23. Quella Sensazione

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— Come ti ha baciata? — strillò Ginny di rimando, mentre passava in modalità "divoratrice di gossip".

— Con le labbra, ovviamente! Andiamo, Gin, che domande fai? — ribatté Lea, stendendosi a pancia in su sul letto.

La rossa sbuffò e andò dall'amica a rifilarle uno schiaffo sul braccio.

— Non era quello che intendevo, stupida Erumpent che non sei altro! —

Lea cominciò a farle la linguaccia, quando Hermione le interruppe.

— Smettetela! Lea, vogliamo sapere i dettagli. —

— E ciò che hai provato in quel momento... — aggiunse Lavanda con un sorriso sornione.

— Va bene: mettetevi comode — disse la diretta interessata mettendosi seduta a gambe incrociate, per guardare meglio gli occhi curiosi delle sue amiche.

— Dopo essere usciti dalla Sala Grande abbiamo corso fino al Cortile, dove per poco non stavo candendo nella fontana, quando Ron per evitarlo mi afferra la vita attirandomi a sé con forza — cominciò e notò che Ginny e Lav la guardavano emozionate, come se quello che stava raccontando fosse successo a loro.

— In quel momento ho sentito il battito accelerare ma, sopratutto, che tutti i miei pensieri e le mie ansie fossero sparite con il solo stringermi tra le sue braccia — spiegò ancora scombussolata dall'impeto di quell'emozione che l'aveva colpita come un fulmine a ciel sereno.

— Aww... — sussurrò Hermione, senza potersi trattenere. Non lo dava molto a vedere, ma era colpita quanto le altre.

— Lui continuava a fissarmi con quegli occhi... e anche se potevo leggervi la sua insicurezza e la paura, forse di essere respinto, Ron ha mandato tutto all'aria nel secondo esatto in cui la sua bocca è entrata in contatto con la mia — concluse con un sospiro.

Rimasero in silenzio per un po', ancora con il fiato sospeso per quella svolta sorprendente, ma allo stesso tempo inevitabile.

— Cos'è successo dopo? — chiese Hermione con dolcezza.

Lo sguardo di Lea si abbassò e i suoi di occhi divennero leggermente tristi.

— Se l'è data a gambe: aveva vinto la battaglia, ma non la guerra. Non so perché, dopo esserci staccati, il suo volto sembrava terrorizzato e mi ha lasciata lì con uno strano vuoto nel petto. —

Lavanda la guardò dispiaciuta, ma poi disse:
— Quindi ti è piaciuto? —

Il sorriso che ricevette subito dopo non le lasciò alcun dubbio.

— Se mi è piaciuto? È stato... semplicemente fantastico: non mi è solo piaciuto, è quella sensazione che ti scoppia nel cuore, facendoti desiderare che si ripeta al più presto e più spesso — ammise arrossendo di colpo.

Tanto Lav quanto Herm e Ginny erano contente per la loro amica. Allo stesso tempo, però, erano preoccupate per la reazione di Ron.

— Non avrei mai pensato di provare qualcosa di così travolgente verso un amico, figuriamoci per Ronald: passiamo più tempo a litigare che ad andare d'accordo! — esclamò ridendo.

A quelle parole, Hermione distolse lo sguardo.

— Anche io e Fred litighiamo spesso e questo non ci impedirebbe comunque di stare insieme, se solo lo volessimo — disse per tranquillizzarla e farle capire che litigare non era un problema.

Tre paia di occhi cominciarono a fissarla intensamente e, come immaginava, quando le guardò incontrò anche tre bocche allargate in un sorriso.

— Mi stai dicendo che non lo vorresti? — chiese Lea.

Fred & HermioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora