40. La Terza Prova

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- Non ci posso credere! -, urlò Justin, non appena raggiunse Hermione, mentre questa tornava nella sala comune dei Grifondoro in compagnia dei suoi amici; e di Fred.

- Vedi di abbassare il tono, idiota! -, lo redarguì quest'ultimo, guardando il ragazzo con aria torva.

In risposta, Justin gli si avvicinò pericolosamente, quando Hermione si mise in mezzo.

- Smettetela! Jus possiamo parlare con calma da un'altra parte? -, disse la ragazza, cercando di non farsi prendere dal panico.

Si era aspettata quella reazione, dopo aver baciato il suo migliore amico davanti a tutta la scuola, e al suo ragazzo.

Lui passò lo sguardo dall'uno all'altro, con la rabbia che gli ribolliva dentro sempre più furiosamente.

- Perché? Possiamo benissimo parlarne qui, così i tuoi amici capiranno che razza di persona sei! -, urlò, provocando gli sguardi curiosi della gente che passava loro accanto.

Il volto di Fred si rabbuiò, riprendendo la carica contro il giovane Corvonero, ma ancora una volta la riccia si interpose tra i due. Intanto, George, Ron, Harry, Lea e Lavanda li fissavano sbigottiti, incapaci di spiccicare parola, e intervenire.

- Non ti permetto di parlarle così! Ti farò vedere io che razza di persona sei tu, imbecille! -, disse il rosso al massimo della stizza.

- Bene, ecco l'eroe dei miei stivali! Io e te faremo i conti dopo; so benissimo cosa stai cercando di fare... -, rispose l'altro, puntandogli un dito contro.

Fred stava per ribattere a tono, e Hermione sbottò, - State zitti, tutti e due! Questa cosa riguarda noi, Justin. Fred, per favore, stanne fuori; so cavarmela benissimo da sola. -, aggiunse rivolta al Weasley che le stava accanto.

Fred aprì di nuovo la bocca per parlare, ma Hermione aveva già tirato Justin via con sé.

***

Hermione spinse Justin in un'aula vuota del secondo piano, e lo guardò con disappunto.

- Come ti permetti di parlarmi così davanti ai miei amici? Sei forse impazzito? -, sbraitò, sinceramente delusa dal suo comportamento, nonostante fosse stata lei ad averne uno inappropriato.

- Be', non mi hai lasciato molta scelta, dopo quello che hai fatto. Ti rendi conto, Hermione? Ti sei sbaciucchiata con quello, sbattendomelo dritto in faccia! Mi hai reso ridicolo davanti a mezza scuola, per Merlino! -, urlò Justin, in preda alla furia.

Rimasero in silenzio a fissarsi l'un l'altra, lui con astio, lei non sapendo cosa dire.

- Senti, capisco di averti delusa, e che tu ti sia sentito tradito; hai tutta la ragione del mondo ad avercela con me, ma non puoi fare così, e trattarmi male. Nonostante tutto, io tengo molto a te, e tu a me. Riesco a vederlo nei tuoi occhi, anche adesso che cerchi con tutte le tue forze di odiarmi. -, disse con un sorriso.

Justin abbassò lo sguardo.

- Sarò sincera con te: ho sbagliato, non avrei dovuto fare quello che ho fatto, ma non ho saputo farne a meno. In realtà, da quando ho capito di voler stare con Fred, non so più come comportarmi, o come gestire i miei sentimenti. Volevo fare di tutto per proteggerti, e non ci sono riuscita. Sono stata un disastro; e tu non te lo meriti. Meriti qualcuno che ti ami completamente, cuore e anima. E mi dispiace di averci messo tanto a capire che quella persona non posso essere io. Davvero, spero che tu possa perdonarmi un giorno. -, gli spiegò, avvicinandosi per stringergli una spalla in segno d'affetto.

- Anche a Fred dispiace... -, continuò, ma la risata sarcastica di Justin la bloccò.

- No, che non gli dispiace. Anzi, starà godendo del fatto che gli sto cedendo la mia ragazza senza combattere. -, disse sprezzante.

Fred & HermioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora