26. Spiegazioni

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Fred ancora non poteva credere a ciò che era appena successo: aveva baciato Hermione, la sua migliore amica!

Da una parte non gli era dispiaciuto, anzi; ma dall'altra, c'erano Susan e quello che avevano.
Sbuffò e si passò una mano fra i capelli, come per scacciare il pensiero insistente delle labbra di Hermione sulle sue.

Dopo averci riflettuto un altro po', si decise ad andare alla ricerca della sua ragazza per parlarle.

***

— Avevo paura. Ero terrorizzato — cominciò a spiegare Ron, mettendosi a gesticolare come un pazzo.

— E di cosa? — sbottò Leanne che ne aveva abbastanza di tutto questo mistero.

— Di non essere all'altezza. Tu sei stata con Harry ed è il mio migliore amico, ma ho sempre provato un po' d'invidia del tuo affetto per lui. Credevo che magari tu non mi avresti mai visto come vedevi lui, che non mi avresti guardato in quel modo speciale con cui guardavi lui, e come... io guardo te ora. —

Disse tutto d'un fiato, e si rese conto solo in quel momento di come ciò che stava dicendo fosse la pura verità. Leanne rimase spiazzata: non avrebbe mai immaginato che Ron potesse provare, o anche solo pensare, una cosa del genere.

— Oh Ronald... — sussurrò sporgendosi verso di lui per stringergli la mano. — Non avevo capito che... —

Si bloccò per un attimo, poi disse: — Quello che abbiamo avuto io e Harry è stato molto bello e niente potrà eguagliarlo. —

Il rosso abbassò lo sguardo e annuì lentamente.
Lea, invece, sorrise dolcemente.

— Per essere solo un amore di due amici che si vogliono bene. —

Gli tirò la mano per farlo avvicinare, e guardarlo dritto negli occhi. Ron deglutì scioccato, mentre Lea raccoglieva tutto il coraggio per dirgli finalmente ciò che provava.

— Ron io... io credo di voler essere più di una tua semplice amica. Ti dico le cose come stanno: quest'amicizia ormai mi sta stretta! Voglio stare con te e solo con te... —

Il rosso sorrise per la prima volta e disse: — Anch'io voglio stare solo con te e... che ne dici se riproviamo il bacio dell'altra volta? —

Leanne gli scostò i capelli dalla fronte.
— Speravo con tutte le forze che lo volessi. —

Si avvicinarono e si lasciarono andare a un bacio che avrebbero per sempre ricordato come il secondo primo bacio più bello delle loro vite.

***

— Gwen! Ehi Gwen, hai visto Susan? — chiese Fred fermando la migliore amica della sua ragazza nel bel mezzo del corridoio.

— È andata in biblioteca, quindi la troverai sicuramente lì — rispose Gwen con un sorriso.

— Grazie mille. —

Fred si precipitò verso l'entrata del luogo - a suo parere - più noioso di tutta la scuola, cercando con lo sguardo una ragazza dai capelli biondi e dagli occhi azzurri. Era sicuro che una volta trovata, e una volta ascoltata la sua spiegazione di quell'assurda faccenda, avrebbero capito che si trattava solamente di un equivoco e che tutto sarebbe tornato come prima.

Quando la trovò, però, vide che aveva compagnia.

— Secondo te l'ha capito? — stava dicendo Will Powell mentre richiudeva Il Quidditch attraverso i secoli.

— Chi, Fred? Non avrebbe potuto capirlo né in quel momento, né mai: è completamente pazzo di me! Potresti mettergli la verità anche su un piatto d'argento e direbbe che: "Non tutto è come sembra." Credimi, potrebbe averlo capito quella smorfiosa di Hermione Granger, ma non Fred Weasley: me lo sono lavorato così bene che non ho dovuto fare nessuna fatica per farmi credere — rispose Susan fiera di sé stessa e del suo operato.

— Be', meglio per noi... — sussurrò di rimando Will, per poi baciarla con passione.

La bionda ricambiò, ed era così presa dal suo piacevole passatempo, che non si accorse del ragazzo dai fiammeggianti capelli rossi che le lanciava l'incantesimo Anteoculatia.

Susan cacciò un urlo di sorpresa, accorgendosi poco dopo di avere delle corna ramificate che facevano capolino dalla sua testa.

— Fred! Ma sei impazzito? — Susan era furiosa.

La stessa cosa non si poteva dire di Will che, invece, se la rideva a crepapelle indicandola. Fred lo zittì rifilandogli la stessa sorte.

— Sì, Susan! D'altronde, sono pazzo di te, no? — rispose Fred sarcastico, mentre si apprestava a tornare sui suoi passi.

Quando gli altri presenti si accorsero di ciò che era appena accaduto, scoppiarono a ridere, mentre Madama Pince guardava Fred con disapprovazione.

Il rosso non si pentiva di ciò che aveva fatto e, allo stesso tempo, provava un dolore che non avrebbe mai immaginato di provare.

Non solo Susan si era rivelata la persona più meschina e manipolatrice che avesse mai conosciuto, ma anche quella che aveva cercato di allontanarlo da Hermione.

Quel pensiero era tanto insopportabile quanto inimmaginabile. E pensare che era stato pronto a buttare via quell'amicizia per una ragazza che non l'aveva mai amato, a differenza sua.

Si sentì subito in colpa per aver dubitato di Hermione e di quello che aveva cercato di fargli capire quando lui era troppo cieco per vedere in faccia la realtà dei fatti.

Doveva trovarla subito, e chiederle scusa.

***

Hermione si asciugò le lacrime sulle guance e decise che non avrebbe più pianto per Fred Weasley, non lo meritava.

Erano ore che ci rimuginava su: se lui era pronto a credere a Susan piuttosto che alla sua migliore amica, allora poteva perfettamente dimenticarsi di lei.

Ma come poteva lei dimenticare quel bacio che si erano dati nella Stanza delle Necessità?

Il momento che avevano passato era stato troppo intenso, e Hermione non riusciva a fare altro che riviverlo nella sua mente.

— Hermione! —

All'improvviso si sentì chiamare e, quando si voltò, non si aspettò di vedere proprio Fred.

— Cosa vuoi? Incolparmi di qualcos'altro? Fatti pure avanti, tanto ormai! — sbottò lei arrabbiata.

— No, Herm, sono venuto a dirti che sono un'idiota e che tu avevi ragione. —

La riccia socchiuse gli occhi per capire se stesse dicendo la verità. Sembrava così.

— Te ne sei reso conto finalmente... — disse con un sorriso ironico.

— Susan ha sempre giocato con me. Non era vero niente, niente! E io come un troll puzzolente ci sono cascato in pieno... potrai mai perdonarmi? — chiese inginocchiandosi davanti a lei con una faccia buffissima.

Hermione non poté evitare di ridere. Sì, era ancora un po' arrabbiata; ma una seconda possibilità si dà a tutti, no?
— Come potrei rifiutarmi se fai quella faccia e, soprattutto, dopo che ti sei auto definito "troll puzzolente"? —

— Oh Herm, non dubiterò mai più di te, mai! E se per qualche assurdo motivo dovessi farlo ancora, ti autorizzo a confiscarmi tutti i prodotti Weasley! — promise stringendola in un abbraccio.

— Con molto piacere! — concesse la riccia, stringendolo di rimando.

Rimasero in quella posizione per molti minuti, forse anche per un'ora, e quando si staccarono si fissarono contemporaneamente le labbra.

Avevano voglia di baciarsi un'altra volta?
Una voglia matta.

Ma alla fine decisero di salutarsi allegramente, dandosi appuntamento nella sala comune dei Grifondoro per una partita straordinaria di Scacchi dei Maghi.

Al bacio... ci avrebbero pensato più in là.

Angolo Autrice

Scusate per il ritardo, come sempre!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e preparatevi perché ne pubblicherò un altro sempre oggi, venerdì 16 novembre.
Purtroppo ora sono le 2:40 di notte e mi trovo costretta a chiudere.
Ma non vi preoccupate, un nuovo capitolo arriverà presto. Un bacio ❤️❤️❤️

Fred & HermioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora