Il direttore dell'Emergency Department, il signor Purcell, si era chiuso nel suo ufficio per godersi un po' di tranquillità dopo una lunga giornata di lavoro : da quando c'erano stati quei tre fuggitivi si era creato un clima di tensione per via della situazione delicata. Molti erano preoccupati per il futuro del dipartimento, in quanto pareva essere minacciato dai Sopravvissuti, e alcuni avevano persino cominciato a dubitare di essere dalla parte giusta, questo il direttore l'aveva notato perfettamente.
<< Signore, >> qualcuno bussò alla porta << posso entrare? >>
Purcell riconobbe la voce dell'uomo << Sì, David, entra pure. >>
Il dottor David Campbell fece il suo ingresso nell'ufficio e andò a sedersi di fronte al suo superiore << Vorrei parlarle delle ricerche che stiamo facendo. >>
<< Ah, sì, quelle dei Sopravvissuti. Come stanno andando? >>
<< Non molto bene... Non siamo ancora riusciti a trovarli. >>
<< È da un sacco di tempo che li cerchiamo, e continuano a sfuggirci come se fossero invisibili. >> mormorò Purcell amareggiato.
<< Già. >> l'occhio di Campbell ricadde su un vassoio poco più in là, su cui erano stati riposti una bottiglia di liquore alle mandorle e dei bicchieri di vetro. Poteva essere il mezzo ideale per il suo intento; avrebbe potuto fare tutto proprio sotto il suo naso, con discrezione, e nessuno se ne sarebbe mai accorto. Quanto era stato sciocco a sottolineare il suo amore per quella bevanda! << Senta, sono un pò nervoso e avrei voglia di bere qualcosa, queste ricerche mi stanno sfinendo...posso? >>
<< Fai pure. >> acconsentì Purcell.
<< Vuole un sorso anche lei? >>
<< Giusto un po', grazie. >>
Proprio quello che speravo, pensò il dottore mentre versava l'acquavite nei bicchieri. In seguito, estrasse della polvere da una bustina nella tasca destra nel camice e lo mise nel liquore, dopodiché lo fece sciogliere nella bevanda con un movimento del polso, grazie al quale le sostanze si mescolarono. Verso ancora un po' di liquido nel bicchiere, così da nascondere ancora di più il composto versato. Si assicurò che non si notasse troppo ciò che aveva appena fatto, poi portò il bicchiere a Purcell.
<< Certe volte penso che non li troveremo mai... >>
Campbell sorseggiò il liquore << I Sopravvissuti? >>
<< Sì. Proviamo a fermarli da molto, ma non ci siamo ancora riusciti. >> aggiunse il direttore, portando il bicchiere alle labbra e bevendo. Non appena vide quel gesto, Campbell non poté fare a meno di sorridere << Non si preoccupi, li prenderemo. E poi, saprò prendermi cura della sua organizzazione, a quanto dice questa lettera scritta da lei. >>
E gli sventolò davanti un documento che aveva scritto poco prima, facendolo passare per uno scritto del direttore. Purcell lo guardò confuso, però quando cominciò a sentire l'effetto del veleno ingurgitato. L'uomo si alzò per andare incontro a Campbell, tuttavia non ci riuscì; incespicò nei suoi suoi stessi passi e per non cadere dovette appoggiarsi alla scrivania << Tu... Avevi architettato tutto, non è così? >>
<< Mandami una cartolina dall'aldilà. Fammi sapere com'è. >>
<< Va' all'inferno, brutto... >> bofonchiò Purcell prima di accasciarsi a terra, i battiti del suo cuore appena cessati.
Campbell osservò il suo operato e, fiero di sé, finì l'acquavite in un sorso << Un ottimo liquore, direi. >>
E rise.* * *
<< Che diavolo significa che non sono lì?! >> sbraitò il dottore. Proprio adesso che avevano scoperto dove erano nascosti i Sopravvissuti per tutto quel tempo, proprio adesso che potevano sbarazzarsi di loro una volta per tutte, non c'era nessuno.
