<< Allora? Mi vuoi dire che è successo in quella palestra o no? >> Michael cercò di convincere Ewan a raccontargli cosa fosse accaduto, visto che sembrava aver convinto Lily a presentarsi in mensa per l'ora di cena. Inoltre, la ragazza pareva aver ricevuto un'iniezione di serenità, infatti era più calma, rilassata e partecipava alle conversazioni con grande sorpresa di tutti, Gray compreso. Da un po' di tempo, Lily era meno fredda, diffidente e silenziosa, e si era rivelata essere meglio di quel che ci si poteva aspettare. In realtà era difatti più disponibile e disposta ad ascoltare, meno distaccata, più altruista e sorridente. Questo cambiamento aveva suscitato lo stupore di tutti, ma da un punto di vista positivo, s'intende.
<< Regola numero nove dei migliori amici. Non esistono segreti. >> gli ricordò Michael.
<< Infatti non è un segreto. >>
<< Allora puoi dirmelo, no? >>
<< Arrenditi. Non te lo dico, amico. >> ribadì il biondo con fare misterioso, sapendo che ciò avrebbe incuriosito Michael ancora di più.
<< E dai, non... >>
Prima ancora che Michael potesse finire di parlare, qualcuno bussò alla porta.
<< Chi è? >>
<< Sono Amber. Lily sta radunando tutti in mensa, dice che deve parlare di una cosa importante e che dobbiamo esserci tutti. >> sentenziò la ragazza dall'altra parte della porta. Quando lo disse, Ewan e Michael si scoccarono un'occhiata confusa, non aspettandosi niente del genere. Cosa mai voleva annunciare Lily di tanto rilevante?
<< Quale cosa importante? >>
<< Non ne ho idea. E ho chiesto anche a Gray ma non ne sa nulla. >>
Ewan aggrottò le sopracciglia mentre Michael rispondeva alla ragazza << Va bene. Arriviamo. >> poi spostò nuovamente lo sguardo sull'amico << Sei un bastardo fortunato, lo sai? >>
<< Dai, andiamo. >> Ewan ridacchiò, per poi alzarsi.
<< Tanto dopo me lo dirai comunque. >>
<< Sì, certo. Come no. >>* * *
I Sopravvissuti si riunirono in mensa, proprio come era stato richiesto, e aspettarono che Lily arrivasse per comunicare loro ciò che riteneva tanto rilevante da dover convocare tutti coloro che abitavano il Bunk. In quella stanza c'erano una ventina di persone, non di più, secondo Ewan : d'altronde, ce ne voleva di coraggio per opporsi al dipartimento più potente dell'intero Blocco Occidentale, soprattutto se si era soli e non si poteva contare né sull'appoggio né sull'aiuto di qualcuno...
<< Ewan, hai sentito quello che ho detto? >> Gray schioccò le dita davanti al viso del ragazzo per avere la sua attenzione.
<< Mmh? Ah sì, certo che ho sentito. >>
Gray alzò le sopracciglia, perfettamente consapevole del fatto che Ewan stesse mentendo << E qual è l'ultima cosa che ti ho detto? >>
<< "Ewan, hai sentito quello che ho detto?" >> rispose il biondo con un sorriso furbo stampato in faccia. Gray assunse la stessa espressione mentre diceva con aria di sfida << E prima ancora? >>
<< Oh, ecco...mmh... >>
Gray sorrise, soddisfatto per aver appena dimostrato che Ewan non l'aveva affatto ascoltato << Ti ho chiesto cos'è successo ieri sera. >>
<< Ieri sera? >> il ragazzo finse fu non sapere a cosa stesse riferendo per evitare l'argomento, sebbene sapesse che prima o poi sarebbe venuto tutto a galla. Non che non volesse farlo sapere in giro, anzi, ma prima voleva parlarne con Lily, che sembrava essersi volatilizzata dopo quel bacio.
<< Con Lily. >>
<< Nulla. L'ho solo aiutata a riprendersi dal senso di colpa. >>
Gray aprì la bocca per aggiungere qualcos'altro, ma fu preceduto dall'arrivo di Lily, la quale fece il suo ingresso con il suo solito passo spedito, la testa alta e i lunghi capelli castani che ondeggiavano alle sue spalle. Si schiarì la voce per far sì che tutti si accorgessero della sua presenza, e i Sopravvissuti si ammutolirono di colpo.
<< Immagino sappiate che io e mio fratello, in quanto dirigenti del Bunk, abbiamo numerose responsabilità, soprattutto riguardo la nostra famiglia, che siete voi. Prima non avevamo niente, ed è proprio per questo che abbiamo sempre messo la vostra sicurezza al primo posto. Perché in una famiglia ci si protegge, ed è proprio per questo che devo chiedervi di abbandonare quella che fino ad oggi è stata la nostra casa. Voglio essere onesta con voi : l'Emergency Department è sulle nostre tracce e il Bunk ormai non è più un posto sicuro. >>
<< Stai dicendo...? >> disse Francine mentre faceva un passo in avanti, avvicinandosi a Lily. Teneva in braccio Mitchie con fare protettivo e - nel rendersi conto di ciò che il suo capo stava dicendo - la strinse ancora di più a sé << Stai dicendo che dobbiamo lasciare in Bunk? >>
<< Non ve lo chiederei se non fosse necessario. >>
<< E dove andremo? >> chiese Tom.
<< Vi porterò fino al Tower Bridge. Lì c'è l'accesso a un bunker sotterraneo dove potrete stare. >> spiegò la ragazza, per poi sospirare << Da quel momento in poi, io non sarò più il vostro leader. >>
<< Cosa...? >> mormorò Ewan, esterrefatto.
<< Ho passato molto tempo qui, e ho sempre chiesto a voi di non lasciare questo posto perché avevo paura. Paura che l'Emergency Department ci trovasse, e soprattutto paura di questa guerra. Ma ho capito che essere spaventata non è un buon motivo per nascondersi e ignorare quello che sta succedendo. Non posso più fare finta di niente, devo fare qualcosa, e preferisco morire che aspettare un miracolo che non arriverà mai. >>
Francine la fissò preoccupata << Che vuoi fare? >>
<< Mettere fine a questa stupida guerra. >>
<< Ma, Lily, è impossibile... >>
<< No, non lo è. Ewan ha un piano. >> ribatté Lily, un bagliore di fiducia che le brillava negli occhi mentre spostava lo sguardo su Ewan. Era la prima volta in assoluto che la maggior parte di loro la vedeva così, e Gray fu felice di vederlo ancora dopo molto tempo << Dico bene? >>
I presenti si voltarono verso di lui, tuttavia il ragazzo ignorò le loro occhiate e si concentrò sulle parole di Lily. Era lui che era impazzito o aveva appena accettato di seguire ciò che aveva architettato?
<< Vuoi davvero...? >> le domandò, e lei annuì in risposta.
In seguito aggiunse << Se qualcuno di voi vuole seguirci può farlo, nessuno glielo impedirà. Ma non voglio mentirvi : questa missione è più pericolosa di quanto possiate immaginare, e ci sono scarse possibilità di successo. >>
<< È una missione suicida, in breve. >> Tom si prese la libertà di commentare con tono acido, tenendo le braccia incrociate. Lily schiuse la bocca per aggiungere qualcosa, però Ewan intervenne per primo mentre l'affiancava << Forse. Ma se devo fallire devo farlo provandoci. Non ho intenzione di arrendermi ancora prima di tentare. >>
<< Come puoi essere sicuro che possiate farcela? >>
<< Non lo sono, ci credo e basta. >>
<< Credici quanto vuoi, è infattibile. E non sarà di certo la fede a cambiare le cose. >>
<< È più facile dire che qualcosa è impossibile senza neanche provarci, ma preferisco scoprirlo da solo. >> insistette Ewan, dando prova della sua determinazione e testardaggine a riguardo << In ogni caso, nessuno ti obbliga a venire con noi. >>
Tom fissò Lily e Ewan per un tempo che parve durare un'eternità, gli occhi ridotti a due fessure e la mascella irrigidita. Sembrava arrabbiato, sospettoso e perfino spaventato. Eppure, al contempo, aveva l'aspetto di uno che stava cominciando a riflettere su qualcosa. Dopo un po', sospirò << Cos'avevate in mente di fare? >>
Lily si voltò verso Ewan << Il piano è tuo, no? >>
Il ragazzo accennò un lieve sorriso, ancora incredulo per il fatto che lei avesse preso sul serio in considerazione la sua idea, e cominciò a esporre ciò che aveva pensato di fare per fermare Campbell. Si sentiva osservato a causa dell'attenzione che stava ricevendo da parte dei Sopravvissuti, e il fatto che molti sarebbero stati di sicuro in disaccordo con lui lo rendeva piuttosto nervoso. Ciononostante, il sostegno di Michael, Gray, Amber e Lily gli dava la forza di continuare. Quando finì di spiegare chiese << Ci sono domande? >>
<< Mettiamo che accettassimo si aiutarvi... Come faremo a raggiungere i paesi neutrali? Non abbiamo i mezzi. >>
<< Noi no, ma l'Emergency Department sì. Hanno elicotteri che possono permetterci di arrivare dall'altra parte del mondo se vogliamo. >>
<< Quindi...quindi tu vorresti fare irruzione nella loro sede e rubare un elicottero? >>
Ewan sapeva che non era esattamente la situazione più semplice o sicura del mondo - okay, no, era proprio da pazzi - ma era l'unico modo << Non ci sono soluzioni migliori di questa. >>
<< Ma il loro sistema di sicurezza è inviolabile, è pieno di guardie e il loro firewall è impenetrabile. >>
<< Sbagliato. Conosco qualcuno che saprebbe farlo ad occhi chiusi. Vero, Mic? >> annunciò Ewan, ormai sicuro che il suo piano, per quanto folle, era realizzabile e aveva persino la sensazione di essere sul punto di convincere anche gli altri. Era evidente che si stava riferendo a Michael, visto che sotto alla sua costante voglia di scherzare e sdrammatizzare, si nascondeva una mente geniale, capace di fare calcoli eccezionali a mente e hackerare un sistema in meno di un attimo.
<< Puoi dirlo forte, amico. >> Michael annuì con un ampio sorriso sulle labbra, mentre si metteva vicino all'amico per mostrargli il suo appoggio, seguito da Gray e Amber. Ewan fece lo stesso, per poi tornare serio e finire il discorso.
<< Come sia io che Lily abbiamo già detto, chi non vuole unirsi a noi può farlo. Siete liberi di scegliere, >> concluse << ma se davvero c'è qualcuno che vuole seguirci, che si faccia avanti adesso. >>
Poi calò il silenzio. I secondi passarono uno dopo l'altro, ma ognuno di essi era senza fine per Ewan. Non ci fu anima viva che aggiunse altro, e ciò significava solo una cosa : sarebbero stati solo lui, Amber, Gray, Lily e Michael. Non che davvero fosse convinto che tutti avrebbero accettato di seguire il suo piano, però aveva continuato a sperare di poter convincere almeno una persona. Insomma, davvero tutti erano troppo codardi, troppo impauriti da Campbell, dal suo dipartimento e chissà cos'altro per reagire? Sul serio erano disposti a lasciare tutto com'era, rimpiangendo i bei ricordi che risalivano a prima della guerra senza combattere per ottenere un futuro migliore? Il tempo avanzava, e ancora niente. Ormai arresosi all'idea che i Sopravvissuti, Outsiders compresi, preferissero stabilirsi in un luogo sicuro per salvarsi la pelle, Ewan abbandonò il pensiero di convincerli << Bene. Avete fatto la vostra scelta. >>
<< Preparate le vostre cose; partiamo fra un'ora. >> ordinò Lily, un po' amareggiata. A quanto pareva, Ewan non era l'unico ad aver creduto che almeno uno di loro li avrebbe sostenuti... Ma purtroppo non era successo, e dovevano farsene una ragione. Così i ragazzi si avviarono verso la porta per uscire e tornare alle loro camere.
<< Aspettate! >> Tom li richiamò prima che se ne fossero andati << Noi veniamo con voi. >>
Quando Ewan si voltò, vide con stupore che alcuni Outsiders si erano fatti avanti di loro spontanea volontà. Erano sei, ma Ewan conosceva solo due di loro : Tom e Debbie, una ragazza che si riconosceva fra mille per via delle ciocche tinte di rosa nella sua chioma scura. Non erano molti, ma era comunque un punto di partenza.
<< L'Emergency Department ci ha rovinato la vita. Adesso vogliamo la rivincita. >> concordò Debbie.
<< Vedo che sei stato convincente. >> sussurrò Gray per non farsi sentire dagli altri.
Ewan cercò di nascondere la gioia che cominciava a farsi spazio in lui, tuttavia non poté fare a meno di inclinare l'angolo della bocca verso l'alto, sorridendo << Allora preparatevi subito, non c'è tempo da perdere. E ricordate che adesso siamo una squadra. >>
I sei che si erano offerti di contribuire alla realizzazione del loro piano fecero un cenno di assenso, e in quell'istante Ewan sentì di potercela fare davvero.
<< Benvenuti nella Ribellione. >>
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REBELLION - Apocalipse
Science FictionPRIMO VOLUME DELLA SAGA "REBELLION" > - Copertina realizzata da Koaluch Design - È vietato copiare la seguente storia o anche la sola trama e i personaggi © - All rights reserved/Tutti i diritti riservati ©