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Il giorno seguente i Sopravvissuti, o per meglio dire - i Ribelli - erano ripartiti all'alba come stabilito e camminato per ore lungo le vie deserte di Londra, un tempo città famosa e fiorente, nonché grande meta turistica. Non c'erano stati problemi quel giorno, e ogni cosa sembrava procedere per il meglio : niente Infetti, niente maltempo e perfino niente stanchezza. Infatti Ewan fu sorpreso nell'accorgersi di essere nel pieno delle sue energie, nonostante il turno di guarda con Amber l'avesse distrutto. Un po' spaesato, il ragazzo si guardò intorno, la Londra che a malapena conosceva quando si era trasferito era ancora più irriconoscibile in quelle condizioni. Edifici in decadenza, macerie sparse per le strade, veicoli e oggetti abbandonati sull'asfalto o sui marciapiedi...
Nulla pareva rappresentare la città del passato, la città grandiosa, piena di luci e cultura che era stata. Ancora intento a immaginarsi l'aspetto di Londra negli anni precedenti, dapprima Ewan non si accorse di essere finalmente giunto presso il Tower Bridge, ma quando si rese conto di averlo effettivamente raggiunto rimase a bocca aperta davanti alla sua magnificenza : due alte torri si protendevano verso il cielo, quasi come fossero state costruite per toccare le nuvole e le stelle del firmamento. La passerella pedonale coperta era perfettamente intatta, proprio come i perni che consentivano la mobilità del ponte. Sotto di esso, il riflesso del monumento appariva nelle torbide e scure acque del Tamigi.
<< Dove sono gli altri? >> chiese.
Lo sguardo di Lily vagò da una direzione all'altra, alla ricerca dei compagni.
<< Non capisco...dovrebbero essere qui. >>
<< Forse sono solo rimasti indietro. >> cercò di rassicurarla Gray.
<< No, non è possibile. Sarebbero dovuti arrivare da un bel pezzo. >> ribatté la ragazza. Camminava avanti e indietro con fare preoccupato, evidentemente spaventata a morte dall'idea che qualcosa fosse andato storto << È se gli fosse successo qualcosa? >>
<< Hey, calmati, >> il fratello posò la mano sulla sua spalla << arriveranno. Devi solo avere un po' di pazienza. >>
Lily aprì la bocca per aggiungere qualcos'altro, ma la voce le morì in gola quando sentì il Connecter nel suo orologio emettere un beep che si ripeteva. Ciò voleva dire solo una cosa : qualcuno stava tentando la connessione per contattarla tramite videochiamata. Lily sospirò sollevata, e rispose << Debbie, dove siete finiti? >>
Delle linee tridimensionali verde brillante mostravano l'immagine della ragazza, la quale parlava sottovoce << L'Emergency Department...è qui. >>
<< Cosa?! >>
<< Ci hanno visti, ma ho fatto scendere tutti dal furgone. Adesso siamo nascosti in un locale di fronte al Tower Bridge, ma sono sicura che riusciranno a trovarci. >>
<< Dannazione, non ci voleva! >>
<< Dimmi dov'è l'ingresso del bunker, così... >>
Lily scosse la testa << No, ce li porto io. Aspettatemi lì, non vi muovete per nessun motivo. Arrivo. >>
<< Come diavolo hanno fatto a sapere che eravamo qui? >> domandò Michael.
<< Non lo sapevano, è stato un caso. Di sicuro hanno mandato dei team del Settore Gamma a cercarci. >>
<< Adesso non importa come ci abbiano trovati, dobbiamo sbrigarci. Io andrò da loro, li accompagnerò e gli darò il codice, mentre voi attraversate il Tamigi dal ponte. Spostatevi con cautela e non fatevi vedere. >>
<< E come facciamo? >>
<< Ci nascondiamo. Ci sono un sacco di veicoli abbandonati sul ponte; basta accovacciarsi e possiamo usarlo per passare inosservati. E se anche ci notassero potremmo usarlo per proteggerci dai proiettili. >> propose Michael.
<< Perfetto. Avviatevi, ci vediamo dall'altra parte. >> Lily acconsentì, per poi voltarsi e dirigersi silenziosamente verso il posto in cui gli altri la stavano aspettando.
<< Andiamo. >>
<< Aspettate! Non possiamo lasciarla andare da sola! >> esclamò Ewan, guardandola andare via. Per quanto potesse essere abile in ciò che faceva, non poteva pretendere di farcela per conto suo ogni volta, soprattutto contro l'Emergency Department.
