Capitolo 36

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Pov Sicheng

Il mattino dopo, corsi più veloce che potevo verso la casa di Jaemin, che si trovava dall'altra parte del parco.
Le gambe mi facevano male, ma non potevo certo fermarmi.

Arrivato davanti a casa sua, Liona iniziò subito ad abbaiare e a scodinzolare, richiamando l'attenzione di Jaemin.
Avevo con me una maglietta di Jisung, in modo che Liona potesse dirmi dove andare.

Si avvicinò con il muso alla maglietta, ed inizio ad annusarla, ma non riusciva a trovare una pista da seguire, probabilmente eravamo troppo lontani dal punto in cui Jisung era stato l'ultima volta, o semplicemente era passato troppo tempo.

"Liona, non deludermi"

Pov Chenle

Mi ero arrampicato sull'albero che si avvicinava alla finestra.
Ero entrato dalla finestra, ma non avevo calcolato che ci potesse essere un tavolino dall'altra parte, con un enorme vaso in ceramica, che cadendo a terra e frantumandosi in mille pezzi, potesse fare un rumore che manco il Gesù Kristo!
Sfiga vuole, che nello stesso corridoio in cui mi trovavo io, c'era quel grassone del furgoncino, che mi sollevò di peso e mi portò via.

Ora sono legato ad una parete... però ho trovato Jisung!

Pov Jisung

"Posso farti una domanda...? Perché cazzo ridi come un deficente?"
"Perché ti ho trovato!"

Mi sta dicendo che mi stava cercando?
Certo come no... neanche Sicheng e Yuta sono venuti, figurati se un ragazzino che neanche conosco viene fin qui per me.

"Hey, Jisung, sai preparare gli onigiri?"
"Yuta... me lo ha insegnato"
"Fantastico! Allora ti invito a casa mia, così me ne prepari un po'"
"Siamo legati ad un muro... te ne rendi conto almeno?"
"Certo! Quando usciremo da qui infatti"

Non sapevo se si rendesse veramente conto della situazione o no, sta di fatto che sarebbe stato pressoché impossibile uscire da qui; ci ho messo tre anni per riuscire a farlo io.

"Eheh! Ecco i miei bambini"
"Merda..."

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