Profezia?

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Il cellulare inizia a squillare e mi sveglio controvoglia. Apro gli occhi e leggo: NICK. Rispondo velocemente alla sua chiamata.

"Karen?"

"Si, Nick qualche problema?"

Subito dopo sbadiglio e mi pento di quello che ho appena fatto.

"Ti ho colta sul fatto!" Ride divertito.

"Che vuoi dire?"

"Stavi dormendo?"

"No, mi ero...no aspetta...ECCO!"

"Ecco cosa?"

"Sono stanca e quindi sbadiglio."

"Karen sei senza speranze." Sghignazza il mio amico.

"Nick come mai mi hai chiamata?"

"Ho incontrato Diana circa dieci minuti fa e mi ha detto che stavi dormendo così mi sono preoccupato e ti ho chiamata."

"Preoccupato per me? Che carino!Stavo solo dormendo. Non ero mica morta..."

"Invece mi sono preoccupato. Sono le quattro del pomeriggio. Hai dormito circa cinque ore!"

"Quindi? È un divieto dormire di giorno quando si è distrutti? E comunque é consigliato riposare almeno otto ore al giorno."

"No, però Karen siamo in gita. Dobbiamo goderci un po' la vacanza offerta da quell'imbecille."

"Perché lo definisci imbecille?" Chiedo io, divertita.

"Anche donnaiolo e maniaco." Risponde Nick serio.

"Perché? È successo qualcosa?"

"No peró sai bene com'è fatto."

"Non lo so. Ora dimmi tutto o mi incavolo!"

"Perché ti interessa tanto?"

"Ok, ok. Ora facciamo così. Tra venti minuti giù. Usciamo insieme e poi mi racconti TUTTO. Intesi?" propongo io.

"Vuoi davvero saperlo? Quindi ti interessa quel tipo?" sbotta Nick.

"Certo che no! Solo che mi hai fatto venire voglia di conoscere la vicenda."

"Sei troppo curiosa." Afferma il mio amico.

"Lo so. È uno dei miei difetti." Rido.

"Non direi proprio."

"A dopo Nick."

Chiudo la chiamata senza sentire la sua risposta. Mi fiondo in bagno e faccio una doccia veloce. Indosso poi un paio di jeans lunghi, una maglia intima e una polo di lana fatta da nonna. Metto il giubbotto blu elettrico e scendo. Nick sta già giù ad aspettarmi.

"Andiamo?" Chiedo retoricamente.

Nick mi fa segno con la mano di uscire dal castello. Passeggiamo per tutto il pomeriggio e devo ammettere che il paesino è davvero grazioso. Verso le 21:00 ci fermiamo dinanzi ad una locanda costruita in legno. Entriamo anche se Nick inizialmente è riluttante all'idea di mangiare in questo posto. Appena varchiamo la porta, ci inebria il calore del focolare posto al centro dell'enorme stanza. Una ragazza bionda dagli occhi color miele ci fa accomodare ad un tavolo. Lascia il menù e va via. Torna dopo dieci minuti e le diciamo cosa preferiamo mangiare poi gira i tacchi e va via sorridente.

"Allora Nick, tornando al fatto di prima..." Apro il discorso di oggi pomeriggio.

"Lo sapevo!" Ride divertito.

"Non è colpa mia se tu mi tieni sulle spine." Mi difendo.

"D'accordo. Sai come si comporta Axel con le ragazze, no?" Inizia a parlare Nick.

"Si pavoneggia e mostra il suo bellissimo volto angelico." Gli faccio il verso.

"Hai mai visto Axel baciare una ragazza?"

"No, mai. Aspetta! Non dirmi che..."

"Ho visto che si baciava con delle tipe."

"Con chi?"

"Prima con Valeria e poi con Alessandra e poi di nuovo con Valeria. Ma le due non sanno nulla dell'accaduto a quanto pare."

"Spiegati meglio." Dico con voce nervosa.

"Ho visto Axel che baciava appassionatamente Valeria giù per le scale. Verso le 15:30 invece limonava con Alessandra nella sala principale."

"Come può aver baciato quelle due racchie?!"

Alzo la voce e mi alzo di scatto. La sedia cade a terra e si sente un forte tonfo. I signori che si trovavano nelle vicinanze del nostro tavolo si sono voltati e mi stanno squadrando dalla testa ai piedi. Mi siedo e chiedo a Nick di cambiare argomento. Prima di andar via la cameriera mi consiglia di fare la lettura della mano poiché è in omaggio per i clienti della locanda. Nick mi accompagna. Si mostra davanti a noi una vecchia signora con i capelli grigi e gli occhi piccoli ma vispi. Legge prima le carte poi la sfera ed infine la mia mano. Ad un certo punto lancia un urlo e la cameriera dai capelli biondi si avvicina. Quest'ultima mi prega di avvicinarmi all'anziana. Mi siedo accanto a lei anche se titubante. La vecchia prende la mia testa tra le sue mani e poi dice una cosa in romeno che non capisco. Subito dopo la cameriera si volta verso me e Nick.

"Ha detto l'anziana che il futuro della giovane è molto scuro. Vede le tenebre che la abbracciano e poi la nota vestita come una regina seduta sul trono del castello. Dice che lei è la futura sovrana delle tenebre!" Afferma il tutto senza riprendere fiato, sbagliando talvolta qualche struttura grammaticale.

Accenno sporadicamente un incerto sí, salutando poi le due donne. Nick ed io usciamo da lì e iniziamo a ridere.

"Regina delle tenebre, Karen?"

"Quella è pazza!"

"Si vede che la vecchietta era terrorizzata. Quindi direi che forse dovresti cambiare look." Mi indica divertito.

"Smettila, scemo."

Torniamo al castello verso le 23:30 e ci ritiriamo in camera. Chiamo mamma, ma non risponde così le lascio un messaggio. Diana non è ancora tornata così ne approfitto e vado in bagno a cambiarmi. Vado a dormire verso 00:20. Che giornata!

PATTO DI SANGUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora