19

20 4 3
                                    

Ewan raggiunse la palestra dopo il suo turno di lavoro in infermeria assieme al dottor Steinfeld e aspettò che Lily arrivasse. Stavolta, però, tirò fuori i guanti senza dita non appena fece il suo ingresso nella sala, ricordandosi di prenderne un paio anche per lei. Rispetto al giorno precedente era più preoccupato del solito, questo perché sapeva di cosa era capace Lily e non voleva perdere la sua opportunità per riscattarsi e diventare Outsider. Ciononostante, adesso, grazie a Gray, aveva capito come muoversi : stando a quanto gli era stato spiegato, il punto forte di Lily era la velocità, che sfruttava per far stancare l'avversario e schivare i colpi. Inoltre, aspettava spesso che fosse l'altro ad attaccare, così che lei potesse immobilizzarlo e sferrare un attacco oppure buttarlo a terra. Di sicuro essere al corrente di tali informazioni avrebbe aiutato Ewan ad affrontare un nuovo scontro corpo a corpo contro Lily.
<< Ancora qui, eh? >>
Il ragazzo alzò lo sguardo in sua direzione, poi le porse i guanti << Certo che sì. >>
Mentre lei si preparava, Ewan non poté fare a meno di guardarla : i capelli scuri erano raccolti in una coda di cavallo disordinata, con qualche ciuffo che le ricadeva sul volto. Indossava una semplice canottiera bianca e dei pantaloncini da ginnastica bluette, i quali le fasciavano il corpo come un guanto. All'apparenza non era nulla di speciale, tuttavia Ewan pensava che le stessero bene. Davvero bene.
<< Che c'è? >>
<< Niente. >> rispose, distogliendo lo sguardo. Non voleva che Lily si facesse strane idee su di lui, dato che la loro relazione (di amicizia, s'intende) era ancora un pò strana.
<< Pronto? >> chiese Lily quando fu sul materassino. Adesso, lui era davanti a lei. Lei davanti a lui. La differenza di statura era evidente, però Lily non si era di certo mai lasciata intimorire dall'altezza di Ewan.
<< Puoi scommetterci. >>
<< A te la prima mossa. >>
Ewan scosse la testa << Prima le signore. >>
<< Se proprio insisti... >> per un attimo Ewan trattenne il fiato, quasi temendo ciò che Lily avrebbe potuto fargli. Quest'ultima rimase inizialmente ferma, in piedi, senza muovere un muscolo, ma poi fece uno scatto in avanti e, una volta raggiunto Ewan, fece per dargli un pugno in pieno viso. Il ragazzo riuscì però, con sua immensa sorpresa, a schivare l'attacco inclinando il busto verso destra.
<< È il tuo turno. >> aggiunse lei. Ewan raccolse tutte le sue energie, con il fine di dare il massimo e dimostrare a Lily che era in grado di svolgere i compiti assegnati agli Outsiders, per poi caricare il peso del corpo su una gamba sola e scagliare un calcio. Lily lo evitò con facilità, dopodiché gli afferrò il braccio per impedirgli di ritrarlo e fare la prossima mossa. Ricordandosi l'esito del loro ultimo scontro, Ewan la colpì al ginocchio con una gamba, in modo che gli lasciasse andare il braccio e si sbilanciasse. Accadde come preventivato, tuttavia Lily non si lasciò sconfiggere così, sebbene avesse perso l'equilibrio e con esso anche un possibile vantaggio. Difatti imitò il movimento di Ewan, ma lo colpì con forza ancora maggiore e, per questo, il biondo si ritrovò per l'ennesima volta catapultato a terra.
<< Come diavolo ci riesci? >> bofonchiò mentre lei lo guardava dall'alto in basso.
<< Questione di esercizio. >> Lily gli porse la mano per aiutarlo a rialzarsi, cosa che fece piacere ad Ewan : ormai, sapeva di dover rinunciare al desiderio di diventare Outsider e la sua unica consolazione era la disponibilità dimostrata da Lily.
<< Senti, so che non vuoi che io sia un Outsider, è solo che... >> il ragazzo fece per supplicarla, pregarla di dargli una mano, quando fu interrotto da Lily stessa.
<< Non ho mai detto questo. >>
A quel punto Ewan schiuse la bocca, colpito << Quindi, tu mi stai dicendo che io...? >>
La ragazza annuì lentamente, ed Ewan non poté nascondere un ampio sorriso. Avrebbe quasi voluto abbracciarla per la felicità << Non farmene pentire. >>
<< I-io...non so come ringraziarti, davvero. >>
<< C'è sempre tempo per quello. Ma ora occupiamoci di qualcos'altro... >> Lily si avvicinò alla parete delle armi, dalla quale prese due pistole cariche, alcuni coltelli e delle mascherine trasparenti << Tiro al bersaglio. >>
<< E suppongo tu sia la mia allenatrice, no? >>
<< Bingo! >> esclamò Lily, lanciandogli una maschera e la pistola. Ewan le afferrò entrambe al volo, ma poi si avvicinò a lei per far sì che non gli venissero lanciate addosso delle armi da taglio affilate.
<< Con cosa cominciamo? >>
<< Coltelli. Alle armi da fuoco ci penseremo dopo. >> Lily indicò gli obiettivi rossi e bianchi di fronte a lei << Non c'è bisogno che ti spieghi, giusto? >>
<< No. È come giocare a freccette, solo che al posto delle frecce devo usare dei coltelli. >> mormorò, intento a rigirarsi fra le dita una delle armi dopo aver posato le altre e indossato la mascherina, per precauzione. Non aveva la più pallida idea di come si facesse a prendere la mira e lanciare un arnese del genere come fosse una freccia.
<< Serve una mano? >>
<< No, ce la faccio. >>
<< Devi puntare il braccio in direzione della circonferenza centrale e tenere ben saldo il coltello, altrimenti potrebbe scivolare. >> Lily gli sfilò la lama di mano in un battibaleno e gli mostrò nei dettagli ciò che diceva fare << E poi... >>
Finita la breve e semplice spiegazione, la ragazza lanciò il coltello contro il bersaglio e fece un centro a dir poco perfetto.
<< Ora tocca a te. >>

* * *

La mattina seguente, Ewan era distrutto, sfinito e pieno di dolori dappertutto a causa degli allenamenti con Lily : dopo il tiro al bersaglio c'erano state svariate sessioni di addominali, esercizi che aumentavano la resistenza, altre prove in cui doveva mirare e sparare (dunque aveva utilizzato la pistola) ed esercitazioni con i sacchi da boxe. E non era finita lì : Lily aveva spiegato che, in qualità di Outsider, avrebbe dovuto lasciare il lavoro in infermeria e si sarebbe dovuto recare in palestra molto più spesso per tenere in continuo allenamento l'organismo.
<< Ewan. >> Michael lo richiamò ancora << Avanti, alzati! >>
<< Non ce la faccio. >> mugugnò il ragazzo, rigirandosi sotto le coperte. Quella circostanza gli fece venire in mente quando, da piccolo, non voleva prepararsi per andare a scuola, almeno fino a quando non sentiva il buon profumino delle tipiche colazioni tedesche preparare dalla madre. Allora, e solo allora, si precipitava in cucina di corsa, impaziente di soddisfare la sua fame.
<< Non costringermi a buttarti di sotto dal letto, amico. >>
Nonostante la voglia di restare in camera a dormire fosse più forte di lui, Ewan si tolse le lenzuola di dosso e si sbrigò a scendere dal letto. Sbadigliando, aprì l'armadio e ne estrasse una semplice maglietta monocolore, una felpa grigia e dei jeans, per poi infilarseli con fare distratto.
<< Ti ha ridotto proprio male, direi. >>
Ewan fu d'accordo << Non sai quanto. >>
La porta si spalancò all'improvviso e i due amici sobbalzarono, poiché non si sarebbero mai aspettato che qualcuno si sarebbe presentato nella loro stanza senza bussare. O meglio, qualcuno che non fosse lei.
<< Lily? >>
<< Perché sei qui? >>
La ragazza gli mostrò le stesse maschere che aveva visto indossare agli altri Outsiders, quelle che lasciavano scoperti solo la parte superiore del viso << È ora della tua prima ricognizione. >>

REBELLION - Apocalipse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora