Apro lentamente gli occhi, comprendendo solo in un secondo istante che Axel é steso sul letto di Diana. Mi alzo di scatto spaventata.
"Che ci fai qui?" Chiedo visibilmente allarmata.
Senza rispondere alla mia domanda, mi prende in braccio a mo' di sposa, trovandomi poi catapultata nella sua camera.
"Come hai...?"
"Fatto?" Conclude lui.
"Sei matto! Sono in pigiama!" Esclamo furiosa ed imbarazzata.
"Dopotutto si chiama colazione. È normale essere in pigiama." Consta divertito.
"La tua camera è accanto alla nostra? Non me ne ero accorta."
"Infatti non lo è. Ci troviamo nell'ala ovest del castello."
Mi avvicino velocemente alla porta, ma per mia sfortuna me lo ritrovo davanti.
"Fammi uscire di qui! Non posso stare nell'ala ovest. Mi è stato vietato!"
"Dovevi pensarci prima di venire ieri sera a farci visita."
"Non è stata colpa mia." Incrocio le braccia al petto.
"E di chi? Tu eri lì!"
"Due delle oche che ti vengono dietro mi hanno chiusa in una stanza con l'inganno. Poi per puro caso ho scoperto che era l'ala proibita."
"Quindi ce lo hai un cervello funzionante!" Esclama lui.
"Certo che ce l'ho al contrario del tuo!"
Mi prende per un braccio e mi strattona, facendomi poi cadere a terra.
"Ahia!" Urlo dolorante.
"Ben ti sta! Mi devi portare rispetto! Non sei mia amica."
"Allora perché mi hai chiesto di venire al ballo con te se nemmeno mi sopporti?"
"Perché non ho altra scelta." Scrolla le spalle.
"Ci sono quelle quattro che sbavano dietro di te. Puoi chiedere ad una di loro."
"ADESSO BASTA!" Sbraita infuriato.
I suoi bellissimi occhi neri diventano ramati. Paura, terrore é ció che provo. Forse ho esagerato. Mi ricompongo e mi rendo conto che devo abbassare la voce o qua finirá male.
"Potrei chiederti il motivo per il quale sei costretto ad andare alla festa con me?"
Mi guarda e poi si avvicina velocemente, troppo velocemente.
"Mio zio ti ha vista e io gli ho detto che sei la mia ragazza."
"La tua ragazza?! Ma sei matto! Nessuno si metterebbe con me, sono...sono..."
"Insopportabile." Conclude annoiato.
"Hey!"
Mi ghiaccia con il suo sguardo così decido di rimanere zitta.
"Potrei sapere il motivo per il quale hai detto una cosa così assurda?" Domando a bassa voce.
"Non pensare che io sia entusiasta... mio zio ha parlato con mio nonno, il conte Dracula."
"DRACULA?! Esiste veramente?"
"E come se esiste! Comunque mio nonno voleva uccidervi tutti perché il segreto era in pericolo così gli ho detto che tu eri la mia ragazza e pertanto sapevi tutto. Il segreto di conseguenza è al sicuro."
"E tuo nonno se l'è bevuta?"
"Certo. Devi sapere che io compirò trecento anni il 4 luglio e proclamerà me come futuro erede al trono. Tutto ciò avverrá solo se il futuro re ha già una ragazza ovvero la futura regina di questo regno."
"Non dovrebbe divenire re tuo padre?"
"Mio padre è morto tempo fa quindi il futuro erede sarei io." Dice in breve.
"Tuo zio?"
"Basta! Fai troppe domande." Si impone furente davanti a me.
"Come mai devi compiere trecento anni per prendere il potere?"
Non risponde e mi guarda male.
"Almeno questo devi dirmelo." Mi difendo.
"La tradizione vuole che un vampiro di sangue reale salga al trono appena compiuti i trecento anni di età. In seguito quando il figlio avrà trecento anni, potrà prendere il posto del padre."
"Non capisco perché hai messo me in mezzo a tutto ció. Non credo sia solo per non uccidere NOI."
"Infatti. Devo dire a mio nonno che ho trovato la mia futura consorte."
"Come scusa?"
"Stai tranquilla. Appena torneremo in Umbria cercherò una ragazza però al momento devo mentirgli o in caso contrario la sceglierà lui per me."
"Capito. Un'ultima domanda."
"Pensi che io abbia ancora voglia di rispondere ai tuoi quesiti?"
"Vorrei capire il perché sei costretto a stare con me. Ci devono essere delle spiegazioni d'obbligo."
Mi afferra il braccio destro e mi avvicina a lui con fare minaccioso, squadrandomi da capo a piedi.
"Vorrei sapere come mai hai scelto proprio la mia città. Ti prego. Vorrei capire ed aiutarti."
"Non sono così disperato da chiedere aiuto ad una umana."
"Ti prego, Axel."
Riluttante mi risponde:" Mio cugino Elias può vedere il futuro e mi ha detto che la mia consorte si trova nella tua città. Ho poco tempo a disposizione, cogliendo l'occasione. Adesso muoviti a mangiare cosí ti porto via."
Faccio colazione per poi tornare in camera mia. Axel poi accompagna noi ragazze in una stanza del castello dove al centro c'è un enorme guardaroba. Ci catapultiamo e le liti non mancano di certo. Alla fine io prendo lo scarto come sempre. Subito dopo Axel dice di mostrare i vestiti scelti da ognuna di noi e quando arriva il mio turno fa una faccia delusa quasi schifata. Appena torno in camera, trovo una scatola sul letto con sopra un biglietto.
Indosserai questo vestito stasera.
Ti aspetto giù alle scale dei dormitori per le 20:15.
Non tardare o te ne pentirai.
Non posso crederci! Axel mi ha comprato un vestito?! Apro la scatola e rimango a dir poco senza parole. È un vestito a sirena, lungo, aderente e nero. Ci sono delle parti ricamate in pizzo dove sono disegnati vari fiori. Decido di andare a pranzare. Nel pomeriggio opto per una doccia calda. Chiamo mamma e Hanna poi verso le 19:00 inizio a prepararmi. Il vestito mi sta alla perfezione. Sembro una modella! Anche se mi evidenza ancora di piú il sedere a brasiliana che ho. Piastro i capelli e metto sulle labbra un rossetto rosso fuoco. Gli occhi li trucco con mascara, eyeliner e ombretto scuro. Indosso delle scarpe dello stesso colore dell'abito con il tacco a spillo. Mi guardo allo specchio e non sembro più io. Sono...bella? Credo sia il termine giusto. Per una volta mi sento come le altre ragazze. Vedo l'orologio che segna le 20:10. È tardissimo! Esco dalla camera e la chiudo a chiave alla mie spalle. È ora di entrare in azione. Modalità: fidanzata del VAMPIRO.
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PATTO DI SANGUE
VampirePRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA (Siate clementi con la sottoscritta dato che è il primo libro che pubblico) Cosa succederebbe se le leggende che ti raccontano di notte fossero realtà? Cosa faresti se i tuoi incubi si realizzerebbero senza preavviso? Tut...