Bollino rosso.
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Le avevano dato dieci minuti, ma lei credeva fosse una mera formalità: dieci minuti non avrebbero fatto né del bene né del male ad Heather, come neanche mezz'ora o qualche secondo.
Entrò nella stanza illuminata da una luce fioca. L'unico rumore che si sentiva era il bip dell'elettrocardiogramma. Alice osservò la figura distesa e intubata. Sembrava in pace, finalmente tranquilla. Ma lei sapeva quali pene aveva passato. Quali pene lei le aveva fatto passare.
Se fosse stato un film, si sarebbe messa a parlarle della sua idea, si sarebbe vantata di avere raggiunto l'obiettivo. Ma non era un film, era la realtà e chiunque avrebbe potuto udirla. Così si limitò ad osservarla con faccia impassibile, mentre dentro di sé sorrideva.
C'era voluto del tempo, e forse le cose non erano andate come si aspettava, ma alla fine aveva ottenuto quello che voleva: la vendetta contro le assassine di suo padre.
Era cominciato tutto quando Delaney, quella che all'epoca era la compagna di Zach, era venuta da lei sconvolta, raccontandole una storia incredibile.
Quando Zach aveva avuto l'incidente non era solo. C'era anche lei al suo fianco, ma l'impatto l'aveva sbalzata via dall'auto e fatta cadere in un profondo fossato dov'era rimasta per ore, fino a quando non si era riavuta e aveva chiamato un'ambulanza. Non si era ferita gravemente, ma aveva perso completamente la memoria: non ricordava il proprio nome, non riconosceva Zach, non sapeva neanche che cos'era accaduto. Alice si era sorpresa di trovarla tanto distaccata all'epoca, in ospedale, ma aveva attribuito quella reazione allo shock. Poi Delaney era sparita, si era rifatta una vita, si era costruita un'altra memoria con un altro uomo, un'altra famiglia.
Fino a qualche mese prima.
In seguito ad una brutta esperienza - una violenza subita in un vicolo da uno stronzo che l'aveva quasi ammazzata - si era ritrovata con una nuova amnesia, questa volta relativa a quell'unica ora di violenza. Incoraggiata a sottoporsi all'ipnosi per fornire alla polizia informazioni sul suo aggressore, erano emerse verità scioccanti: all'improvviso, Delaney aveva ricordato tutto, aveva ricordato la donna che era stata, Zach, l'incidente. Aveva ricordato le quattro ragazze dentro l'altra auto, aveva ricordato Heather. Lei era un'ospite fissa in casa Lupini, dato che suo fratello era stato sposato con Alice, e Delaney l'aveva riconosciuta immediatamente. Poi era svenuta e da allora c'era stato solo il vuoto.
Si era precipitata da Alice. Lei era stata a sentirla orripilata e sconvolta. Quindi l'aveva ringraziata e le aveva assicurato che sarebbe andata a fondo di quella faccenda. Aveva assunto un investigatore privato che aveva scoperto l'identità delle altre tre ragazze. Quindi Alice si era iscritta al sito web "Sette sosia nel mondo", postando la foto di suo padre e chiedendo se qualcuno gli somigliasse almeno vagamente. La risposta era giunta dopo un mese ed era stata sbalorditiva: esisteva un texano della stessa età di suo padre, col suo stesso aspetto. Per una somma esorbitante aveva accettato di prestarsi a quel gioco. Quando Alice lo aveva incontrato, le era parso di trovarsi davanti un fantasma; quasi si era commossa, prima di scoprire il suo carattere. Timothy Perkins era un uomo spregevole, avido e disposto a tutto per fare soldi. Per questo, quando Alice gli aveva chiesto di stare alle costole delle quattro donne che avevano stroncato la vita di suo padre, Perkins aveva accettato immediatamente.
La prima volta era stato un incidente; Alice non avrebbe mai voluto che una delle gemelle - non ricordava mai il nome, erano identiche per lei - si togliesse la vita con un'overdose. Ma Perkins le aveva assicurato che non l'aveva istigata lui a farlo, era già fatta e mentalmente squilibrata, probabilmente aveva altri problemi oltre al rimorso per quella notte.
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Generations
ChickLitA FEBBRAIO 2019 IN CARTACEO ED E-BOOK in collaborazione con BRÈ EDIZIONI! Primo romanzo della serie "Generations". Alease ha solo sedici anni quando la sua vita viene sconvolta da una gravidanza indesiderata. Scappata da genitori troppo bigotti per...