<< Non sono qui, signore. Hanno abbandonato il bunker e portato con sé provviste e armi; è evidente che sapevano del nostro arrivo. >>
<< Non è possibile, non potevano sapere che li stavamo cercando! >>
<< Devono averlo scoperto un qualche modo... >>
Campbell sospirò, esasperato << Cercateli. Saranno anche scappati, ma non possono nascondersi. Lì troverò, a qualunque costo. >>
<< Ma signore, è da questa mattina che... >>
<< Il mio è un ordine. Nessuno rientrerà se non lo dirò io, nessuno rientrerà fino a quando non saprò che i Sopravvissuti saranno stati catturati tutti. >>
<< Però... >>
<< La mia pazienza ha un limite, e le assicuro che se sarà superato a causa sua non mi farò problemi a farla processare per aver disubbidito a un mio ordine. >> lo interruppe il dottore con tono minaccioso. Rifiutarsi di eseguire un comando era considerato quasi come un atto di tradimento nei confronti del proprio Blocco. Infatti nove volte su dieci chi ne era accusato veniva giustiziato, nonostante il capo di War e Emergency Department, il Dirigente, permettesse di avere un processo regolare in tribunale. Senza alcun dubbio la mentalità era cambiata profondamente durante la guerra, e la paura che potessero esserci delle talpe o delle spie nemiche avevano reso tutti fanatici e sospettosi.
<< Mi dispiace, signore, non era mia intenzione farle credere che non volessi fare come ha detto. >>
Campbell fece finta che la loro conversazione non fosse mai avvenuta e si limitò a dire << Voglio che li scoviate. Non mi interessa quanto ci vorrà, resterete sulle loro tracce giorno e notte finché non li avrete presi tutti. Sono stato chiaro? >>
<< Sì, signore. >>
<< Tenetemi informato. >> aggiunse prima di spegnere il walkie talkie. A quel punto, furioso, lo scaraventò sulla scrivania, senza preoccuparsi del fatto che avrebbe potuto romperlo << Come hanno fatto a sapere che stavamo arrivando?! Come?! >>
Sinkey, il quale era stato presente per tutta la durata della chiamata, scosse la testa << Non lo so, David. >>
<< Io sì. >> intervenne Alec, che aveva cercato di uccidere Ewan Schwarz come gli era stato chiesto, tuttavia non era riuscito nel suo intento ed era rimasto in infermeria per un po' assieme al compagno.
<< Allora parla. >>
<< Ecco, quando siamo partiti per la spedizione abbiamo incontrato due Sopravvissuti, ma siamo riusciti a prendere in ostaggio solo la ragazza. L'altro ci è sfuggito e... e credo sia andato ad avvertire gli altri. >>
Campbell rimase per un attimo zitto e immobile, lo sguardo perso nel vuoto, dopodiché si alzò in piedi di scatto e afferrò Alec per il collo della maglietta.
<< Come avete potuto lasciarlo scappare?! >>
<< I-Io... >>
<< David, lascialo andare! >> intervenne Sinkey << La spedizione è stata organizzata da me, e se fallirà è solo colpa mia. Quindi se proprio devi prendertela con qualcuno, prenditela con me, non con lui. >>
Spiazzato dal comportamento di Sinkey, Campbell non seppe dapprima cosa rispondere, ma poi si decise a lasciare Alec mentre sibilava << È il tuo giorno fortunato. Vattene, prima che cambi idea. >>
Nel sentire quelle parole, Alec si precipitò quasi di corsa fuori dalla stanza e lasciò da soli i due colleghi.
<< Ti ritengo responsabile di quello che è successo, Sinkey. >> fu quello che disse il dottore, sedendosi << Adesso torna a lavoro, e non farmi pentire di averti dato un'altra possibilità. >>
Sinkey annuì, per poi lasciare la stanza senza dire niente. Aveva fatto un patto con il diavolo, per quanto rischioso potesse essere, e non poteva più tirarsi indietro. Eppure, avrebbe tanto voluto non fare quell'errore o trovare il modo di uscire da quella circostanza, ma come? Fu allora che gli venne in mente qualcosa : sarebbe stato vincolato a quell'accordo solo finché uno dei due non fosse sparito...o morto.
<< Signore! Signore! >> gli gridò di punto in bianco Alec, correndogli incontro << Il direttore...ho saputo solo ora... >>
<< Cosa? Il direttore cosa? >>
Nonostante il fiatone dovuto alla corsa, il ragazzo riuscì ad affermare << Il direttore...è morto. >>
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REBELLION - Apocalipse
Science FictionPRIMO VOLUME DELLA SAGA "REBELLION" > - Copertina realizzata da Koaluch Design - È vietato copiare la seguente storia o anche la sola trama e i personaggi © - All rights reserved/Tutti i diritti riservati ©