Capitolo 20 - Ritorno a casa

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HEART

Appena iniziamo a volare con i draghi il vento gelido ci colpisce in pieno. Il freddo non dovrebbe essere un problema visti i nostri felponi. Ci siamo messe felpe, jeans e scarpe da ginnastica per tornare dagli altri con sotto delle canotte leggere, per quando arriveremo alla fine del bioma. Più dettagliatamente io indosso una felpa gialla con delle scritte nere davanti e sulla schiena ed una scritta rossa sul braccio sinistro e dei jeans blu scuro. Lyra una felpa nera con disegnato in bianco sopra il ciclo lunare e sotto un gatto con intorno degli intrecci e un paio di jeans blu chiari. Anna, invece, porta una felpa con la manica sinistra gialla con una scritta nera, la manica destra verdeacqua, il davanti della maglia metà rosa e metà viola chiaro e dietro tutto viola chiaro e indossa dei jeans di un azzurro così chiaro da farli quasi sembrare bianchi. Tutte e tre abbiamo delle Nike nere e bianche. Siamo partite da qualche ora, non ci sono state molte difficoltà. Diversamente da quando siamo arrivate un anno fa la tempesta di neve non era così forte e siamo riuscite ad attraversare velocemente senza troppi problemi. Dopo aver oltrepassato il bioma invernale in direzione Sud un caldo bestiale inizia a farsi sentire. Ci fermiamo pochi minuti più tardi vicino ad un piccolo ruscello, riempiamo le borracce d'acqua e facciamo abbeverare i draghi, nel mentre ci togliamo le felpe e li riponiamo negli zaini. Dopo essere ripartite facciamo una fermata o due di qualche minuto per mangiare qualcosa o fare riposare i draghi.

Sto controllando la mappa e la bussola per la centesima volta dall'inizio del viaggio. Dire di essere ansiosa sarebbe poco, chiunque noterebbe da chilometri di distanza quanto voglio rivedere Mario. È passato qualche giorno da quando siamo partite e non stiamo più nella pelle. "Quanto manca?" Anna mi guarda curiosa ma è Lyra a rispondere "Poco piccolina. Tranquilla gli siamo mancate di sicuro." Ci mettiamo a ridere, quest'anno senza i ragazzi è servito molto per la nostra amicizia e sono sicura che non sarebbe stato lo stesso se Anna non fosse entrata nella mia camera la notte della partenza. "Vorrei vedere se non gli siamo mancate. Io li immagino già seduti sul divano che ci saltano addosso non appena varchiamo la soglia del salotto, speriamo che non abbiano dato fuoco a casa provando a preparare da mangiare!" Esclamo e ci mettiamo nuovamente a ridere "Non ci giurerei Lyon è un bravo cuoco e non penso che sia così fuori di testa da mettere Stefano ai fornelli, ricordo ancora quella volta in cui l'ha lasciato da solo per andare in bagno dandogli istruzioni precise, inutile dire che se Mario non fosse andato a controllare la cena sarebbe stata carbonizzata." La guardiamo e ricominciamo a ridere "Quindi lui ama i biscotti, lasciando perdere che mangerebbe tutto quello che trova di commestibile, ma non sa neanche cucinarli da solo?" Anna guarda Lyra e annuisce. "Beh sì... in effetti se i biscotti finiscono mi prega di riempire la ciotola" Il viaggio continua così, le nostre risate e storie vecchie di quando Lyra ed io non conoscevamo ancora i WGF.

Controllo la bussola, Anna beve qualche sorso d'acqua e Lyra fa qualche palla di energia con i poteri per divertimento. Abbiamo smesso di parlare qualche minuto fa non avendo niente da raccontare e per il momento ognuna è tra i propri pensieri quando ad un tratto sentiamo un forte boato proveniente da dietro di noi. Ci giriamo pronte a combattere con chiunque ci fosse ma una luce viola ci acceca e fa scomparire i draghi sotto di noi. Appena apro gli occhi i nostri corpi stanno per colpire il terreno. Fortunatamente io e Lyra usiamo i poteri e fermiamo la caduta prime di incassare il colpo, appena tocchiamo il terreno è duro e freddo cosa strana visto che il sole splende più caldo che mai. Ci guardiamo stranite e ci alziamo da terra studiando con attenzione il paesaggio intorno a noi. "Che cos'è stato?" Chiede Lyra mentre sfodera la spada pronta a combattere, Anna velocemente prende l'arco e carica una freccia pronta a sparare ed io afferro i kindjal mettendomi in posizione. Siamo schiena contro schiena. "Qualunque cosa sia stata, ora è andata via. Non doveva essere niente di simpatico e se doveva impedirci di tornare a casa dai ragazzi, non ci è riuscito." Rinfodero i kindjal, Lyra la spada ed Anna mette via l'arco. "Ho visitato ogni parte della pianura vicino a casa nostra. Non dovremmo essere molto lontane da casa, dista qualche chilometro da qui." Guardo Anna con uno sguardo disperato "Stai scherzando? Camminare?" Lyra ride e mi da una pacca sulla spalla "Dai Heart non è una tragedia se cammini per qualche chilometro" La guardo male ma poi non resisto e mi metto a ridere con lei. Ci fermiamo qualche altro minuto per mangiare qualcosa e parlare più attentamente dell'accaduto per poi andare verso casa. Camminiamo fino al lago davanti alla collina di casa nostra, ammiriamo il paesaggio che non vediamo da tanto. In un anno non è cambiato molto, l'erba è sempre rigogliosa e con molti fiori, gli animali continuano ad abitare nella pianura ai piedi della collina. Le scale che partono dall'inizio della pendenza della collina ed arrivano fino a casa sono ricoperte di polvere e foglie. "Siamo pronte?" Chiede Anna facendoci un sorriso, Lyra ed io in risposta le sorridiamo ed insieme ci dirigiamo verso i ragazzi che abbiamo lasciato.

La figlia di Herobrine (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora