Drew non l'avrebbe mai ammesso neanche con sé stesso, ma la nuova casa non era così male. Era molto più spaziosa del buco in cui aveva vissuto da quando era nato. Harris gli aveva messo a disposizione la camera degli ospiti, così non doveva dormire insieme a Marvin. Non era grandissima, giusto lo spazio per un letto a una piazza, una scrivania sempre affollata di dvd e cd, e un armadio più grande del necessario – non era un gran modaiolo, andava ancora in giro con lo stesso giaccone di tre anni prima. Era aumentato di due numeri di piede nel giro di un anno. Ormai era più alto di sua madre di tutta la testa, ma restava ancora più basso di Harris, e la cosa lo innervosiva. Avrebbe tanto voluto guardarlo dall'alto in basso e farlo sentire infimo come riusciva a farlo sentire lui. A volte lo beccava a guardarlo con quegli occhi glaciali e le labbra strette. Allora Drew lo sfidava sostenendo lo sguardo, ma durava sempre pochi secondi; poi faceva una smorfia e se ne andava rapido, sentendo la pelle accapponarsi.
Quella brutta sensazione su Harris non era svanita con la convivenza. Lui era sempre impeccabile, cucinava anche davvero bene e a volte gli dava una mano coi compiti, ma Drew percepiva qualcosa di viscido e fasullo che gli impediva di rilassarsi in sua presenza. Non si fidava, e avrebbe tanto voluto che sua madre rompesse con lui. Ma intanto si godeva la nuova sensazione di una camera tutta per sé. Era un privilegio meraviglioso: finalmente avrebbe potuto guardare tutti i porno che voleva senza stare attento a non muovere le coperte e a non emettere un gemito.
E avrebbe potuto masturbarsi ogni ora pensando a Destinee Allen.
Era da quando l'aveva vista la prima volta che non se la toglieva dalla testa, nonostante la discussione con Becca e la promessa che era stato costretto a farle. Continuava a immaginare mille scenari diversi di come avrebbe potuto approcciarla e chiederle di uscire insieme. Ma temeva la sua risposta, se lo avesse fatto davvero. Non gli mancava il coraggio, ma come avrebbe potuto avere una chance con quel sogno di ragazza? Lei si circondava solo di fighi palestrati e pseudo-modelle dalla risata stridula. Come avrebbe potuto entrare lui, Drew Goodwin, dentro una cerchia così prestigiosa?
Alla fermata dell'autobus venne raggiunto da Becca, in ritardo come al suo solito. Correva sbuffando e trascinando lo zaino a tracolla. Arrivò sudata e rossa in viso. Drew non era più tornato sull'argomento "cotta", dopo quella notte folle a casa dell'amica. Preferiva credere che non fosse mai accaduto, anche se allora era stato paralizzante. Becca si era invaghita di lui? Mio Dio! Okay, non avrebbe avuto una Destinee, ma pensava di poter avere meglio di una Rebecca Blake! E poi, se anche fosse stata più carina, la considerava una sorella. Non avrebbe mai potuto funzionare.
«Per un pelo» le disse, fermando l'autobus. Salirono e si sedettero vicini. Becca puzzava di sudore, ma Drew c'era abituato ormai.
«Hai studiato per il compito?» gli chiese lei, allargando le gambe per stare più rilassata sugli scomodi sedili.
«Quale compito?»
«Di scienze!»
«Merda, era oggi?!»
Lei lo guardò torva. «Non passerai l'anno se continui così.»
«Non dovevo neanche cominciarlo. Bigiamo?»
«Di nuovo? Non so più cosa inventarmi con mia madre. E poi ho studiato.»
«Fammi copiare.»
Becca alzò gli occhi al cielo. Drew sapeva che avrebbe fatto un po' di scena prima di dirgli di sì. Becca non era una cima, ma di certo andava meglio di lui a scuola. E poi in inglese era fenomenale. Prendeva sempre il massimo dei voti nei temi.
«Mi devi un favore, però» sbuffò la ragazza.
«Grande!» Drew le batté una pacca sulla coscia robusta, ridendo. Se la sarebbe cavata un'altra volta, grazie a Becca. Ricordava di avere pensato un istante a come sarebbe stato non averla tra i piedi, per correre liberamente dietro a Destinee. Ma era stato un pensiero ingiusto e crudele. Becca era la sua metà perfetta. Non sarebbero mai stati fidanzati, ma la loro amicizia doveva durare per sempre.
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Generations
ChickLitA FEBBRAIO 2019 IN CARTACEO ED E-BOOK in collaborazione con BRÈ EDIZIONI! Primo romanzo della serie "Generations". Alease ha solo sedici anni quando la sua vita viene sconvolta da una gravidanza indesiderata. Scappata da genitori troppo bigotti per...