Quando Alice le telefonò alle dieci del giorno dopo comunicandole la notizia, Alease rimase spiazzata. Le pareva impossibile che fosse accaduto a Heather, la donna più tosta che lei conoscesse. Non erano mai diventate amiche, ma grazie al fatto che i loro figli erano inseparabili erano state costrette a passare molto tempo insieme. Alease la considerava troppo fredda e inflessibile per poterci andare d'accordo, ma sapere che era entrata in coma e forse non ne sarebbe mai uscita non la lasciò indifferente.
Non la vedeva dal giorno della riunione alla Gray's Creek, quando stava discutendo con l'ex cognata di Curt. E poi Becca e Drew si erano allontanati – e lei ancora non aveva capito perché, né aveva mai cercato di indagare, sapendo quanto fosse riservato suo figlio su certe cose. Forse Pete avrebbe avuto più possibilità...
In quel momento i due erano in camera di Drew. Alease gli aveva concesso di prendere lezioni di chitarra e Pete era gentilmente venuto a casa loro per quella prima volta. Suonava magnificamente e mentre lo ascoltava Alease si sentiva trasportata indietro di quindici anni, anche se ora le note erano più vivaci e decise rispetto alle canzoni consentite in Chiesa. Gli accordi di Drew erano incerti e stentati ma Alease aveva deciso di assecondarlo, per una volta. A Natale gli avrebbe comprato un chitarra.
Dopo qualche minuto i due scesero, chiacchierando fittamente di note e spartiti. Pete le rivolse uno dei suoi irresistibili sorrisi appena la vide.
«Com'è andata?» si costrinse a chiedere Alease, immaginando quale effetto potesse avere quella terribile notizia su Drew.
«Il ragazzo è dotato» lo lodò Pete, ammiccando vistosamente. «Ma tutti sembrano dotati quando passano nelle mie mani.»
Drew rise – cavolo, da quanto non udiva la sua risata – e gli diede una spinta. Erano entrati in confidenza dopo solo un'ora e mezza. E Alease che lo aveva messo al mondo lo stava perdendo sempre di più.
«Posso usare un momento il bagno?» le chiese Pete, posando la chitarra al muro.
«Sì, certo. È di là.» Pete si allontanò e Alease gettò uno sguardo addolorato sul figlio, prendendo un bel respiro. «Drew...»
Lui si adombrò immediatamente. «Non mi dire che hai già cambiato idea e non mi vuoi più far prendere lezioni.»
«Non è questo. La mamma di Becca ha avuto un incidente. L'hanno investita.»
Lui restò ammutolito, guardandola come se cercasse di capire se diceva la verità. «È morta?» chiese alla fine.
«No, ma è in coma e forse non si sveglierà più.»
«Cavolo...» borbottò Drew, accartocciando l'angolo del tappeto col piede.
Alease vedeva che la notizia lo aveva colpito ma non eccessivamente sconvolto. «Tu la conoscevi bene?»
«Insomma. Però mi dispiace per Becca.»
«Forse dovresti andare da lei, farle compagnia...»
Lui emise uno strano verso dal naso. «Sono l'ultima persona che vorrebbe vedere, mamma, fidati.»
Forse è il momento di capirci di più, pensò Alease, chiedendo con discrezione, come se camminasse sulle uova: «Cos'è successo tra di voi? Non siete più amici?»
«No.»
Alease capì che si era fregata da sola, permettendogli di rispondere con un monosillabo e di cavarsela con poco, ignorando la domanda più importante.
Subito dopo Drew, vedendola aprire di nuovo la bocca e sospettando il principio di un interrogatorio, aggiunse: «Vado su a studiare.» E scappò letteralmente verso le scale, col suo passo da elefante sui gradini in legno.
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Generations
ChickLitA FEBBRAIO 2019 IN CARTACEO ED E-BOOK in collaborazione con BRÈ EDIZIONI! Primo romanzo della serie "Generations". Alease ha solo sedici anni quando la sua vita viene sconvolta da una gravidanza indesiderata. Scappata da genitori troppo bigotti per...