Madre Natura

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Mi sveglio verso le 9:00, saltando giù dal letto per poi toccarmi dietro il collo. Sento una patina ruvida. Mi avvicino allo specchio e noto che qualcuno mi ha messo un cerotto dove il vampiro mi ha morsa la scorsa notte. Ero convinta che mi avrebbe ucciso! Ieri era irato con me come non mai perció ho temuto il peggio. Come pretende che io non debba parlare con Nick? Il geloso tra i due al massimo è lui, non io! Tutto perché...sinceramente non ho capito bene il motivo fatto sta che comunque mi sento a pezzi. Lui mi vede solo come una sacca di sangue ambulante ed io invece come al solito mi sono illusa. Una parte di me lo vuole odiare mentre l'altra lo vuole baciare. Non sto capendo più niente! Perché sono così confusa? Dovrei temerlo e detestarlo per tutte le cose che mi ha fatto, invece credo di amarlo. Mi lavo velocemente il volto stanco per poi legare i capelli in una coda alta. Faccio colazione e sia mamma che Hanna notano il cerotto.

"Karen che è successo?" Chiede allarmata Hanna.

"Niente. Mi sono solo graffiata con un ramo."

Adesso capisco che è stato Axel a mettermi il cerotto. Non so perché ma queste sue piccole attenzioni mi rendono felice anche se sono più le volte che mi tratta come uno zerbino. Adesso peró sono ancora più confusa! Passo sia la mattinata che il pomeriggio a studiare in modo da non pensare a lui. Ceno e dopo vado in bagno e faccio una doccia calda per distendere i nervi. Mi rendo conto che la natura mi ha fatto visita dopo un mese. Grandioso! Adesso cos'altro potrà andare storto?! Vado a dormire verso le 21:30 perché sono stanchissima. Il giorno dopo fingo di star male a causa del ciclo. Mamma non è a casa così la chiamo.

"Mamma oggi non mi sento molto bene. Ho fitte allo stomaco e ho vomitato."

"Karen se è una scusa..."

"Mamma non lo è. Non mi sento bene. Ora ti faccio mandare la foto del vomito da Hanna."

"No, no. Che schifo! Karen allora ti credo. Cercherò di tornare a casa per le 16:00. Hai la febbre?"

"Si, a 38.2."

"Allora rimani a casa. Avvisa la tua titolare che questo pomeriggio non potrai andare."

"Va bene. A dopo mamma. Un bacio."

"Un bacio tesoro mio. Rimani a letto e cerca di fare qualche compito nel frattempo."

Scendo in cucina e Hanna ha già lo zaino in spalla. Le faccio vedere il termometro che segna 38.2°. Fa la foto e va via. Dice che mamma non mi crederà quindi ha preferito 'immortalare il termometro'. Mi getto a capofitto a pancia in sú sul morbido letto. Tanto per la cronaca...non sono malata. Ho usato l'acqua calda per far alzare la temperatura del termometro. Perché? Non me la sento di vedere Axel almeno non oggi. Non voglio che il mio cuore batta e si fermi nuovamente. Ho paura di dire a mia sorella e a mia madre che probabilmente amo un ragazzo che non corrisponde i miei sentimenti, utilizzandomi solo quando gli fa comodo. Piango per tanto tempo e parlo da sola con l'intento di sfogarmi. Sono così confusa e nervosa! Non ce la faccio più! Mi scoppia sia la testa che il cuore.

Passo la mattinata tra il bagno e la cameretta. Verso le 13:00 mando un messaggio e dico a Sonia di avvisare Fidia che non sarei andata a lavoro perché mi sento poco bene. Verso le 14:00 mi chiama Alessandro.

"Ale da quanto tempo! Ti sei dimenticato di avere una cugina?"

"Certo che no! Mi fa piacere sentirti. È da tanto che non parlo con te."

"Ale è successo qualcosa?"

"Si. Qualcosa di bello."

"Che aspetti? Raccontami tutto per filo e per segno."

Mio cugino mi informa che ha avuto una promozione sul lavoro ed ora è diventato medico interno. Inoltre sta frequentando una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi da circa tre settimane. È innamorato perso di lei. Beato lui! Io gli racconto della scuola e del lavoro ma non tocco il punto Axel. Alle 16:00 torna mamma e mi misura la febbre. Ho 37.1.

"Sarà stato un colpo di freddo. Domani tornerai a scuola."

Acconsento chinando il capo.

"Hai pranzato?"

"No. Ho lo stomaco chiuso."

"Tu hai lo stomaco chiuso? La mia Karen Lamberti mangia tutto! Sei sicura di star bene?"

"Si, si. Sto meglio."

"Sai, è preoccupante sentirti dire che rifiuti il pranzo."

Per farla contenta mangio un panino e mi chiudo in camera. Sicuramente tra qualche giorno mi dirá che sono troppo grossa e devo mettermi a dieta...Verso le 19:00 mi chiama Nick.

"Karen come stai?"

"Sto bene."

"Come mai non sei venuta scuola?"

"Mi sentivo debole e ho preferito rimanere a casa."

"Valeria oggi è scoppiata in lacrime e Axel è finito dalla preside."

"Axel dalla preside? Che è successo?"

"Si stavano baciando e ad un certo punto lui ha allontanato da sé Valeria. Lei si è avvicinata pericolosamente ad Axel e poi si è chiusa la porta dello stanzino del bidello. Dopo circa cinque minuti è uscito solo lui mentre Valeria era ancora lì dentro. Sono entrate le sue amiche e l'hanno trovata con un braccio rotto. Ha detto che era stato Axel."

"Axel come sta?"

"Karen sicura di star bene? Quella che si è fatta male è Valeria, non Axel!"

"Lo so però quell'oca se l'è cercata. Anche se fratturarle il braccio non è stata la cosa migliore."

"Direi...Domani c'è la presentazione. Verrai? Valeria non tornerà a scuola fino a giovedì e Giada le farà compagnia. Quindi noi dobbiamo presentare tutto il lavoro."

Ci dividiamo equamente le varie parti, studiando poi in fretta e furia. Al momento mi affligge solo una domanda: cosa sarà realmente successo nello stanzino del bidello da far reagire Axel in quel modo? È vero che di solito si scalda facilmente senza un valido motivo, ma con le altre ragazze non si è mai comportato così. Mi addormento con questo dilemma verso le 22:00 ed il mondo dei sogni apre le sue porte.

PATTO DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora