Strana sorpresa

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Il mese passa in fretta e ogni sabato mi dirigo nel bosco con Sonia e Nick. È dal 31 di ottobre che lui non riesce a far a meno di quel posto. A casa si sente la mancanza di mamma dato che il più delle volte arriva distrutta così che sia io che Hanna siamo costrette a preparare la cena. Domani sarà 7 dicembre ed è l'ultimo giorno di scuola prima del ponte. Mi sveglio come al solito alle 6:45 e faccio colazione con mia sorella mentre mamma nel frattempo spazza la sala da pranzo. La salutiamo ed andiamo a scuola. La mattinata passa velocemente e stranamente Hanna mi invita a pranzare con lei.

"Karen come vanno gli allenamenti?"

"Bene. I ragazzi mi ascoltano e tra loro ho anche intravisto qualche futuro campione."

"Posso venire anch'io?"

"Come mai Hanna? Non ti è mai piaciuto questo sport perché lo reputi per maschiacci."

"Dopo la notizia del Killer-stupratore ho cambiato idea. Posso venire?"

"Se proprio insisti...va bene. Il martedì e il giovedì dalle 15:00 alle 16:00 in palestra. D'accordo?"

"Grazie."

"Come vanno le lezioni di piano? Ho saputo che farai l'esame di quinto a giugno."

"Le lezioni vanno ok e l'esame si avvicina. Sinceramente studio così tanto che un po' mi pesa." Ammette con un sorriso tirato.

"Hanna non dire così. Se una cosa ti piace veramente allora niente e nessuno ti potrà fermare. Parola di Karen!"

Metto la mano destra sul cuore per giurare come fanno i militari e lei scoppia a ridere.

"Allora lo farò!"

"Papà sarebbe fiero di te, Hanna."

La abbraccio. Prima di congedarci le dico:" Alle 15:00 in punto in palestra. Mi raccomando."

Il pomeriggio passa velocemente e l'allenamento di oggi è più duro del solito perché devo tenere a bada mia sorella. Suona la campanella e il team di Axel non viene poi una delle segretarie della preside entra in palestra e mi dice:" Signorina Lamberti?"

"Si."

"Mi segua."

Faccio cenno ad Hanna di tronare a casa. Mi porta in presidenza e con grande sorpresa trovo parte della mia classe.

"Aspettavamo solo lei signorina Lamberti."

Axel è in piedi vicino alla preside. In aula ci sono Nick, Diana, Alessandra, Eleonora, Valeria, Giada, Simone e Francesco ovvero le tre oche con la loro servetta, i due soliti ragazzi, Nick e la mia compagna di banco. La preside prende parola.

"Il gentile nonno di Axel ha invitato alcuni compagni di classe del nipote in Transilvania dal 20 al 27 dicembre. Una settimana in quel fantastico posto. Visiterete il castello durante la mattinata e la notte di Natale ci sarà anche un ballo. Vi accompagnerò personalmente. Entro l'11 vorrei sapere se sareste disposti tutti e nove a fare questa bellissima uscita."

"Quindi sarebbe una gita?"

"No, signorina Lamberti. È un'uscita d'istruzione riservata a pochi."

Noi ragazzi ci guardiamo straniti ed entusiasti. La preside prima di farci andar via ci dice:" Non dovrete pagare nulla perché il nonno di Axel metterà il castello a vostra disposizione. Un'ultima cosa, l'anziano signore mi ha pregato di non far portare l'abito da sera. Ha detto che se occuperà lui."

Usciamo alla stanza e dopo il lavoro torno a casa. Dopo aver cenato parlo di questo con mamma.

"Bellissimo! Mi sembra strano che il nonno del tuo compagno di classe dovrebbe pagare per tutti e nove. Perché?"

"È una specie di miliardario da quello che ho capito."

"Amore di mamma vai e divertiti. Poterai con te 300 euro se vuoi portare qualche ricordino o se vuoi comprare una cosa per te."

"Grazie mille, mamma."

La abbraccio e vado in camera mia. Trovo Hanna seduta sul mio letto.

"Hanna come mai qui?"

"C'è un problema."

"Dio mio, perché tutti i problemi a me?"

"Max vuole vederti."

"Io esco con altre persone ora. Diglielo per piacere."

"Gliel'ho riferito, ma lui continua a ribattere affermando che vuole sapere dove vai e con chi esci."

"È definitivo: lui è uno STOLKER. Digli che lo incontrerò durante la settimana di Natale."

"Seriamente vuoi incontrarti da sola con lui o fargli conoscere i tuoi amici?"

"Certo che no! Partirò il 20 dicembre per una specie di gita e tornerò il 27 sera, quindi..."

"Capisco. Però prima o poi dovrai pure parlargli."

"Lo so però se riesco a temporeggiare è meglio." Sentenzio.

"Fai come credi anche se secondo me stai giocando con il fuoco." Mi rimprovera mia sorella.

Hanna va via ed io mi faccio cullare dal buio della notte. Ho talmente tanto sonno da sprofondare subito nel regno di Morfeo.

PATTO DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora