8

50 4 8
                                    

Ewan si svegliò per l'ennesima volta, infastidito dalle russa continue dell'amico addormentato, le quali somigliavano a dei veri e propri grugniti di suino, cosa non proprio piacevole in un momento come quello.
<< Michael... >> borbottò infatti << ...cosa c'è che non va in te? >>
Scocciato, il ragazzo si tolse di dosso la tenda impolverata, rinunciando al suo benamato sonnellino. L'unico modo per rilassarsi sarebbe stato quello di leggere qualcosa, ma purtroppo non aveva con sé alcun libro, perciò avrebbe per forza dovuto trovare un'alternativa... o forse no. Lanciò uno sguardo alle due cartelline rubate, le quali giacevano incustodite all'interno dello zaino di Michael. Se nessuno ne conosceva il contenuto doveva esserci qualcosa sotto, qualcosa di troppo pericoloso per essere condiviso, forse un segreto mortale. Di solito, Ewan non avrebbe mai osato appropriarsi di un documento che poteva svelare affari di Stato, ma ormai tutto era cambiato e rispettare le regole imposte dall'Emergency Department non avrebbe di certo ribaltato la situazione. Così prese il fascicolo riguardante il batterio e iniziò a sfogliarlo, senza mai distogliere lo sguardo dalle analisi chimiche. Quella era la sua unica opportunità per capire contro cosa doveva combattere il Blocco Occidentale, e di certo non se la sarebbe fatta sfuggire ora che poteva scoprirlo. A suo parere, solo uno sciocco non avrebbe fatto altrettanto... Infatti Ewan non perse altro tempo e diede un'occhiata al testo, determinato come mai prima di allora.
Pagina dopo pagina, minuto dopo minuto, il ragazzo si immerse sempre di più nella sua lettura, turbato ma incuriosito dai dati raccolti nei tempi antecedenti la sua nascita. Come potevano tante informazioni non aver avviato degli studi per la produzione di un vaccino? E perché in quella cartellina non c'era alcun risultato positivo ai test che si svolgevano sui batteri? Non ha senso; pensò infatti. Passò al paragrafo successivo, certo che la vera natura del Morso della morte non fosse quella di batterio, contrariamente a quanto aveva sempre detto Campbell. Tale ipotesi si concretizzò quando vide un aerogramma rappresentante gli elementi che costituivano il cosiddetto "agente batterico". Infatti, lo spicchio più grande - color amaranto - era accostato ad una parola alquanto bislacca, per quanto riguardava l'ambito scientifico...
<< Uranio? >>
Ewan aggrottò le sopracciglia, ancora più confuso di prima. Quale pazzo aveva definito "batterio" una cosa del genere? Chiunque fosse stato, il ragazzo si decise a concludere la lettura del fascicolo, in modo da poter mettere in luce la verità. Così proseguì, scovando gli appunti della celebre scienziata Odeya Cohen.

" Dopo aver portato a termine tutte le analisi necessarie, posso dire con certezza di aver avuto a che fare con un compito particolarmente arduo. Prima di cominciare queste ricerche avevo infatti creduto che si trattasse di un impiego come un altro, almeno fino a quando io e il dottor David Campbell non siamo andati fino in fondo alla questione, scoprendo che l'agente batterio non è affatto ciò che credevamo.
Abbiamo dunque considerato più ipotesi, anche quelle meno plausibili, e raccolto almeno il triplo dei dati presenti in questa cartella. Sono stati adottati più strumenti di quando avrei mai potuto immaginare e ho chiesto l'opinione di un'incalcolabile numero di studiosi e scienziati provenienti da ogni parte del mondo. Ma ciò non è bastato a darci una pista su cui lavorare, fatto che ha convinto Campbell ad abbandonare gli esperimenti.
L'Emergency Department ha dunque rinunciato con fin troppa facilità a quest'incarico, ma io non farò altrettanto. È troppo pericoloso lasciare che questa minaccia distrugga il nostro mondo, dunque continuerò i miei studi fino a quando non avrò trovato un rimedio a tutto questo, fino a quando non avrò trovato una cura. E ci riuscirò, non importa quando tempo ci vorrà né quanto sacrifici dovrò fare: per il bene dell'umanità, ce la farò. È una promessa

- Dott.ssa Odeya Cohen "

E con la firma della dottoressa, la lettera concluse. Ewan ripose nuovamente il fascicolo all'interno dello zaino dell'amico, mentre un immenso e profondo oceano di pensieri allagava la sua mente.
La donna più brillante del globo non aveva saputo trarre alcuna conclusione sulla calamità che mieteva un'inimmaginabile cifra di vittime all'anno, nonostante i suoi trentadue anni di esperienza. Com'era possibile? Per quale dannato motivo la sua conoscenza non l'aveva portata alla soluzione? E perché nove anni prima era sparita dalla circolazione se aveva giurato di continuare le sue ricerche? Con la testa che pulsava a causa dei quesiti che lo assalivano e dello sforzo compiuto per elaborare le informazioni, il ragazzo si rese conto che il mondo era mutato sotto ogni singolo punto di vista, e lo era così tanto che niente era più prevedibile. Inoltre, c'erano più fattori che rendevano impossibile salvaguardare le poche vite umane rimanenti, quali la guerra e il Morso della morte, perciò nessuno si poteva dire al sicuro. Nessuno.
Ma, proprio per tale motivo, Ewan scelse di fare la cosa giusta. Da quel giorno in poi, avrebbe fatto quando in suo potere per salvare il mondo in cui viveva, anche a costo di combattere con i denti e con le unghie fino a sanguinare copiosamente. Non gli importava di quanto pericoloso fosse, di quante cose avrebbe dovuto sacrificare, avrebbe raggiunto i limiti del possibile affinché il mondo non fosse precipitato nel profondo baratro che conduceva alla fine di tutto, dove ogni cosa cessava di esistere. E ora che Ewan cominciava sul serio a sentire il bisogno di dormire, giurò sulla sua stessa vita che quella sarebbe stata la sua priorità, poi chiuse gli occhi e sprofondò in un intenso sonno.

REBELLION - Apocalipse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora