Passano settimane e finalmente arriva sabato. Lo attendo con tutta me stessa perché posso finalmente andare nel bosco con la mia amica. Oggi è il 31 di ottobre, ovvero Halloween. Vado al lavoro verso le 8:30 e faccio colazione con Sonia, Fidia e altre due signore. Fidia va in magazzino e poi torna con dei pacchi in mano. Li poggia sul un tavolo del locale e li apre. Prende un vestito nero corto, attillato e lo porge a Sonia. Poi afferra dall'altro scatolone un vestito viola strimizito e me lo dà. Consegna poi ad entrambe i rispettivi cappelli da strega.
"Ecco a voi ragazze."
"Fidia perché oggi dovremmo vestirci in questo modo?"
"Karen è Halloween e vorrei dare un tocco particolare al locale."
"Karen guarda!"
Sonia mi prende per mano per poi condurmi fuori dalla cucina. Il CAFFEY-TIME è cambiato! Sui vetri sono incollati facce di streghe, lupi mannari, vampiri e mostri di ogni genere. Al centro di ogni tavolo c'è una mano di zombie che sorregge la lampadina. Le tovaglie sono nere e rosse mentre il bancone è decorato con pupazzi rappresentanti creature mostruose che hanno dato vita a questa festa.
"Wow! Come avete fatto?" Domando con gli occhi aperti a cuoricino.
"In realtà io non ho fatto niente."
"Allora chi è stato, Sonia?"
"Fidia e le due signore. Loro sono le due nuove chef. C'è così tanto lavoro da fare che Fidia ha assunto altro personale."
"Fidia si occupava della cucina e ora cosa farà?"
"Starà alla cassa."
La mattinata passa tra risate e ordinazioni. Anche i clienti oggi sembrano di buon umore. Alle 14:00 stacco ed esco dal locale, raggiunta poi dalla mia amica e compagna di lavoro.
"Sonia cos'hai in mano?"
"Oggi faremo un pic-nic a base di Halloween. Offro io."
"Grazie. La prossima volta tocca a me portare il cibo per il pranzo all'aperto."
Sorride contenta, ma qualcuno interrompe la nostra lieta chiacchierata.
"Hey Karen."
"Hey Nick. Come va?"
"Potrebbe andare meglio. Dove stai andando?"
"Faccio due passi con la mia amica Sonia."
Sonia mi si avvicina velocemente e poggia un braccio intorno al mio collo.
"Nick piacere di conoscerti. Io sono Sonia." Si presenta la mia collega.
"Nicolas." Afferma Nick
"Nicolas?" ripete Sonia non capendo.
"Lo preferisco. Karen la conosco da tanto e sentirlo da un'altra ragazza suona strano." Ammette, arrosendo leggermente.
"Va bene, Nicolas." Sbuffa la mia amica.
Assisto divertita alla scena e non riesco a trattenermi dal non ridere. Sonia mi manda una gelida occhiata.
"Allora Nicolas vorresti venire con noi a fare un pic-nic nel bosco?" chiede Sonia.
"Non ho nulla da fare. Quindi verrò con voi due."
Ci incamminiamo nel fitto bosco e arriviamo finalmente alla radura vicino alla cascata.
"Qui può andare bene. Che ne dici Karen?"
"Si, si. Il posto è ottimo."
Disponiamo la piccola tovaglietta a quadri rossi sul prato, disponendo poi i vari piatti. Pranziamo insieme e noto che Nick si trova bene in compagnia della mia amica. Di solito è schivo con le persone che non conosce.
"Oggi al telegiornale regionale ho sentito una notizia che ha fatto cadere sotto shock l'intera Umbria." Sentenzia Nick.
"Non ne so nulla." Ammetto.
"Io sì. Karen non ascolti mai il telegiornale?" Ribatte Sonia.
"Non mi è mai piaciuto ascoltare le notizie. Però a dire la verità dall'inizio dell'anno scolastico accendo poco la tv. Raccontatemi tutto!" Sono molto curiosa.
Nick e Sonia si guardano per un istante.
"Nicolas parlane tu. A me viene la pelle d'oca al sol pensiero." Asserisce la mia amica.
Nick acconsente e si volta verso di me.
"La bestia ha colpito ancora."
"Ancora?!"
"Si e questa volta non ha ucciso solo animali."
"Vuoi dire che è avvenuto un vero e proprio omicidio?"
"Si. Sono stati trovati quattro ragazzi poco più ventenni morti nel bosco vicino al confine con il Lazio. I loro corpi erano privi di sangue ed il ventre di uno dei quattro squarciato. Stanno cercando il killer, ma la polizia è in difficoltà."
"La polizia in difficoltà? Sono sicura che acchiapperanno quel mascalzone!"
"Non è tutto." Interviene Sonia.
"Che vuoi dire Sonia? In tv non hanno detto altro." Sbotta Nick.
"Invece sì, Nicolas. Alla fine hanno fatto una precisazione. Una ragazza è stata anche violentata." Conclude Sonia.
"Quindi oltre ad essere un assassino é anche uno stupratore?!" Esclamo incredula.
"SI!"
Urlano all'unisono Nick e Sonia. Ci voltiamo tutti verso il grande albero perché abbiamo intravisto qualcosa muoversi in modo furtivo. Balziamo di scatto in piedi.
"Karen direi che è proprio ora di andare." Sentenzia Sonia con il cuore in gola.
"Di già?" Borbotto contrariata.
"Sonia ha ragione. Non si sa mai dopo quello che è successo."
"Nick ma la bestia si trova vicino al Lazio ora. È lontanissima da qui!" Continuo imperterrita.
"Karen dobbiamo andare. Sono le 18:00 e sta iniziando a fare buio." Dice Nick.
Mi volto verso Sonia che non è intervenuta.
"Sonia ho bisogno di fare quella cosa là."
"Ecco il fiore. Fai in fretta." Me lo porge.
"Aspettatemi qui. Arriverò in un batter baleno."
Mi allontano e Sonia blocca Nick che nel frattempo ha dato libero sfogo ai suoi pensieri ed ai suoi francesismi. Giro, metto sulla roccia il fiore e come al solito faccio una preghiera per papà. Non posso raccontargli molto perché sento che Nick mi sta bestemmiando. Guardo un'ultima volta la margherita poi mi volto per andare via. Sento un brivido freddo invadere il mio intero corpo cosí che mi giro di scatto. Il fiore è sparito! Mi avvicino velocemente ai miei due compagni con il cuore in gola e vado via. Non voglio che si preoccupino inutilmente per me. Sicuramente sarà stato il vento con il suo gelido soffio a spazzare via la margherita oppure lo spirito di mio padre lo ha colto. Spero sia lui e vorrei tanto potesse ascoltarmi e vedermi. Mi manca tanto.
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PATTO DI SANGUE
VampirePRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA (Siate clementi con la sottoscritta dato che è il primo libro che pubblico) Cosa succederebbe se le leggende che ti raccontano di notte fossero realtà? Cosa faresti se i tuoi incubi si realizzerebbero senza preavviso? Tut...