Ops!

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Come aveva preannunciato la preside, Axel torna lunedì anche se alle 12:00 in sala mensa non lo vedo. Mangio in compagnia di mia sorella e delle sue amiche. Non so cosa Hanna ci trovi di speciale in queste tre befane, l'importante è che sia contenta lei. Fortunatamente il pomeriggio passa velocemente e anche la serata. Studio sino a notte fonda. Poiché colma di mille domande, mi addormento verso le 3:15 del mattino. La sveglia suona alle 6:30 e mi trovo appollaiata sulla sedia con il busto sulla scrivania. Sotto di me è aperto il libro di matematica.

"Non ho ripetuto le funzioni seno e coseno!" Urlo per lo shok.

Come ho fatto a dimenticarle?! Speriamo che il professore sia clemente con noi e non ci metta molti problemi con le funzioni. Scendo giù come una furia e faccio colazione.

"Karen cos'era quell'urlo?" Domanda mia madre.

"Nulla."

"Hai ripetuto tutto, vero?"

"Si, si."

"Se porti meno di nove lasci per sempre il tuo lavoro."

"Nove? Mamma è troppo alto! Almeno otto..."

"Se hai studiato prendi dieci!"

"Mamma è il professore che sceglie gli esercizi."

"Non mi interessa. Portami meno di nove e oltre ad abbandonare il lavoro, passerai l'estate chiusa qui a studiare."

Abbasso la testa in segno di rammarico per poi correre in bici verso scuola. Mentre cammino lungo i corridoi spogli dell'istituto, incontro Nick.

"Nick devi aiutarmi!"

"Buongiorno anche a te."

"Ho dimenticato di ripetere le funzioni goniometriche. Se il professore mette qualche esercizio su quelle, potresti aiutarmi?"

"Certo! Che domande. Però devi cercare di metterti vicino a me..."

Non termina di parlare perché dietro di me c'è il professore di matematica. Vedo Nick sbiancare di colpo, balbettando qualcosa di incomprensibile. Mi volto lentamente con un finto sorriso di cortesia stampato in faccia.

"Signorina Lamberti! Lei starà in prima fila. Stia tranquilla c'è solo un esercizio con le funzioni."

Il professore di matematica si allontana, ghignando maleficamente.

"Perché la sfortuna mi perseguita?" Domando retoricamente infastidita.

"Karen, mi dispiace."

"Lascia perdere Nick. Mi arrangerò e incorrerò nel mio triste e tragico destino."

"Non fare sempre la drammatica." Scherza lui.

"Non hai idea di cosa ci sia in ballo a causa di questo dannato compito!"

Entriamo in classe e il docente di matematica è già in aula. Mette il mio banco in prima linea vicino alla finestra. Inizio a svolgere la verifica e mi escono tutti i problemi. Alla fine c'è un esercizio facoltativo che vale due punti. Devo per forza svolgerlo bene, in caso contrario CIAO CIAO ESTATE E LAVORO. Come previsto l'ultimo esercizio prevede d'individuare le tre funzioni goniometriche: seno, coseno e tangente. Sbatto la testa per un'ora senza riuscirci. Ormai mancano solo dieci minuti. Mi viene da piangere. Io ho studiato tanto, mi sono fatta in quattro per portare avanti tutto. Perché la sfortuna non si stacca mai da me? Mentre sono assorta nei miei pensieri, passa vicino al mio banco Axel. Si avvicina alla cattedra e prima di tornare a posto lascia un foglietto sul mio piccolo tavolo in legno. Lo apro senza farmi scoprire dal docente. È la risoluzione dell'esercizio! Ma come? Senza perdere tempo copio tutto e la campanella suona nel momento esatto che poggio la penna sul banco. Faccio un sospiro di sollievo e consegno il compito al professore.

"Il suo sarà il primo compito che correggerò! Vedremo se cosí la prossima volta studierá, signorina."

"Professore io ho dato il meglio di me e sono sicura che rimarrà soddisfatto del mio lavoro."

"Vedremo." Mi scruta con un sopracciglio alzato.

Esco dall'aula sorridente come non mai. Vedo Axel con le braccia incorciate, appoggiato con le spalle alla parete. Mi avvicino a lui e gli dico:" Grazie."

"Per cosa?"

"Lo sai bene. Se non fosse stato per te, avrei detto addio a due delle cose che mi stanno più a cuore."

"Ne sono consapevole." Risponde con superiorità.

Si gira e va via. Chi lo capisce è bravo! Sono sicura che non è un cattivo ragazzo alla fin dei conti. Sicuramente è un essere pericoloso però non è malvagio. La settimana passa velocemente e finalmente arriva sabato. Vado al cinema con Sonia e Nick. Il film incomincia alla 20:30 cosí prima di entrare, compro una confezione di pop-corn. Poco dopo Nick si avvicina:" Come hai fatto a risolvere l'esercizio di matematica sulle funzioni?"

"Ti riferisci al compito?"

"Si."

"Segreto." Ghigno divertita.

"Non ti fidare di lui. Avrà sicuramente un doppio fine." Dice alludendo al VAMPIRO.

"Non è cattivo."

"Poi non dirmi che non ti avevo avvertita."

Mettiamo Nick in mezzo e guardiamo il film. Mi commuovo ogni volta che vedo la Bella e la Bestia anche se la storia termina in lieto fine. Torno a casa verso le 23:30. Dormo e la domenica vola. Il lunedì arriva e alla prima ora mi attende MATEMATICA. È l'ora della verità. O la va o la spacca! Entro in classe e quando arriva il professore tremo tutta. Consegna i compiti e chiedo a Diana di prenderlo al posto mio e di dirmi se il voto è alto oppure no. Legge il voto, diventando improvvisamente bianca.

"Diana non dirmi che ho preso quattro." La supplico.

"Scherzi? Hai avuto 10!"

Le strappo letteralmente il foglio dalle mani e lancio un urlo per la gioia. Il professore si avvicina al mio banco e dice:" Perché il giorno del compito volevi l'aiuto del tuo amico?"

"Sa professore, uno dei miei difetti è quello di essere insicura su tutto."

"Bene. Questo dovrebbe servirle da lezione. Non deve mai sottovalutarsi. Complimenti, continui così. Le vacanze di Pasqua cominceranno mercoledì quindi si tenga pronta perché al rientro interrogherò lei per prima."

Accenno un sicuro sì con la testa. Prima di andare a pranzare chiedo ad Axel come è andato. Anche lui ha preso 10! Lo ringrazio e vado a mangiare con Nick. Alle 20:30, appena torno a casa, annuncio gioiosa la bella notizia a mamma che stenta ancora a crederci.

"Tu sì che sei mia figlia!" Esclama contenta.

Mi abbraccia mentre la settimana passa in fretta.

PATTO DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora