«Io non torno a scuola.»
Drew si rimproverò mentalmente di aver fatto vacillare la voce.
Si schiarì la gola e riprovò. «Mamma, ho deciso di non tornare a scuola.»
Meglio, ma non aveva abbastanza sicurezza nello sguardo. Era come se si aspettasse di venire zittito o preso in giro per la sua folle idea.
Strinse i pugni. «Sono abbastanza grande per cominciare a lavorare. Non mi serve un pezzo di carta che dica che ho frequentato l'high school. Tanto, mica voglio diventare un intellettuale, io, e...»
Si incastrò di nuovo e si morse con forza il labbro. L'immagine riflessa allo specchio gli mostrò tutta la sua titubanza. Avrebbe voluto apparire sicuro di sé, ma in realtà era solo molto dubbioso. Non voleva tornare a scuola per non vedere Destinee, in primo luogo. Ma se lo avesse detto a sua madre lei avrebbe voluto sapere ogni dettaglio della loro storia e poi, nel remoto caso lui fosse stato abbastanza determinato, l'avrebbe iscritto in un'altra scuola. Ma lui a scuola non ci voleva più mettere piede. Era stufo di studiare robe che non lo interessavano. Era stufo di tutto, voleva solo trascorrere le giornate a letto o suonando la chitarra con Pete. Sapeva di non essere granché bravo e se ne dispiaceva; pizzicare quelle corde era l'unica cosa che gli procurava un po' di gioia durante quei caldi mesi estivi.
Era già arrivato agosto, tra poche settimane la scuola sarebbe ricominciata e lui non aveva le palle di parlare chiaro e tondo a sua madre. Se almeno avesse avuto Becca accanto... lei avrebbe saputo dirgli cosa fare. Ma Becca era partita con Mr T per un tour di presentazione del suo libro nel North Carolina. Quasi ogni sera postava sul suo profilo Facebook - che si era creata solo per accompagnare la sua crescente fama - foto da un diverso hotel dove soggiornava, mangiava cibo gustoso, si rilassava nelle vasche idromassaggio e a tempo perso ripeteva gli stessi discorsi a un pubblico sempre diverso di giovani, adulti e anziani che avevano letto "Fuck you Queen B!" e desideravano esprimerle la loro approvazione.
Becca aveva sempre odiato i selfie, ma i giornalisti pubblicavano articoli su di lei e nelle foto più recenti Drew aveva colto un cambiamento; sembrava dimagrita, forse a causa dello stress. Non aveva più il volto paffuto, e gli abiti aderenti non creavano più l'effetto di salsicciotti strizzati sulle sue maniglie dell'amore. Aveva iniziato persino a truccarsi!, ma forse questo era merito delle make-up artist, a tutto beneficio della stampa. Becca pareva invecchiata, con quelle capigliature elaborate e gli occhi appesantiti dal mascara. Drew non poteva fare a meno di rimpiangere la vecchia Becks che mangiava schifezze con lui sul divano guardando film horror che non la spaventavano neanche un po'.
«Drew, è prontooo!» sentì sua madre gridare dal piano di sotto.
Drew si concentrò ancora una volta sul suo riflesso. «Okay» espirò, contraendo le dita.
Scese le scale col suo solito passo da elefante e andò a sedersi a tavola. Curt arrivò con Marvin poco dopo.
«Guarda, ho quasi finito l'album dei Pokemon!» dichiarò il bambino entusiasta, mostrandogli il fascicolo in questione.
«Bravo» replicò Drew, concentrato solo sul discorso che si andava ripetendo in testa da quella mattina.
Alease arrivò con un calderone di maccheroni al formaggio, iniziando a riempire i piatti. Drew non poté fare a meno di notare che Curt sembrava dare per scontata quella pratica. Quando vivevano insieme, solo lui e sua madre, Alease lo chiamava sempre in cucina per riempire i piatti, non veniva mai a servirlo in tavola come se fosse il re e lei la sua sguattera. Ma ovviamente a lei andava bene così. Era rimasto spiazzato quando l'aveva vista inveire contro Pete, due mesi prima. Nonostante gli occhi lucidi, aveva visto bene quanto era arrabbiata. E solo perché loro avevano cercato di mostrarle la verità! Non esisteva donna più ingenua di lei.
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Generations
ChickLitA FEBBRAIO 2019 IN CARTACEO ED E-BOOK in collaborazione con BRÈ EDIZIONI! Primo romanzo della serie "Generations". Alease ha solo sedici anni quando la sua vita viene sconvolta da una gravidanza indesiderata. Scappata da genitori troppo bigotti per...