppure uno sguardo continua a scrutare la mia espressione, Lyra è la mia migliore amica da quando siamo piccole e non sembra convinta della mia risposta "Heart, ti conosco so che è successo qualcosa. Come mai sei già sveglia? Quando fissi il vuoto è perché stai pensando a qualcosa, e se hai così tanti pensieri per la testa è successo qualcosa... quindi, cosa è successo?" Si avvicina e mi prende per le spalle, il suo sguardo è serio e mi intima a rispondere. "Non è successo niente, ho solo fatto un incubo e non sono più riuscita ad addormentarmi. Stavo solo cercando di ricordare dei dettagli in più per trovare il drago, e forse ho ricordato qualche altro dettaglio importante." Mi giro e decido di mettere la mia roba in fretta, così potremmo partire il prima possibile. Non appena siamo tutti pronti andiamo davanti al portale del nether e Lyon un discorso per poi fare la fatidica domanda "Ragazzi, io non so come sia dentro quel portale. Troppo tempo è passato dall'ultima volta in cui ci siamo entrati insieme, quindi in questa parte del viaggio sarà Heart a guidarci, non sarà cresciuta nel nether ma di sicuro lo conosce meglio di noi..." guarda i suoi amici sorride e fare un cenno d'assenso "Heart, cosa hai ricordato poco fa?" Faccio un respiro profondo e chiudo gli occhi lasciandomi andare ai ricordi. "Prima di tutto dovremmo andare alla fortezza. Ricordo di essere entrata nello studio di mio padre una volta da piccola senza il suo permesso, lui non era in casa ed i pigman mi avevamo lasciato da sola, l'ufficio era sempre lo stesso ma quella volta mi arrivò all'occhio qualcosa di differente. In fondo alla stanza c'era una cesta, mio padre non mi aveva mai permesso di toccare le sue cose e, presa dalla curiosità e dal fatto che lui non ci fosse, mi sono avvicinata e l'ho aperta. Dentro c'era solo una cosa, un foglio ingiallito completamente vuoto" Apro gli occhi e guardo ad uno ad uno i miei amici, sorrido e continuo a raccontare. "Quando mio padre mi trovò lì a giocare con quel foglio si arrabbiò molto, una reazione esagerata per un foglio vuoto. Adesso finalmente ho capito, se mio padre è il protettore del drago sarà anche il protettore della mappa. Io da piccola non potevo vedere la mappa, e, adesso che ci penso, la rabbia di mio padre era incontrollabile; quindi non c'è dubbio... quella deve essere la mappa. La fortezza del nether sarà la nostra prima tappa, seguitemi." Dopo aver finito di parlare mi giro verso il portale e lo oltrepasso, la sensazione familiare del calore mi accoglie e siamo pronti all'avventura nel regno di lava.


Revisionato in data: 08/10/2021

La figlia di Herobrine (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora