Capitolo 17

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Non saprei dire quanto tempo è passato, dopo aver bevuto un gin tonic e una serie di cicchetti avevo perso la cognizione del tempo.
Giulia era abituata a bere e lo reggeva meglio, io ero ubriaca già dopo il gin tonic, ma se dovevo farlo allora lo avrei fatto alla grande!
Insieme ridiamo e barcollando raggiungiamo la pista da ballo, spintonando e pestando piedi ci ritroviamo proprio sotto il palco.
Con il bicchiere in mano traboccante di vino da due soldi, alterniamo mosse assurde con lunghi sorsi di etanolo quasi puro.
È talmente schifoso che se fossi nel pieno delle mie facoltà lo avrei sputato senza pensarci due volte.
Mi sento così leggera, spensierata e viva come non lo ero da tanto, forse da troppo.
Essere ubriachi non è poi così male, si perdeva un po' l'equilibrio e sicuramente la dignità ma ci stava.
<<Fanculo Daniel!>> urla Giulia completamente andata.
<<Siiiiiii! Fanculo Max!>> ribatto urlando quanto lei, alzo la testa al cielo e vorrei urlare ancora per un altro motivo però.
Forse questo è l'aspetto negativo dell'essere ubriachi: essere lunatici.
Adesso avrei voglia di rintanarmi in un angolo e piangere.
<<No no no no, niente drammi! Bevi che ti passa!>>
Giulia comprende al volo, vuole tirarmi su di morale ma con una mossa di bacino rovescia il bicchiere addosso a un paio di ragazze dietro di noi.
Le tizie urlano arrabbiate e io rido come una pazza.
Sulle note di Without You di Avicii, osservo le due ragazze urlarci contro e gesticolare incavolate nere.
Ma che palle!
Giulia risponde qualcosa a quelle che sembrano lasciar perdere, così si allontanano uscendo dal nostro campo visivo.
<<Che le hai detto?>>
Lei sorride in maniera folle.
<<Di andare a farsi fottere!!!>>
Ridiamo e continuiamo a ballare e cantare come se fosse del tutto normale.
All'improvviso mi sento afferrare da dietro, delle mani mi stringono i fianchi e sbatto la schiena contro il petto di qualcuno.
Ma che cazz...?
<<Continua a muoverti bambolina!>> urla una voce maschile con l'alito intriso di alcol.
Che schifo!
Mi divincolo ma il tizio è forte e non ne vuole sapere di mollarmi!
A mali estremi estremi rimedi.
Gli rovescio il vino in testa.
<<Che hai fatto?!>> ringhia lasciando la presa.
Barcollo verso Giulia che sta ballando con...è Daniel quello?
Una mano mi fa voltare e mi ritrovo il viso del maniaco davanti, devo ammettere che è pure un bel ragazzo.
I capelli ricci grondano vino e gli rido in faccia.
<<Stronza! Questa me la paghi!>>
Stringe la presa sul braccio e smetto all'istante di ridere, qua si mette male.
<<Lasciami, mi fai male.>> biascico cercando di liberarmi.
Perché sento le forze venirmi meno?
<<È inutile che opponi resistenza! Sei ubriaca persa, quando ti sveglierai non ricorderai un bel niente!>>
Oddio.
Questo è fuori come un balcone!!!
<<Cazzo lasciami!>> urlo impaurita, cercando di attirare l'attenzione di qualcuno.
Ma sono tutti troppo ubriachi, fumati o persi per rendersi conto di quello che sta succedendo sotto il loro naso.
Nemmeno il dj si è accorto di nulla.
<<Lascia andare la ragazza. Immediatamente.>>
Un ragazzo si mette in mezzo, la mano a stringere il braccio del tizio losco.
<<Fatti i cazzi tuoi.>>
Il ragazzo sorride minaccioso per nulla intimorito.
<<Non lo ripeterò una seconda volta.>> ringhia come un animale, fa davvero paura.
Finalmente sento la mano lasciare il braccio, domani avrò un livido enorme.
Barcollo all'indietro ma vengo sorretta dal mio salvatore.
<<Non finisce qui. Mi hai sentito bene?>>
<<Sparisci prima che cambi idea.>>
Con la testa che vortica cerco di capire chi mi ha salvato e per poco non ci resto secca.
<<Come...Perché...Non stavi con quelle baldracche tu?>>
Max sorride e la luce del palco mette il risalto il piercing sul sopracciglio.
È bellissimo.
<<Come ti sei ridotta piccola?>>
Senza aspettare una risposta mi abbraccia forte e nascondo il viso sul suo petto possente.
Il suo profumo ha un potere calmante immenso, infatti sento le energie venire sempre meno.
<<È tutta colpa tua...tua e basta! Sei sparito...>>
Ho ufficialmente perso il controllo.
Lo colpisco al petto, più volte.
<<Cosa stai dicendo piccola?>>
Dolcemente mi porta indietro i capelli e mi circonda con le braccia.
<<Io...tu ballavi con quelle...ti si strusciavano addosso...ti piaceva.>> biascico a ruota libera, senza alcun freno.
<<Mi fai schifo!>> urlo, colpendolo di nuovo.
<<Basta per favore, calmati Aurora!>>
<<Schifo schifo schifo! Non toccarmi! Non mi toccare!>> urlo con tutto il fiato che mi resta in gola.
Max mi guarda stranito ma fa come dico e mi lascia andare.
Senza il suo tocco sento freddo, sento di essere esposta e ho paura.
Paura per quello che poteva succedere senza di lui e paura di quello che sto iniziando a provare per lui.
Neanche ubriacarmi fino allo sfinimento ha cancellato il suo viso dai miei pensieri.
Tutto ciò mi porterà alla rovina.
Provare qualcosa per Max è da pazzi, pura follia, non potevo essere stata così stupida.
<<Sono una stupida! Perché?! Perché proprio tu??>>
Chiudo gli occhi, non voglio guardarlo.
<<Piccola, calmati ti prego. Mi stai spaventando a morte.>>
Il suo palmo si posa su una guancia e il calore che trasmette mi scalda subito.
Apro gli occhi e...perché vedo tre Max?
Tre sono tanti. Sexy ma troppi.
<<Hai due fratelli gemelli Max?>>
<<Che?!>>
Avverto l'eco di una parolaccia e le ultime energie lasciare il corpo.
Volevo staccare la spina e lo avevo decisamente fatto, chiusi le palpebre e persi i sensi.

Il solito casino. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora