Epilogo

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Quando apprese la notizia, il governatore Thomas Claythorne corse fuori dalla sede del Parlamento, seguito dal Primo Ministro Jared Irving. Era stato avvistato un elicottero dell'Emergency Department of Europe, il quale era appena atterrato sul suolo australiano. Cosa potevano volere da loro? Giunto all'esterno, Claythorne si fermò di colpo nel capire che era tutto vero : il mezzo di trasporto era lì, di fronte a lui, e tutti i suoi passeggeri erano scesi.
<< Ma allora è vero... >> sussurrò esterrefatto Irving. Da quando l'Australia aveva smesso di sottostare alla regina d'Inghilterra in occasione della guerra, l'Europa si era allontanata in modo considerevole dal continente oceanico. Cosa poteva averli spunti a riavvicinarsi?
Uno di loro, un giovane dai ricci biondi e gli occhi chiari, fu il primo a parlare per stabilire un contatto << Non siamo qui per attaccare, siamo venuti in pace. Abbiamo solo bisogno di parlare con il governatore e il Primo Ministro. >>
<< Se siete qui per chiederci di unirci al Blocco Occidentale potete ripartire subito. Non entreremo a far parte di questa guerra, e abbiamo chiuso con la Gran Bretagna. >>
<< Inoltre, potete dire al vostro dipartimento... >>
Il biondo fece un passo avanti << Non lavoriamo per l'Emergency Department. >>
Claythorne e Irving si scoccarono un'occhiata confusa, che si trasformò ben presto in una piena di stupore. Di recente, il telegiornale aveva trasmetto ai Connecter rimasti in tutto il mondo una notizia spiacevole per la sede inglese dell'Emergency Department. Alcuni oppositori, che si facevano chiamare Ribelli, erano coinvolti nel furto di un elicottero ed erano riusciti a uscirne incolumi.
<< Sono loro. Sono i Ribelli. >>
<< E che diavolo ci fanno qui? >>
<< Non lo so, Jared. >> sussurrò in tutta sincerità Claythorne << Ma lo scopriremo. >>

* * *

Ewan, Michael, Lily, Gray e Amber vollero essere gli unici a parlare con le due persone più potenti della nazione, poiché non sapevano cosa sarebbe potuto succedere se si fossero se si fossero intromessi anche gli altri Ribelli. Al contrario di quanto si erano aspettati, furono accontentati e accompagnati in una delle numerose sale del complesso. Era una stanza per le riunioni, a giudicare dal tavolo che occupava più di metà sala e dalle sedie attorno ad esse.
<< Voi siete i Ribelli, dico bene? >> chiese Thomas Claythorne, dopodiché si sedette. Il Primo Ministro Irving fece lo stesso.
<< Sì. >>
<< E di cosa vorreste parlare con noi? >>
Ewan esitò prima di iniziare a spiegare, impaurito dall'idea di un rifiuto e di dover procedere da soli, senza aiuto da parte di nessuno.
<< Amico, ce la puoi fare. >> lo spronò Michael di punto in bianco, posandogli una mano sulla spalla << Qualsiasi cosa accada, ricorda che non sarai solo. Hai noi, tutti noi. >>
Il ragazzo inclinò gli angoli della bocca in un sorriso, grato all'amico per il suo sostegno e la fiducia che nutriva nei suoi confronti. Grazie a lui, il biondo si fece coraggio e cominciò a raccontare.
<< Immagino siate già a conoscenza di cosa sia il Progetto Omega. >>
<< Sì, il progetto di Campbell. >>
<< Lo scopo di questo progetto sarebbe quello di vincere la guerra... >>
Irving lo interruppe << Lo sappiamo, ragazzino. >>
<< Chiudi il becco, Jared. >> lo zittì il governatore, serio << Continua. >>
<< Il punto è che Campbell vuole distruggere la Barriera e sterminare la popolazione del Blocco Orientale, ma non solo. Lui sa benissimo che il Morso della Morte non è un batterio, ma non si conosce ancora la sua natura, per questo finge che lo sia e fa credere a tutti che il Progetto Omega porterà avanti le ricerche per una cura. Ma non è questo il punto. Il problema è che lui userà quella struttura per uccidere chi cercherà di fermarlo, e noi siamo già sulla sua lista. Non si arrenderà fino a quando non saremo tutti morti. >>
<< E cosa c'entra questo con noi? >> Irving si intromise per l'ennesima volta.
<< Se la smettesse di interrompere lo saprebbe. >> disse Amber, mentre Lily annuiva per far capire che era d'accordo con lei. A dire il vero, tutti lo erano.
<< Bene, allora sentiamo cos'ha da dire il ragazzino. >>
<< Vorremmo chiedervi un'alleanza. A voi e alla Nuova Zelanda. >>
Claythorne aggrottò le sopracciglia << Un'alleanza? E per cosa? >>
<< Mettere fine a questa guerra. Da quando è cominciata ci sono stati solo morte e dolore, perciò la Ribellione combatte per la pace. >> concluse Ewan con la sua solita determinazione che lo accompagnava costantemente. Arrendersi? Mai. Avrebbe lottato fino in fondo per ciò in cui credeva e ciò che andava fatto, anche a costo di essere liquidato come matto e sentirsi dire che non avrebbe concluso nulla. L'opinione altrui non gli interessava. Aveva un obbiettivo comune con le persone senza cui non poteva vivere, e per quanto difficile fosse l'avrebbe raggiunto. Avrebbe versato sangue, sudore e lacrime, avrebbe combattuto e sì, forse sarebbe morto, ma avrebbe provato e resistito fino alla fine.
<< E come penseresti di farlo, eh? Se non ti aiutassimo, non avresti alcuna speranza. >>
<< Si sbaglia! Ewan non è solo, ha una squadra, ha degli amici che lo sostengono! >> esclamò Michael in sua difesa. Nessuno poteva parlare così ad Ewan. Nessuno.
<< Jared, almeno ascolt... >>
<< No, Thomas, fammi finire. Appoggio o non appoggio, fallirete, e sapete perché? Perché vi faranno a pezzi. >>
<< Non ha idea di quanto non abbiano creduto in noi, eppure siamo qui. >> aggiunse Gray, per poi lanciare uno sguardo di sfida a Irving con il fine di abbattere la sua ostilità.
<< Fino ad ora avete solo rubato un elicottero. Quello che volete fare voi va ben oltre, mocciosi, e vi assicuro che vi state suicidando. >>
Lily fece una risata amara di breve durata, tuttavia d'impatto. Difatti tutti si voltarono verso di lei << Lei dice questo solo perché non sarebbe abbastanza coraggioso per farlo. >>
<< Come...? >>
<< Adesso basta! Irving, se non stai zitto ti faccio buttare fuori! >> gridò Claythorne, furioso. Era scattato in piedi all'improvviso e aveva colpito con un pugno il tavolo, dopodiché si era seduto ancora. Poi guardò Ewan.
<< Ti chiami Ewan, giusto? >>
<< Sì, signore. >>
<< Qual è il vostro piano? >>
<< Ci alleeremo con i paesi neutrali, poi oltrepasseremo la Barriera e chiederemo un patto al Blocco Orientale. >>
<< E a quel punto? >>
<< Convinceremo lo schieramento Occidentale a firmare l'armistizio. >> raccontò il ragazzo che, dopo un attimo, lo pregò << Per favore. Per favore, ci aiuti. >>
Thomas Claythorne annuì dopo averlo ascoltato con attenzione, successivamente calò il silenzio per un paio di secondi, poiché Irving aprì bocca,
<< Non ci credo...ti stai davvero facendo abbindolare da questi bambini? Ma ti si è fritto il cervello? >>
<< Credici, invece. >>
<< Stai sul serio prendendo in considerazione questa pazzia?! >>
<< Per la sicurezza del mio paese? Sì, lo prendo in considerazione. >>
<< Tutto questo è ridicolo, me ne vado! >> dichiarò indignato Jared Irving, chiudendosi la porta alle spalle con un tonfo. Però il governatore parve non farci neanche caso.
<< Ragazzi, qui stiamo parlando di guerra. Ammiro il vostro coraggio e il modo in cui difendete i vostri ideali, >> cominciò << tuttavia non posso accettare un'alleanza... >>
<< Oh, capisco. >>
<< ...non del tutto, almeno. >>
I cinque lo fissarono speranzosi, mentre lui procedeva << Non potrò darvi l'appoggio dell'intero esercito, ma avrete al vostro fianco i miei soldati migliori. Non voglio vedervi fallire, perché siete un barlume di speranza in un mondo che non ne ha. Quindi andate, e vincete. >>

* * *

I Ribelli stavano per salire a bordo dell'elicottero ormai, portando con sé nuove reclute : McKenzie, Josh, Grace e Jacob. Le ragazze e Jacob si erano dimostrati fin da subito molto estroversi e amichevoli, mentre Josh era più serio e silenzioso, ma comunque gentile.
<< Benvenuti nella Ribellione. >>
<< Grazie. >>
Jacob, un ragazzo dagli occhi cerulei e i capelli scuri, disse con grande entusiasmo << Allora? Non vorremo restare qui impalati, no? Andiamo, e facciamogli vedere chi siamo. >>
<< Quel tipo già mi piace. >> mormorò Michael prima di entrare nella cabina di comando e occuparsi del decollo. Salirono anche Amber, Gray e Lily. L'unico rimasto a terra era Ewan, voltato verso il Palazzo del Parlamento, da cui riusciva a scorgere Claythorne. Li osservava da dietro una finestra, le braccia dietro la schiena, quando augurò loro << Buona fortuna. >>
Non potevano sentirlo e lo sapeva, ma non era quello l'importante. In lontananza, Ewan lo salutò con un ultimo smagliante sorriso. Finalmente salì a bordo, con la frase di Claythorne che gli ronzava in testa. Siete un barlume di speranza in un mondo che non ne ha. Quindi andate, e vincete.
<< Vinceremo. >> sussurrò, mentre l'elicottero decollava, la luce del tramonto che dipingeva il cielo di colori caldi e sembrava auspicare buon viaggio.

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