일식 레스토랑 [ristorante giapponese]

Capitolo 66

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In ogni caso... una storia bts e zombie?

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Pov Chenle

Era lì, era di nuovo davanti al mio letto, la presenza di Jisung non mi aiutava, volevo piangere.

"Chenle cos'è?"

Quella cosa non si muoveva, rimaneva ferma, come sempre, scura e con i contorni indefiniti.
A momenti scoppiavo.

"Chenle?"
"Lui è ovunque... soprattutto quando esco dalla doccia... ma non si muove mai..."

Jisung era seriamente preoccupato per me... si vedeva dalla sua espressione, ma adesso basta finiamola qui.

"Ahahahahahahahhaha!"
"Chenle?"
"Dovresti vedere la tua faccia!"
"Ma che...?"

Si alzò dal letto e accese la luce velocemente, scoprendo che in realtà la macchia nera era soltanto il mio accappatoio, che poco prima avevo appeso all'armadio, mentre dormiva.

"Ma vaffanculo"
"Andiamo stavo scherzando! È che volevo passare un po' di tempo con te, scusa forse ho esagerato"
"Ero... seriamente preoccupato, pensavo che qualcuno ti stesse facendo del male"

La sua espressione era cambiata, ora era solo arrabbiato.
Non avevo pensato che avrebbe potuto collegare la cosa a quello che gli era successo all'istituto.

"Scusa..."
"Quindi stai bene?"
"Si"
"Meno male!"

Poi fece una cosa che non mi sarei mai aspettato, mi avvolse tra le sue braccia, stringendo più che poteva.

Intanto il mio battito cardiaco aumentava velocemente, avrei voluto urlare, ma ero già in iperventilazione.

"J...J... J..."
"Cosa c'è?"
"Ti amo!"
"Che?!"
"No aspetta! Non lasciarmi... stringimi di più"

Con riluttanza, mi accontentò e mi strinse tra le braccia ancora più forte.
Era proprio quello che mi serviva.

Pov Jisung

È così basso che sta bene tra le mie braccia.
Alla fine persino quando ci rimisimo a letto, non mi lasciò un attimo.
Era evidente che aveva bisogno di qualcuno, dato che i suoi genitori lavorano sempre.
Beh, non mi dispiace essere quel qualcuno, finché non si mette in testa di baciarmi penso vada bene.