Capitolo 25

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Tengo gli occhi fissi sulla pasta al sugo che ho nel piatto, evitando gli occhi scuri di Max che invece non smette un attimo di guardarmi. Irritante.
<<La smetti? Odio chi fissa.>> sbuffo, un po' in soggezione.
Tiro fuori il cellulare dallo zaino per avvisare Giulia dove sono e se può venire a salvarmi. Max sembra non gradire, posa la forchetta e si acciglia.
<<Ti sto annoiando forse?>> chiede, indicando il cellulare.
<<Stare in silenzio e fissare come un maniaco è abbastanza noioso per la vittima, non trovi?>> lo stuzzico, posando il cellulare sul tavolo accanto al piatto.
Max si siede meglio, appoggiando la schiena alla sedia e sorridendo in maniera inquietante. Prima che possa rispondere una voce irritante invade il locale e il ragazzone torna subito serio. Mi volto e il sorriso acido di Marta e della rossa mi provoca un brivido lungo la schiena, neanche le conosco ma a pelle non mi dicono nulla di buono. Marta manda un bacio a Max che resta impassibile e quasi mi sembra un ossessione la sua, chissà che trascorsi ci sono tra i due.
Non sono affari tuoi no?
Già.
Ingoio la curiosità e un pizzico di fastidio, intorno a questo ragazzo orbitano matte con cui non voglio avere nulla a che fare.
<<Hai finito di mangiare?>> domanda, concentrandosi su di me. Ha un sguardo strano, infastidito e qualcosa che non riesco a decifrare.
<<Si perché?>> chiedo, forse vuole andare via per evitare di avere sotto gli occhi quella ragazza.
<<Che ne dici di un giro in moto?>> propone, accompagnato da un movimento buffo delle sopracciglia. Una parte di me sorride e l'altra spera che Giulia compaia a salvarmi. Che casino...
Come chiamata in causa il cellulare si illumina per un messaggio in entrata della mia amica:

"Au, come stai? L'infermiera ha permesso ad una sola persona di restarti vicino e Max ha insistito tanto che alla fine ho ceduto. Daniel mi ha invitata a casa sua, quindi sono a Montefiascone in questo momento. Forse dovresti concedere a Max il beneficio del dubbio, era davvero preoccupato per te. Fammi sapere come evolve la cosa."

Appena termino di leggerlo sgrano gli occhi per la sorpresa, come può aver fatto cambiare idea a Giulia? Torno con lo sguardo a Max, la sua bellezza è indiscussa così come l'attrazione che mi spinge verso di lui ma...lui è tutto ciò da cui mi devo tenere lontana. Il piercing sul sopracciglio destro brilla e forse lo sto fissando imbambolata come una scema.
<<Va bene, ma breve che voglio tornare a casa.>> acconsento, cedendo e dando libero sfogo alla parte più debole di me. Quella che vorrebbe davvero concedergli una possibilità nonostante tutto.
Max mi ricompensa con un sorriso magnifico, si alza e prima che possa fermarlo va a pagare. Appena lo raggiungo Raffaello cambia espressione, illuminandosi.
<<Siete bellissimi insieme ragazzi, dico davvero.>> esclama, lasciandomi a bocca aperta. Se conosce così bene Max saprà che con un tipo come lui non ci si può fare affidamento.
<<Non farti strane idee Raf, siamo semplici conoscenti nulla di più.>> rispondo, ma appena quelle parole lasciano le mie labbra mi rendo conto di aver esagerato. Lui mi ha aiutata in vari momenti: sul tetto, alla festa e questa mattina.
<<Oh, allora nulla. Buona giornata.>> dice il proprietario, in imbarazzo. Max lo saluta ma è rigido, forse l'ho ferito.
Hai la delicatezza di un elefante ma hai pure ragione, il macio rischia di spezzarci una seconda volta.
Per una volta sono d'accordo. In gioco c'è davvero troppo. Forse sono ancora in tempo per rifiutare il giro in moto.
Lasciamo il bar sotto le occhiatacce di Marta e Max si mette gli occhiali da sole, lo seguo verso l'entrata dell'università cercando una scusa plausibile.
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<Vedo le rotelle che girano nella tua piccola testa, ti porto a casa, tanto siamo conoscenti no?>> commenta amaro, e un po' mi sento in colpa.
Mi allunga un casco omologato e infila il suo alzando la visiera, mette in moto e da gas facendo rimbombare il motore.
<<Senti, vado a piedi non dispiaceri.>> mormoro, posando il casco sulla sella della moto.
<<Non provarci proprio Aurora. Sei stata male e sono più tranquillo se ti porto io a casa. Non vuoi passare del tempo con me, liberissima, ma nonostante la considerazione che hai di me vorrei aiutarti almeno questa volta.>> dice, avvicinandosi tanto per farsi sentire meglio.
Ci tiene a te testona!
Vuole solo portarmi a letto, come ogni badboy che si rispetti e dimenticarsi il mio nome subito dopo.
<<Va bene, basta che ci diamo un taglio.>>
Delle ragazze ci guardano e non sembrano felici, non che me ne freghi qualcosa. Tra di loro riconosco Gioia e quella stronza di Valentina, che parlottano tra loro tenendo gli occhi fissi su Max, che ovviamente non si rende conto di nulla o fa finta di niente. Infilo il casco, Max stringe bene i lacci e sale in sella. Con un sospiro salgo e cerco di toccarlo il meno possibile, ma la partenza sgommando me lo fa stringere con forza. Lo sento quasi ridacchiare mentre poso il capo sulla sua schiena e chiudo gli occhi. Quando li riapro Max ha accostato e spento la moto. Aggrotto le sopracciglia, cosa ha in mente esattamente?

Spazio autrice:
Cosa avrà in mente Max sta volta? Lo scoprirete nel prossimo capitolo 😊💓

Il solito casino. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora