Londra, Carnaby Street - sede centrale dell'Emergency Department of Europe
<< Li avete trovati? >>
<< Non ancora, dottor Campbell >> l'uomo digitò velocemente qualcosa sul Connecter, così da potersi mettere in contatto con la squadra del Settore Gamma << Ma stiamo mandando altri gruppi per velocizzare la ricerca. >>
<< Accidenti... Quante aeree sono state perlustrate? >> bofonchiò sommessamente il dottore, con una lieve traccia di irritazione nella voce. Cominciò a rigirarsi fra le dita l'anello d'oro, mentre serrava la mascella in attesa di ricevere una risposta gradita, sebbene sapesse che non sarebbe arrivata.
<< Quindici. Le prime dieci sono state controllate in due ore, dalle due alle tre del mattino, mentre le altre cinque in questi ultimi cinquantotto minuti. >>
Campbell scosse la testa, pervaso dal nervosismo << Quante zone sono non sono ancora state ispezionate? >>
<< Ventidue, signore. >> rispose il lavoratore. Smise per un attimo di trafficare con il computer e guardò il dottore, pronto ad eseguire gli ordini che gli sarebbero stati impartiti.
<< Raddoppiate le squadre in servizio, e che nessuno si fermi finché non troviamo tutti e due, vivi o morti che siano! >> abbaiò Campbell dopo aver riflettuto con estrema cura sul da farsi, innervosito e rabbioso quanto un cane che ringhiava.
Amber si allontanò immediatamente dalla porta, costringendosi a portare a termine il suo piano una volta per tutte. Ewan e Michael erano in grave pericolo, e se l'Emergency Department li avesse trovati tutto sarebbe andato a rotoli, cosa che non potevano affatto permettersi, non dopo tutti i rischi che avevano corso. Così, la ragazza imboccò il primo corridoio a destra, per poi dirigersi verso le sale di sperimentazione. Ad ogni passo che faceva, sentiva il cuore salirle alla gola e soffocarla con i suoi palpiti irregolari, mentre le mani tremavano incontrollate. Era così nervosa che cominciò ad avere caldo, sebbene ci fossero massimo una dozzina di persone nell'andito. Ed erano proprio le persone il problema più grande, in quel momento: era vietato a tutti i dipendenti entrare nelle sale di sperimentazione dopo le otto e mezzo (salvo in situazioni di emergenza), e se qualcuno l'avesse vista le avrebbero fatto rapporto. Come diavolo avrebbe fatto a entrare senza farsi vedere da nessuno? E che scusa si sarebbe mai potuta inventare, in caso non fosse neanche riuscita a raggiungere la porta?
La ragazza si guardò attorno, terrorizzata. Non le era mai capitato di dover infrangere così tante regole in una sola volta, soprattutto se imposte da un uomo severo come il dottor Campbell, il quale era capace di degradare qualcuno per un minimo errore nei processi di analisi. Ma...aveva forse scelta? No, certo che no. Con quale coraggio avrebbe mai osato rifiutarsi di combattere contro i folli ideali di Campbell? Con quale coraggio non avrebbe cercato di porre fine a quella dannata guerra, avendone pure la possibilità? Insomma, era stata proprio lei a chiedere aiuto a Ewan e Michael!
Una volta avvicinatasi alla porta, sospirò con esasperazione << Ce la posso fare. >>
Fece scivolare una mano in tasca, per poi tastarne il fondo alla ricerca della tessera magnetica. Quando entrò in contatto con la sua superficie uniforme e liscia, la estrasse con un movimento secco, per poi nasconderla dietro la schiena, alzare di nuovo lo sguardo e osservare con estrema attenzione i movimenti dei pochi individui rimasti nel corridoio. Erano in due, un uomo e una donna, per l'esattezza. Indossavano entrambi le uniformi del Settore Delta, camice compreso, e stavano senza alcun dubbio parlando del Progetto Omega, come tutti i dipendenti del dipartimento, del resto. Erano lì da almeno venti minuti, dettaglio si poteva evincere dallo spessore del fascicolo che stavano sfogliando, ma Amber sapeva che sarebbero scomparsi ben presto dietro l'angolo che portava ai dormitori, troppo stanchi per concludere il discorso ad un'ora del genere. Quella sera, i Settori Gamma e Delta erano rimasti operativi per tutta la notte a causa della fuga di Ewan e Michael, oltre che del loro furto di un velivolo appartenente all'organizzazione più potente del Blocco Occidentale. Erano state immediatamente inviate delle squadre di ricerca con il fine di trovare i fuggitivi, catturarli e riportarli indietro, ma nessuno era riuscito a stanarli. Ciò aveva innervosito Campbell a tal punto da mettere a lavoro anche il Settore da lui capitanato, i cui dipendenti stavano cercando di scannerizzare la città con il fine di scovare Ewan e Michael (lo strumento utilizzato era infatti definito Scanner e permetteva di individuare tutti gli esseri viventi in circolazione in una determinata area. Ciò poteva però ricondurre sia ai fuggiaschi che agli Infetti). Ma niente, sembravano essere scomparsi. Tale situazione rincuorò Amber, che si sentì di colpo più determinata e sicura di sé. Appunto per questo, non appena i due impiegati ebbero lasciato la stanza, si precipitò all'intero delle sale di sperimentazione, passando in un battibaleno la tessera nella fessura a lei familiare. Ormai era arrivato il momento di intervenire, poiché era da troppo tempo che nessuno lottava contro la spiacevole situazione che affliggeva il mondo. E Amber non poteva sopportare tutto ciò.
<< Adesso basta. >> sussurrò infatti, la porta che si chiudeva lentamente alle sue spalle e l'oscurità della stanza che la inghiottiva voracemente.
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REBELLION - Apocalipse
Science FictionPRIMO VOLUME DELLA SAGA "REBELLION" > - Copertina realizzata da Koaluch Design - È vietato copiare la seguente storia o anche la sola trama e i personaggi © - All rights reserved/Tutti i diritti riservati ©