Nella sala c'era un forte odore di limone, probabilmente dovuto ai prodotti utilizzati per la pulizia dei mobili. In altro caso sarebbe stato piacevole avvertire il fresco aroma di agrumi, ma là dentro era tanto pungente da far pizzicare le narici per il fastidio, poiché sembrava quasi sostituire ogni traccia di ossigeno. Ewan si sforzò di ignorare quella sgradevole esalazione e cercò di concentrarsi al massimo sull'ennesima conversazione privata che avrebbero avuto con Lily e Gray.
<< Allora? Perché ci avete chiamato? >>
<< A quanto pare i documenti sono autentici, e ciò significa che non stavate mentendo. Perciò, riassumendo, il dottor Campbell vuole sfruttare il Progetto Omega per rinforzare l'esercito e sterminare gli oppositori, ovvero noi. Poi cercherà di farsi eleggere Dirigente dei dipartimenti per prendere sia il controllo del War che dell'Emergency Department, così da poter manovrare le azioni belliche, distruggere la Barriera, vincere la guerra e sottomettere il Blocco Orientale. Giusto? >>
<< Sottomettere il Blocco Orientale? Sul serio? >> chiese Michael. In effetti, né lui né Ewan avevano avuto modo di apprendere nei minimi dettagli quali fossero le intenzioni di Campbell ma, se davvero quella era la sua idea, la situazione era parecchio più grave e delicata del previsto.
<< Non lo sapevate nonostante aveste i documenti con voi? >> Lily parve stupita da quel l'affermazione.
<< Non l'abbiamo letto tutto. >> Ewan fu costretto ad ammetterlo << E poi, ci siamo soffermati soprattutto sulle analisi del batterio. >>
Alla parola "batterio", Gray si ricordò qualcosa << A tal proposito, vorrei farvi una domanda. Voi lavoravate nel pool di ricerca medica, nel Comitato Scientifico o nel Settore Delta in generale? >>
<< No. >>
La sorella continuò << Quindi...non avete assistito alla raccolta di dati? >>
<< No. >>
Gray sbuffò, lasciandosi cadere sulla sedia più vicina << Non mi stupisce che non abbiano ancora trovato una cura. >>
<< Probabilmente non ce n'è una. E anche se fosse, l'Emergency Department si è già arreso da tempo all'idea di portare avanti i test. >> Lily scosse la testa, come delusa dalla dura realtà << Ma non è questo il punto. Voi volete tentare di fermarli, no? Allora diteci qual è il vostro piano, e forse potremmo valutare l'opzione di aiutarvi. >>
Quando udì quelle parole, Ewan restò pressoché paralizzato nel rendersi conto di una cosa. Non avevano un piano. Come diavolo avevano fatto a non pensarci prima? Non sarebbero di certo riuscir ad impedire a Campbell di portare a termine il suo scopo senza un'idea chiara di cosa avrebbero fatto!
<< Noi... noi non... >> borbottò, sentendosi un totale idiota. E adesso?
<< Non avete un piano? >>
<< Non ci abbiamo pensato! Ma... >> si giustificò il ragazzo.
<< Ma? >>
<< Se ci date un pò più di tempo, ci verrà sicuramente in mente qualcosa! >>
Lily scoccò delle occhiate scocciate a tutti i presenti, compreso il fratello. In attesa della loro decisione finale, Ewan e Michael deglutirono in silenzio. Cosa sarebbe successo se Lily non avesse voluto dare loro una mano? Come sarebbe finita?
Alla fine, Gray fece un cenno alla gemella e quest'ultima sospirò, arrendevole << D'accordo. Ma ad una condizione : vi inserirete nella nostra società come foste davvero dei nuovi arrivati e lavorerete, come tutti gli altri. Se non vi sta bene, siete liberi di andarvene. >>
E poi si congedò, tenendo sempre sottomano i fascicoli dell'Emergency Department. Ewan aveva voglia di mettersi a saltare e urlare dalla gioia, ma si contenne per conservare ancora un minimo di dignità. Che qualcuno mi dia un pizzicotto! Lily non ci ha cacciati!
Colto dall'euforia, il ragazzo scoppiò in una breve risata entusiasta, mentre Michael gli sorrideva e farfugliava << Non ci credo! Ancora non ci credo! >>
<< Congratulazioni! Ora siete ufficialmente parte dei Sopravvissuti! >> dichiarò Gray prima di avvicinarsi a loro.
<< L'hai convinta tu? >>
<< Forse. >> una smorfia furba spuntò sul suo viso << Ma ora passiamo alle vostre nuove occupazioni. So che avete lavorato per i Settori Alfa e Beta, quando eravate in sede a Carnaby Street. Quindi, Michael, tu ti occuperai del sistema di sicurezza del Bunk. Ewan, tu starai in infermeria. Cominciate alle nove e mezzo, poi c'è la pausa pranzo e dalle due riprendete servizio fino alle cinque del pomeriggio, ma può capitare che dobbiate restare un'ora in più se c'è molto lavoro da sbrigare. Domande? >>
I ragazzi scossero la testa per fargli capire che le sue spiegazioni erano state sufficienti.
<< Perfetto. Ewan, non appena uscirai da qui, Mitchie ti porterà a conoscere il dottor Steinfeld. Per quanto riguarda te, invece, ti faccio vedere io dov'è la tua postazione. >>
Avendo capito che avrebbero svolto le loro mansioni separatamente, i ragazzi si salutarono, dopodiché ognuno si diresse verso le loro postazioni di lavoro : Michael, infatti, andò dietro a Gray lungo il corridoio che conduceva alle loro camere. Al contrario, Ewan raggiunse Mitchie presso il portone e attese che lo conducesse in infermeria, come enunciato da Gray in precedenza.
<< Ciao. >>
La ragazzina arrossì di colpo << Ciao. >>
<< Sapresti dirmi dov'è l'infermeria? >>
<< Lì. È l'ultima porta a sinistra. >> proclamò << È di fronte alla palestra. >>
<< Va bene. Grazie. >> fu quello che rispose il biondo, per poi seguire le indicazioni della bambina. Si ritrovò infatti davanti alla palestra, la cui porta era spalancata completamente. Così, Ewan poté intravedere l'interno : ragazzi e ragazze di età compresa fra i sedici e i ventisette anni al massimo si stavano allenando in molteplici modi ; c'era chi correva, chi maneggiava le armi, chi colpiva i tipici sacchi da boxe, chi era ancora intento a fare stretching.
<< Gli allenamenti sono a porte chiuse. >> sbottò una voce muliebre e distaccata. Ormai, Ewan sarebbe riuscito a riconoscere quella voce pure ad occhi chiusi. Lily. Se ne stava in piedi dietro di lui, con le braccia conserte e un'espressione severa in viso. Ora non indossava gli stessi abiti di prima, che erano di sicuro meno adatti alla ginnastica di quelli che stava portando.
<< Oh, scusa. Non volevo... >>
<< Lo spero. >> disse con tono autoritario. Si diresse verso la soglia senza aggiungere altro, ma Ewan non fece altrettanto.
<< Lily. >> la chiamò, facendola voltare verso di lui.
<< Mmh? >>
<< Puoi fidarti di noi, te lo giuro. >>* * *
A fine giornata, Ewan e Michael erano a dir poco sfiniti a causa della giornata movimentata che avevano appena affrontato e che, per fortuna, stava volgendo al termine. Una volta giunti presso il loro dormitorio, Michael concluse il riassunto della sua prima giornata di lavoro. In breve, aveva dovuto apportare numerose modifiche di base e effettuare alcuni aggiornamenti per evitare che il sistema di sicurezza si danneggiasse. Nel migliorarlo lo aveva dunque rinforzato e lo aveva persino reso più efficiente. Nel caso di Ewan, era tutta un'altra storia. Dapprima aveva fatto la conoscenza del dottor Steinfeld, un medico di origini austriache dalla corporatura robusta e gli occhi chiari. Aveva chiesto ad Ewan quali conoscenze avesse in campo medico, poi gli aveva domandato di riordinare l'armadietto dei medicinali. Quest'ultimo era in uno stato pietoso e le medicine si mescolavano senza un criterio ben preciso : gli antibiotici affiancavano la morfina, l'acqua ossigenata le pillole per la pressione e così via. Adesso, quel mobile era stato rimesso a lucido alla perfezione, e di questo Ewan poteva dirsi orgoglioso. Finito il racconto del compare, Ewan fece per prendere la tessera e entrare in camera, almeno fino a quando i due non sentirono un rumore provenire da una delle stanze accanto. Vogliosi di scoprire cosa stesse succedendo, Ewan e Michael si avvicinarono di soppiatto per scoprire di cosa potesse mai trattarsi. Quando lo intuirono furono invasi da un senso di confusione e al contempo di compassione. Qualcuno, dall'altra parte, stava singhiozzando.
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REBELLION - Apocalipse
Science FictionPRIMO VOLUME DELLA SAGA "REBELLION" > - Copertina realizzata da Koaluch Design - È vietato copiare la seguente storia o anche la sola trama e i personaggi © - All rights reserved/Tutti i diritti riservati ©