8. BECCA HA 12 ANNI

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Bollino rosso.

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Becca era innamorata.

Non aveva pensato che potesse accadere, non a lei, non così presto. Aveva sempre disprezzato le favole Disney a lieto fine, dove tutte quelle belle principesse sposavano il loro bel principe e vivevano insieme felici e contenti. Lei si ritrovava molto nel personaggio di Merida, la principessa scozzese dai lunghi ricci rossi; quella storia le piaceva molto, anche perché non era la solita svenevole romanticheria. Persino Mulan le era scaduta quando alla fine anche lei iniziava ad uscire col generale Shang.

Becca non credeva nell'amore a prima vista, e infatti per lei non era stato così. Era stato più un sentimento maturato nel tempo. Tutto era iniziato quando Drew, tre anni prima, aveva aggredito Morgan nel cortile delle elementari per salvarla. Le era sembrato incredibilmente coraggioso da parte sua e aveva provato un'ondata di affetto e di orgoglio sapendo che Drew era suo amico, e così leale per giunta. Voleva bene anche a Jamison, ma lui era nato codardo e lo sarebbe stato sempre. Andava bene lo stesso, ma non sarebbe mai stato il ragazzo giusto per lei. Becca sapeva che se un giorno si fosse sposata, sarebbe stato con un uomo forte e deciso, autoritario e coraggioso, ma che non le mettesse i piedi in testa e non pretendesse di comandarla, come il suo patrigno Ethan aveva tentato di fare.

Lui e la mamma erano stati insieme due anni dopo il periodo "Evan Pugnolesto". Ethan non era violento come Evan quando beveva, ma aveva lo stesso tono autoritario e odioso. Le dava ordini inutili, la costringeva a mangiare quello che decideva lui – perlopiù porridge e broccoli schifosi – e una volta le aveva dato uno schiaffo solo perché aveva rovesciato la sua schiuma da barba sul tappeto. L'aveva costretta a pulire tutto, mentre lei tirava su col naso. Aveva solo cinque anni, perdio!

Era stato un sollievo quando Evan e la mamma avevano divorziato. Ancora non sapeva bene come fosse successo, la mamma le risparmiava i dettagli. Probabilmente si era stancata di lui come si era stancata di Ethan e di Rudy, il padre di Becca. Era un fotoreporter e viaggiava per il mondo, una passione che aveva condiviso con Heather e che aveva tenuto in piedi il loro matrimonio per poco più di quattro anni. Quello con Evan era durato appena nove mesi, il tempo che Heather ci aveva messo a scoprire tutte le amanti del marito.

Era stato anche per la sua tragica storia familiare che Becca non aveva mai creduto nell'amore. Eppure non sapeva spiegare altrimenti quel calore che le arrossava le guance ogni volta che Drew le sorrideva, il gorgoglio nello stomaco e il senso di nausea quando la toccava accidentalmente, le vertigini e la bocca secca quando al telefono le chiedeva di passare la serata insieme.

Tutto questo non era da lei. Becca era come sua madre, dura e inflessibile. Non faceva la scema coi ragazzi e di certo non perdeva la testa. E poi sapeva che Drew non la ricambiava. Non pensava affatto a lei. La vedeva come un'amica che conosceva da sempre, con cui scambiare confidenze, giocare a pallone e fumare sigarette di nascosto. Di sicuro non la guardava nel modo in cui lei avrebbe voluto essere guardata. Non la guardava come guardava Caroline Holmes di terza F o Lucinda Cyrus di terza D. Non le sbirciava il seno o il sedere, ma Becca non poteva biasimarlo, perché vestiva come un maschio; maglie larghe e pantaloni sformati, scarpe da ginnastica comode ma orribili, e girava con uno zaino nero su cui aveva dipinto con lo spray un teschio viola, mentre Caroline e Lucinda avevano cartelle colorate con i fiori, molto femminili - e molto infantili.

Tuttavia Drew non faceva molto più che guardare. Lucinda e Caroline erano i suoi sogni proibiti ma non aveva mai rivolto loro la parola. Era piuttosto timido con le ragazze, tranne che con Becca, ovviamente, ma lei era un caso a parte. Forse pensava di non essere bello, ma Becca trovava affascinanti i suoi occhi verde chiaro e i suoi riccioli ribelli. Forse aveva ancora un po' il viso arrotondato dall'infanzia e qualche brufolo, ma sarebbe diventato splendido.

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