<< Non preoccuparti, sa cavarsela... >>
<< Da sola? Forse contro gli Infetti, ma non contro un'intera squadra del Settore Gamma. Se le succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai. >>
Gray lo guardò per un istante, dopodiché sospirò << Va bene, vai con lei. >>
Ewan annuì, si voltò e cominciò a correre per andare dalla ragazza, la quale se ne stava nascosta dietro una bancarella per vendere gli hot dog. Il biondo si mise accanto a lei, che lo fissò con disapprovazione.
<< Che stai facendo? Perché non sei con gli altri? >> sussurrò, vedendo che alcuni uomini dell'Emergency Department stavano perlustrando quella zona sotto ordine di un uomo che gridava "trovateli".
<< Lo sai, non ho intenzione di lasciarti da sola. >>
<< Non mi ascolteresti se ti dicessi di andartene, vero? >> disse Lily, che continuò a tenere gli occhi incollati su di lui per un po'.
<< No. >>
<< E va bene, seguimi. >>
Entrambi si spostarono senza fare rumore dalla bancarella alla porta del locale, ma aspettarono prima di entrare, poiché era calato il silenzio e emettere anche un solo suono sarebbe stata la loro condanna a morte.
<< Non tralasciate niente, potrebbero essere nascosti ovunque! >> fu urlato di nuovo. Lily colse al volo quell'opportunità, spalancò la porta e sgattaiolò dentro.
<< Vieni, altrimenti ci vedono! >> farfugliò mentre gli faceva cenno di entrare con un gesto della mano. Ewan non perse tempo, superò la porta e la raggiunse.
<< Ci sono. >>
<< Lily? Sei tu? >> chiese qualcuno dal suo nascondiglio.
<< Sì. Venite fuori, ma fate piano. Non devono scoprire che siamo qui. >>
Subito tutti uscirono allo scoperto e si avvicinarono a Ewan e Lily. Trattennero il fiato, nella speranza che non si accorgessero della loro presenza.
<< Ascoltate, non possiamo uscire tutti insieme, altrimenti ci vedranno di sicuro. Debbie e Tyler, attraversate il ponte e andate dagli altri, ci occupiamo noi di loro. Poi... >>
<< Cosa?! No, noi... >>
<< Per favore, andate. So di non essere più il capo, ma fate come vi dico almeno per questa volta. La Ribellione ha bisogno di voi da vivi e incolumi. >>
<< Anche di voi. >> insistette Debbie.
<< E infatti torneremo. Ma adesso andate, vi prego. >>
I due sospirarono, arrendevoli, per poi varcare l'uscita e dirigersi verso il Tower Bridge.
<< Ewan, tu devi andare per primo insieme a Jackie, Derek e James. Quando sarai fuori dovrai prendere la prima strada a destra e aspettare che arrivino tutti gli altri. Okay? >> continuò lei. Indicò i tre individui che sarebbero andati con lui, così che si facesse un'idea di chi fossero.
<< Va bene. E poi? >>
<< Gli farò vedere come raggiungere il bunker e gli darò il codice d'accesso. Da lì noi torneremo indietro e raggiungeremo gli altri. >>
Ewan annuì << Allora vado. >>
E si precipitò fuori, seguito dalle altre tre persone che dovevano andare con lui. Sfruttò a suo favore il fatto che i lavoratori del Settore Gamma si erano allontanati, e si svoltò a destra, proprio come gli aveva chiesto Lily. Si fermò vicino a quelli che sembravano essere dei cassonetti rovesciati e attese che arrivassero gli altri tre ragazzi che erano usciti con lui. Ben presto gli furono accanto tutti, uno dopo l'altro, e lui chiese loro di stargli sempre vicino. In tal modo, avrebbe avuto la possibilità di difenderli in caso fosse stato necessario.
Nel giro di poco tempo, una decina di minuti al massimo, altri due gruppi giunsero nel luogo prestabilito uno consecutivo all'altro. Stranamente non ci furono imprevisti; nessuno rimase indietro, colpito o preso, e i dipendenti del Settore Gamma non avevano sospettato niente. Sì, ogni tanto avevano sentito qualche rumore e le loro ricerche continuavano senza sosta, ma i Ribelli erano stati abbastanza abili da non farsi notare. Quando finalmente Ewan scorse l'ultimo gruppo, composto da Francine, un ragazzo che non conosceva, la piccola Mitchie e Lily, che teneva per mano la bambina, si sentì meno nervoso rispetto a prima. Bastava che anche loro non venissero avvistati ed ogni cosa sarebbe andata per il meglio. Con passo felpato, tutti e quattro si avvicinarono, mentre Ewan e gli altri restavano dietro i cassonetti. Ormai non mancava molto, solo un paio di metri e tutti sarebbero stati al sicuro. Tuttavia, fiducioso che il piano sarebbe andato liscio come l'olio, Ewan non si sarebbe mai aspettato di sentire proprio quel suono. Quello di uno sparo.
Gli occhi spalancati per la sorpresa fusa alla paura, sia Ewan che Lily si voltarono in direzione del rumore, per poi scoprire con terrore che Francine era stata ferita ed era caduta con un tonfo sordo sull'asfalto. Non appena la figlia si rese conto di ciò che era appena accaduto, corse verso la madre con gli occhi pieni di lacrime. Per quanto Lily potesse capire il dolore di Mitchie, si affrettò a prenderle il braccio, ma la bambina si dimenò e la costrinse a lasciarla andare. Piangendo, si inginocchiò accanto alla genitrice e la strinse fra le sue braccia, noncurante del sangue fresco che le sporcava i vestiti.
<< Mamma! >>
<< Tesoro, qualsiasi cosa succeda da ora in poi...ricordati che ti voglio bene. Tantissimo. >> mormorò Francine, prendendole la mano << Ma devi andare con lei, ti prego... >>
<< P-però... >>
<< Lily, prenditi cura di lei. >>
Sebbene sapesse che Mitchie avrebbe solo voluto restare con la madre, Lily credeva che la cosa più giusta da fare fosse ascoltare Francine. Così la prese in braccio, Mitchie che si dimenava per non farsi portare via e la madre che le sorrideva per tranquillizzarla, anche se quello sarebbe stato probabilmente il suo ultimo respiro. Lily cercò di nascondere il fatto che aveva gli occhi lucidi; Francine era sempre stata al suo fianco quando dirigeva il Bunk, ed era straziante per lei vedere tutta quella sofferenza in una volta, soprattutto avendo provato sulla sua pelle la perdita dei genitori. Dietro di loro, un membro dell'Emergency Department impugnava la sua arma, ma stavolta nel mirino non c'era più Francine. Lily era diventata il suo nuovo obbiettivo. Fu a quel punto che Ewan caricò la pistola, uscì dal suo nascondiglio e fece fuoco, colpendo il nemico e afferrando l'avambraccio di Lily. Allora la trascinò dietro ai cassonetti, dove erano rimasti gli altri, pietrificati dallo sgomento.
<< Lily, dov'è l'entrata del bunker? >> le domandò. La ragazza, ancora sconvolta da quello che era appena successo, non riusciva neanche a spiccicare parola. Ma Ewan insistette.
<< Se non ci sbrighiamo ne arriveranno altri e saremo spacciati! >>
<< I-Io... >>
<< Per l'amor di Dio, Lily! Dobbiamo darci una mossa o moriremo tutti! >> continuò << Per favore. >>
Lily lo guardò per qualche secondo, il timore che le si leggeva in viso, tuttavia si ricompose e prese il controllo della situazione, come avrebbe fatto normalmente. Ewan aveva ragione, non potevano rischiare che ci fossero altre vittime. Ce n'erano state fin troppe.
<< Adesso ascoltate bene quello che vi dico. Entrate in questo edificio e scendete tutte le rampe di scale. Una volta arrivati dovete aprire la seconda porta a sinistra con il codice che vi darò. D'accordo? >>
I Sopravvissuti annuirono.
<< Bene. E, Mitchie, >> procedette la giovane, rivolgendosi solo alla bambina << questo è il codice d'accesso. Dovete usarlo per entrare nel bunker, quindi mettilo in tasca e chiudi la zip. Non toglierlo da lì fino a quando non sarete davanti alla porta, hai capito? >>
La ragazzina fece cenno di sì con la testa, mentre Lily le consegnava un foglietto spiegazzato. Era piccola, questo lo sapevano tutti, ma Ewan era sicuro che lei le avesse affidato quel compito per un motivo ben preciso. Conosceva Mitchie, perciò sapeva che era molto responsabile e matura per la sua età, e si fidava di lei.
<< Lo so, avrei dovuto proteggere tua madre, tutto questo è colpa mia. Ma fidati di me, perché ti prometto che se lo farai avrai una vita bellissima. Potrai giocare di nuovo con gli altri bambini, potrai andare a scuola, e... >>
Mitchie non la lasciò finire; le circondò il busto con le braccia esili e l'abbracciò, per poi sussurrare << Ti voglio bene. >>
<< Anche io, tesoro. Anche io. >> rispose Lily, mentre la stringeva ancora di più a sé. Ewan le fissò con il cuore spezzato, distrutto dalle numerose sensazioni che lo stavano assalendo una dopo l'altra, e non poté fare a meno di sentirsi responsabile quando vide una lacrima inumidire la guancia di Mitchie. E la sensazione peggiorò quando ogni cosa finì. Lily lasciò andare Mitchie insieme agli altri, senza toglierle gli occhi di dosso, e lui si sentì come se stesse sprofondando in un abisso oscuro e profondo.

REBELLION - Apocalipse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora