I'm a boy

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Mi sveglio alle 6:30 controvoglia. Oggi ho delle occhiaie che fanno a dir poco paura, potrei perfino gareggiare con uno zombie! Per fortuna mamma è andata a lavoro prima così posso bere in santa pace un'enorme tazza di caffè. Lei è fissata che la bevanda energetica faccia del male infatti ripete costantemente che la caffeina è una sostanza dopante e potrebbe far male al cuore. Io ho necessariamente bisogno di caffè quindi i suoi 'consigli' li lascio a mia sorella. Preparo la 'sostanza marrone dopante' e ne bevo un'enorme tazza. Subito dopo vado a scuola con Hanna. La mattinata passa in fretta e pranzo in sala mensa con Nick.

"Novità?" Chiedo.

"Su cosa?"

"Nick non prendermi in giro. Novità su Valeria?"

"Ti riferivi a lei? Comunque no. Non mi sento ancora pronto."

"Non lo sarai mai se pensi sempre negativo."

"Tu la fai sempre facile. Non hai mai avuto un ragazzo e non ti sei mai innamorata quindi non puoi capire." Dice tutto senza prendere fiato.

Abbasso la testa, colpita ed affondata. Ecco cosa sembro agli occhi di tutti: un'aliena! Nick mi guarda preoccupato e triste.

"Karen scusami. Non volevo offenderti e solo che..."

"Non fa niente. Lo so. Almeno tu me lo hai detto in faccia."

"Karen io non ti volevo offendere. Anzi ti ringrazio per il tuo aiuto, ma devi sapere che ho bisogno di tempo per prendere coraggio e fare una proposta del genere."

Annuisco e dopo circa cinque minuti mi alzo dal tavolo con una delle scuse peggiori del mondo.

"Nick avvisa la professoressa di fisica che io non andrò a lezione oggi. Ho un impegno importante. Ho dimenticato di avvertirla."

"Karen sicura di star bene? Se è per colpa mia..."

Non lo faccio terminare di parlare che riprendo parola.

"Non è colpa tua. Ho solo un impegno. A domani."

Lo saluto velocemente con un cenno di mano e mi dirigo verso il tavolo delle oche. Seduto con loro a pranzare c'è Axel.

"Axel potrei chiederti una cosa in privato?"

"Karen vai via! Qui non sei la benvenuta e Axel sta bene con noi!" Gracchia Eleonora.

Sento che la mia pazienza sta svanendo così riformulo la domanda:" BATMAN potresti seguirmi?"

"Chi è BATMAN?" Chiede Giada con cipiglio.

Non le rispondo ed aspetto impazientemente che Axel si alzi. Dopo circa dieci minuti riesce a svincolarsi dalle braccia di quelle arpie.

"Gelosa?"

"Fai la finita, Axel. Lo sai cosa mi procurano quelle là."

"Si, come no. Sai che posso leggerti nella mente?"

"Lo so, ma non sono venuta qui a discutere con te ora. Ho bisogno che tu segua i ragazzi oggi al corso di arti marziali perché ho avuto un imprevisto."

"Perché dovrei farti un favore?"

"Accetti o no?" Dico sbuffando.

"Lo sai che se ti comporti con me in questo modo...alla fine ti ammazzerò se continui così!"

"Allora, la tua risposta?"

"No."

"Bene." Ringhio infuriata.

Giro i tacchi e vado via sbattendo i piedi a terra. Corro verso il bagno e mi sfogo contro muro. Non urlo perché ho paura di farmi sentire dalle altre ragazze. Piango solamente e penso alle parole di Nick. Ha ragione! Nessun ragazzo si avvicinerebbe a una come me. Sono letteralmente un maschiaccio se non fosse che porto i capelli lunghi e sciolti. Axel non mi ha fatto il favore perché sono sempre scontrosa con tutti, non dando mai a nessuno una seconda possibilità. Non è colpa mia se la maggior parte delle persone che conosco sono stupide. Mi sfogo per più di un'ora fino a quando le nocche delle mani non implorano pietà e la testa mi esplode per le troppe lacrime versate. Alle 15:00 vado in palestra e tengo la lezione di arti marziali. Per fortuna oggi tutti i miei allievi mi hanno ascoltata e sono stati in silenzio. Avranno avuto sicuramente paura della mia faccia da killer-assasina. Dopo scuola vado a lavoro sino alle 20:00 e torno a casa verso le 20:34. Ceno e studio sino a notte fonda. Oggi non ho incontrato Max, almeno la sfortuna è stata un po' clemente con me. La scrivania è diventata il mio secondo letto. All'1:15 ricevo un messaggio da Nick:

Karen ti chiedo ancora scusa per oggi.

Non era mia intenzione offenderti.

Lo sai che mi sei stata sempre accanto

e sai anche che per me sei come una sorella.

Avevo bisogno di sfogarmi.

Ti chiedo ancora scusa.

Immagina che non riesco a chiudere occhio.

Buona notte.

Gli rispondo immediatamente con un SMS.

Nick non mi sono rattristita per quello che hai detto.

Anzi, mi hai fatto comprendere meglio

quello che devo cambiare del mio carattere.

Comunque avevo un impegno urgente questo pomeriggio.

Ora dormi tranquillo.

Ti auguro buona notte.

Quello che mi ha detto mi ha fatto molto male però so che non lo ha fatto apposta. È mio amico e non mi farebbe mai del male. Nick è un bravo ragazzo ma ha paura di...beh, quasi tutto.

Domani mattina alle 12:00 in aula di fisica.

Porta anche un panino in più.

Mi addormento ormai stremata con il cellulare tra le mani dopo aver letto la risposta del mio compagno di classe.

PATTO DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora