Vacanze invernali in famiglia

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Il viaggio di ritorno lo trascorro in 'compagnia' della preside che non fa altro che parlare di John, lo zio di Axel. Arrivo finalmente in Umbria alle 16:43. Scendo dal veicolo e prendo il mio bagaglio poi corro incontro a mia madre e ad Alessandro. Li abbraccio con tutta me stessa. Quanto mi sono mancati! Torno a casa felice come una Pasqua e mando un messaggio a Nick:

Scusami se non ti ho salutato, ma dovevo tornare subito a casa.

Ti auguro di trascorre delle buone vacanze con la tua famiglia.

Karen

Mando un messaggio simile a Diana perché mi spiace tanto averla lasciata in aeroporto. Passo tutta la settimana con mia madre e mia sorella. Hanna mi fa l'interrogatorio di quarto grado ed io le racconto...beh, quasi tutto.

"Karen, Max è passato il 27 dicembre a casa. Voleva farti gli auguri."

"Poteva anche mandarmi un messaggio, no?"

"A quanto pare ora non gli basta mandarti un semplice SMS."

"Cambiamo discorso che è meglio. Come va con il tuo ragazzo?"

"Benissimo. Sai, ci siamo anche baciati."

"Hanna non è troppo presto per baciarti? Hai appena 14 anni!" Esclamo incredula.

"Karen non ricominciare. Non sono una bambina e mamma lo sa."

"Ho capito, tanto ormai è guerra persa. Hai fatto i compiti per le vacanze?"

"Manca solo una relazione di fisica. Mi aiuteresti?"

"Certo."

Trascorro buona parte del pomeriggio a fare fisica con mia sorella. Non è una di quelle materie che mi fanno impazzire però capisco qualcosa. Mio padre mi iscrisse al corso di fisica e dopo circa quattro anni qualcosa riesco a comprendere. Alle 20:00 terminiamo e ceniamo tutte insieme. Domani sarà sabato e finalmente andrò nel bosco. Devo mandare un SMS a Sonia.

Sonia scusami per l'ora.

Verresti domani nel bosco alle 15:00?

Dopo qualche minuto arriva la sua risposta: SI.

Mando un messaggio simile a Nick e fortunatamente anche lui accetta. Mi stendo sul letto e prima di addormentarmi penso ad Axel. È da tre giorni che non lo vedo...Siamo tornati da martedì pomeriggio e di lui ancora nessuna traccia. Meglio così! Finalmente poco dopo entro nel mondo dei sogni.

Mi sveglio alle 9:00, faccio colazione e poi mi metto a studiare. Anche se siamo andati in 'gita' i professori ci hanno comunque assegnato parecchi compiti. Alle 14:00 preparo la sacca per il pic-nic e mi dirigo in bici nel bosco. Arrivo al solito punto e noto che la pozza a fine cascata è completamente ghiacciata. All'improvviso sento qualcuno che mi abbraccia da dietro. Mi volto. È Sonia.

"Sonia che bello vederti!"

"Come si dice. Lontano dagli occhi...lontano dal cuore..."

"E tu sei lontano...lontano da me..."

Ci scambiamo uno sguardo complice per poi ridere come sceme. Priprio in questo istante arriva Nick che ci guarda divertito.

"Nick ti unisci al nostro coro?"

"Con vero piacere, Sonia."

Iniziamo a cantare canzoni di Natale e di genere vario poi prendo un po' di neve e la butto addosso a Nick.

"Sonia pensavo fossi più 'adulta' rispetto a Karen." La incolpa il ragazzo.

"Io non ti ho buttato la neve." Si difende la poverina.

"Sì, come no. Allora chi è stato?"

"KAREN!!!" Urlano insieme all'unisono, girandosi verso di me.

Ci rincorriamo e così  ha inizio la battaglia delle palle di neve. Alla fine io vado nel mio solito posto e Sonia intrattiene Nick. Poiché c'è la neve, non posso lasciare un fiore sulla roccia. Così piango solo per lui, per mio padre. Sento che qualcuno sta dietro di me. Probabilmente sarà la mia amica.

"Sonia vai da Nick. Lo sai che voglio stare sola."

Si avvicina e quando è ormai vicino, mi rendo conto che non è Sonia. È Axel!

"Axel che vuoi?" Indietreggio, asciugando le lacrime con il dorso della mano destra.

"Questo è il mio territorio."

È sporco di sangue. Non avrà...oh mio Dio!

"Hai ucciso qualcuno?" Chiedo con un po' di timore per la possibile risposta.

"Mi sono nutrito? Sì."

"Hai ucciso una persona?"

"Oggi solo animali."

"Perché allora non uccidi solo gli animali?"

"Perché mi sentirei insoddisfatto. Non mi disseta a pieno."

"Perché sei qui?" La mia voce è strozzata.

Le lacrime hanno smesso di uscire. Ora sono terrorizzata.

"Ho assistito alla vostra battaglia di neve. Devo dire la verità. Mi sono divertito nel vedervi comportare in quello strano modo."

"Allora anche tu hai un cuore."

"Certo che no! Il mio si è fermato trecento anni fa però mi ricorda uno dei giochi che preferivo quando ero piccolo."

"Scusa Axel, ma devo proprio andare."

Mi alzo ed inizio ad allontanarmi, ma lui prontamente mi blocca per il braccio destro.

"Lasciami andare." Lo guardo in cagnesco

"Tornerò."

"Purtroppo lo so." Ammetto.

Avverto il suo stupore cosí colgo l'occasione e mi svincolo, dirigendomi poi verso Nick e Sonia.

"Karen lunedì si incomincia di nuovo a lavorare." Sentenzia la mia amica.

"Sì, sì."

"Però il nostro turno sarà dalle 9:00 alle 14:00 in modo tale da avere il pomeriggio libero."

"Forse tu, io ho tantissimi compiti. Nick tu li hai terminati?"

"Magari! Devo ancora fare la ricerca di chimica e i compiti di matematica."

Alle 18:00 ognuno di noi torna a casa. Passo le vacanze di Natale con la mia famiglia e Alessandro mi viene a trovare quasi ogni mattina al lavoro. Mi fa piacere. Ho un bel rapporto con mio cugino. Oggi è il sette gennaio e domani si tornerà a scuola. Dal sabato del bosco il vampiro non mi ha dato più fastidio...forse si è dimenticato di me. Lo spero. Vado a dormire verso le 22:00 perché domani incomincerà nuovamente scuola e sono già stremata. Subito dopo Morfeo mi stringe tra le sue calde braccia.

PATTO DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora