Il Morso

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Esco dal bagno a 00:20 e mando un messaggio a mamma, mentendo spudoratamente.

Mamma al ballo mi sono divertita tantissimo.

Sono stata in compagnia di Nick.

Era lui il mio accompagnatore.

Dai gli auguri di buon Natale a zia e ad Alessandro.

Sono troppo stanca e vorrei andare a dormire.

Dai un grande bacio anche ad Hanna.

Dí ad Alessandro che lo chiamerò domani.

BUON NATALE!

Imposto la sveglia per le 7:30 e mi addormento sul mio morbido letto ormai distrutta e stanca. Chissà Diana dov'è andata a finire! È 00:30 e non é ancora tornata. La stanchezza ha la meglio su di me così mi concedo a Morfeo. Apro leggermente gli occhi mentre sbadiglio come un leone, barcollando sino ad arrivare in bagno, rimanendo poi pietrificata. Mi ritrovo davanti Axel con indosso solo un asciugamano in vita a petto nudo. Mi volto, uscendo correndo con le gote arrossate ed il respiro mozzato. Solo adesso mi rendo conto che non è la mia stanza. Ho dormito nel letto matrimoniale a baldacchino di Axel! Lui esce tranquillamente dal bagno e ride di vero cuore.

"Cosa ci trovi di così tanto divertente?"

"La tua faccia. Non hai mai visto un ragazzo a dorso nudo?"

Chi non rimarrebbe a bocca aperta vedendo il suo fisico?! Sembra un dio greco! Ha gli addominali ed i pettorali scolpiti per non parlare della sua pelle liscia e morbida al tatto...aspetta! Che sto dicendo? Mi devo riprendere! Ho davanti a me il Killer-Stupratore.

"Perché mi trovo qui?" Domando brusca.

"Diana ha dormito dalle altre perché era ubriaca così per non lasciarti sola..."

"Da quando ti interessi della mia solitudine?"

"Da quando mio nonno ci è cascato in pieno e a dirla tutta anche tutti i vampiri. Quindi così mi sono sdebitato."

"Axel sei tu il killer di cui parlano i notiziari?"

"Secondo te? Certo che sì." Dice con ovvietà.

Rimango pietrificata. Speravo in un no ma so già da tempo la verità quindi quindi perché stupirsi?

"Hai una bella faccia tosta a dirlo con così tanta calma." Lo fulmino con lo sguardo.

"Problemi? Io mi devo pur sempre nutrire."

"Accompagnami immediatamente in camera!" Gli ordino furibonda.

"No, non ho la minima voglia di riportarti in dietro e comunque sono le 9:00 del mattino. Mi brucerei." Mi fa notare con ovvietà.

"Senti, io saró pure un'umana ma non una stupida. A scuola facevi educazione fisica con noi all'aperto quindi non soffri così tanto la luce solare."

"Da quanto mi osservi?"

Fa un sorrisetto malizioso, squadrandomi da capo a piedi. Deve abbassare la cresta qualche volta e credo sia arrivato il momento di riprenderlo.

"Non ti osservo però tutta la classe ha sempre fatto educazione fisica insieme e al COMPLETO." Scandisco meglio le ultime parole perché non voglio assolutamente essere fraintesa.

"Comunque la mia risposta è sempre no." Ribatte lui.

"Allora buona giornata."

Sbatto la porta e cammino per il castello in cerca della mia camera, sperando che qualcuno non mi noti. Ho indosso il pigiama con i gattini! Non credo sia un bello spettacolo, ma a quanto pare la sfortuna si è innamorata di me. Qualcuno mi tocca la spalla. Mi volto. È Nick! Mi fiondo al suo collo contenta.

PATTO DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora