Apro gli occhi e mi soffermo sulla finestra, la pioggia picchia forte sul vetro senza essersi placata minimamente. Mi passo una mano sul viso, mettendomi a sedere nel letto. Il lenzuolo di seta nera scivola sul mio corpo, lasciandomi completamente esposta.
L'ho fatto davvero.
Oh si, l'abbiamo fatto sul serio. Pure più di una volta dolcezza.Mi guardo intorno ma la stanza è vuota e al buio, allungo una mano e capisco che Max deve essersi allontanato da poco. Mi copro con il lenzuolo, parecchio scombussolata. Le ultime ore sono state intense, non avevo mai provato delle emozioni così forti, nemmeno prima. Scaccio via i brutti pensieri appena sento la porta aprirsi e vedo una figura entrare.
<<Raggio di sole, ti ho svegliata?>> sussurra Max, con una nota dolce nella voce.
<<Sono sveglia, ma non è stata colpa tua.>> rispondo timida.
Improvvisamente la stanza si illumina e quasi spalanco le labbra di fronte alla visione che ho davanti. Max fresco di doccia, con solo un asciugamano intorno alla vita. I muscoli definiti dell'addome quasi brillano di luce propria e i capelli sono ancora un po' umidi.
Deglutisco a vuoto, mentre nella mia mente sfilano tutte le immagini di ciò che abbiamo fatto fino a poco tempo fa. Sento le guance andare a fuoco, so di essere mezza nuda ma non riesco a muovere un muscolo per coprirmi. Max mi guarda senza tradire alcuna emozione, e ora ho paura. Ho il terrore che lui non provi ciò che provo io, che perdi interesse o peggio, che mi scarichi come se nulla fosse.
Non potrei sopportarlo.
Come se fosse la prima volta...Lo guardo avvicinarsi al bordo del letto, allungare una mano verso la mia guancia e sorridere felice. E in quell'istante tutti i pensieri negativi svaniscono. Mi sporgo e lo bacio, affondando la mano nei suoi capelli umidi.
<<Vederti nuda nel mio letto è qualcosa di indescrivibile, dovrebbe essere considerata l'ottava meraviglia del mondo.>> sussurra, quasi più a se stesso che a me. Sorrido, con il cuore che scoppia di felicità.
<<Ma come siamo romantici Guerra.>> rispondo, sfiorando il suo naso con il mio. Ha gli occhi scurissimi concentrati sulle mie labbra, perso nei suoi pensieri.
<<A volte succede, ma non ti ci abituare raggio di sole.>> ridacchia, alzandosi dal letto. Va verso l'armadio e tira fuori dei pantaloni della tuta, una maglietta e dei boxer puliti.
<<Uhm peccato, mi stavo quasi per illudere...>> ribatto, ironica. Scosto il lenzuolo e scendo dal letto, completamente nuda ma a mio agio. Ormai ha già visto tutto quello che c'era da vedere, coprirsi non avrebbe alcun senso.
<<Vado a fare una doccia.>> annuncio, indicando la porta con il pollice.
<<Si certo, puoi usare l'accappatoio nero appeso accanto al box e per i vestiti puoi prendere...>> si blocca appena si volta. Con gli occhi sfiora tutta la mia figura, dalla testa ai piedi, e posso quasi sentire l'intensità del suo desiderio coprirmi come una coperta.
Ci guardiamo per un minuto anche se potrebbe essere stato solo un battito di ciglia, non saprei quantificarlo. Con lui è così, perdo completamente tutti i punti di riferimento. C'è solo lui, i suoi occhi nei miei, il suo respiro affannoso e il mio cuore che balla il tango.
<<Che ne dici di portare quella maglietta che hai in mano in bagno, e darmi una mano? Insomma, potrei aver bisogno di aiuto con il soffione della doccia, ho notato che fa i capricci.>> dico, sfacciata. E neanche so da dove arriva tutto questo coraggio, questa malizia, perché io di solito non sono così.
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Il solito casino.
RomanceTrasferirsi in una nuova città non è mai facile, lo sa bene la diciannovenne Aurora. L'università può essere dura, soprattutto se non si conosce assolutamente nessuno. Aurora è sola, può contare solo su se stessa. Trasferirsi lontano per dimentica...