19. Sensazioni a Sorpresa

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— Ehi, hai visto Fred? — chiese Hermione facendo capolino dal passaggio della Signora Grassa.

— È passato di qui un minuto fa, ma non so dove stesse andando. Era particolarmente felice però... —

La riccia alzò un sopracciglio e, dopo aver salutato Leanne, fece dietrofront e si avviò per il corridoio.
Doveva assolutamente dirgli di smetterla di vendere quelle stupide Bacchette Trabocchetto, che stavano procurando non poche punizioni agli studenti del primo anno. Non era un prefetto - quindi, in teoria, non era tenuta a farlo - ma essendo un'amica del diretto interessato, avevano chiesto a lei di fare qualcosa, avendo più probabilità di essere ascoltata.

"Per com'è testardo non ne sarei così sicura ma va bene..." stava pensando, quando sentì la sua voce.

— Non dirmi che non ti avevo avvertita... —

Hermione si fermò di colpo, e capì che proveniva da un'aula. Si affacciò per vedere con chi stesse parlando, e si ritrovò davanti una scena che la fece rimanere alquanto perplessa: Fred era avvinghiato a una ragazza che stava ridendo a crepapelle a causa del solletico.

La riccia non sapeva se andarsene, o se mettersi in mezzo per dirle di smettere di ridere sguaiatamente, sembrando un'oca giuliva.

"Non posso averlo pensato davvero..." si disse sorpresa da quell'improvviso, e inopportuno, senso di fastidio a vederli così vicini.

Fece per andarsene, quando lui la richiamò.
— Granger! —

Hermione chiuse gli occhi per un attimo - maledicendosi di non essersela svignata prima - poi si voltò con un sorriso.

— Ehm... ciao. —

Fissò gli occhi in quelli di Fred, e lui la guardò stranito. — Come te la passi? —

— Non bene quanto voi, a quanto pare... —

Il rosso fece un mezzo sorriso voltandosi verso la ragazza al suo fianco, che con  sguardo disgustosamente dolce, lo spintonò scherzosamente.

— Piacere, io sono Susan... un'amica di Fred. —

La riccia cercò di sorridere e disse: — Io sono Hermione... una delle più care amiche di Fred. —

L'aria era carica di tensione, e nessuno dei tre ne capiva il motivo.

"Perché sembra così arrabbiata?" pensò Fred, passando lo sguardo dall'una all'altra.

"Credo di essere nei guai..." stava pensando invece Susan.

"Dannazione, Hermione, da dove hai cacciato quel tono?" chiese una voce lontana all'interno della mente annebbiata della riccia.

— Io... io dovrei andare. Cameron mi sta aspettando in biblioteca — se ne uscì alla fine, portando di nuovo gli occhi sul rosso.

Lui contrasse la mascella e con tono risoluto disse:
— Divertiti, allora. —

— Anche voi. —

— Stanne certa. —

Si rivolsero un ultimo sguardo pieno di significato, che solo la povera Susan riuscì a cogliere.

Hermione uscì dall'aula lasciandoli finalmente soli e non appena voltò l'angolo, tutta quella rabbia che l'aveva assalita pochi minuti prima evaporò in un secondo, lasciandole una strana sensazione al petto.

Fred, dal canto suo, era ancora più confuso di lei.
Aggrottò la fronte, mentre un milione di domande si facevano spazio nella sua mente.

"Che cosa diavolo è appena successo?"

— Ehm... stai bene? —

Fred si riscosse dai suoi pensieri, e guardò gli occhi di Susan scrutarlo preoccupati.

— Sto bene, sono contento che vi siate conosciute. Sì, be', non è stato il migliore dei modi però... sono sicuro che diventerete grandi amiche! —

— Non se continua a guardarmi come se volesse farmi sparire dalla faccia della terra. —

— Cosa? Hermione è una delle persone più gentili e dolci che io abbia mai conosciuto, ed è incapace di pensare cose sgradevoli di chiunque non conosca davvero. —

-1 Sarà ma i suoi occhi dicevano espressamente 'togliti di mezzo se non vuoi che capiti qualcosa nel tuo succo di zucca mattutino perché Fred è mio' — ribatté lei facendo una pessima imitazione della riccia.

— Stai solo esagerando. Credo fosse infastidita dal fatto di non averle parlato di noi. —

Noi? Siamo solo amici, Fred, cosa avresti dovuto dirle? —

— Hai ragione ma sai, noi di solito ci diciamo tutto, anche delle amicizie che facciamo. —

— Sicuro che non ci sia niente di più importante tra di voi? —

— Assolutamente sì. —

— Non mi sembri tanto convinto, ma fingerò di crederti. —

Rimasero in silenzio per un po', dopo decisero di separarsi e di rivedersi la sera alle undici sulla Torre di Astronomia, ormai, loro luogo d'incontro abituale.

***

Hermione entró in biblioteca, e andò a sedersi al tavolo più lontano da occhi indiscreti. Aveva assolutamente bisogno di stare da sola, per tranquillizzare la tempesta che la stava travolgendo dall'interno.

— Eccola qui, la ragazza più bella della scuola! Posso avere l'onore di farle compagnia? —

La riccia alzò lo sguardo e sorrise a un Cameron - come sempre - felice di vederla.

— Mi mancherai... — disse lei con tono nostalgico.

— Lo so, anche tu mi mancherai. In America, non c'è nessuna che sappia leggere così velocemente un libro come te. E poi, la distanza non conta quando due persone si vogliono bene. —

— E mi mancheranno le belle parole che mi dici sempre... come farò senza di te, Cam? —

— Oh, andiamo Hermione, non rattristarti prima del tempo. Manca ancora un mese alla fine della scuola. Abbiamo ancora un mese per divertirci, e stare insieme. —

— Hai ragione. Facciamo qualcosa di speciale stasera? — propose volendo distrarsi da tutto il resto.

- Grandissima idea! Che cosa avevi in mente? -

Hermione ci pensò un attimo e le venne una brillante idea. Non volendo rivelarlo subito, però, con un sorriso sornione disse solo: — Sorpresa... —

Angolo Autrice

Scusate per il gran ritardo ma avevo finito i giga di internet e tanto per cambiare la rete wi-fi di casa è stata cambiata e non ancora collegata. Ma adesso -avendo rinnovato la promozione- ho potuto pubblicare il tanto atteso capitolo del venerdì. Spero vi sia piaciuto e grazie ancora per leggere, commentare e votare.
A martedì con l'ultimo capitolo che conclude il secondo anno di Hermione e il quarto di Fred. ❤️❤️❤️

Fred & HermioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora