Capitolo 20

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Hey gente bella, perché non passate sul profilo di 0mydemons0, io ho già letto le sue storie, sono molto belle!

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Pov Taeyong

La sua gamba stava premendo contro la mia zona più delicata, e non riuscii a trattenermi dal lasciarmi scappare un gemito.
Appena me ne accorsi portai le mani alla bocca, imbarazzatissimo, mentre cercavo in tutti i modi di evitare il suo sguardo.
Sentivo il viso che ribolliva, ormai ero rosso come i capelli di Akashi Seijuro.

Strinsi gli occhi più che potevo, sperando che fosse tutto un sogno, ma non potei fare altro che riaprirli, dopo che sentii una leggerissima pressione sulle mie labbra.

Se già il mio cuore batteva velocemente e mi minacciava di arresto cardiaco, ora voleva direttamente uscire per andare in Uzbekistan.

Quel semplice bacio si trasformò in qualcosa di più, nel momento in cui sentii la sua lingua poggiarsi sulle mie labbra. Avrei voluto aprire le labbra e lasciare che entrasse, ma non ero pronto a essere baciato così all'improvviso.

Appoggiai le mani sulle sue spalle e lo spinsi un po', anche se non avrei voluto farlo. Appena si staccò, mi guardò con aria mortificata e dispiaciuta.

"Scusa... dimenticalo"
"Yoonoh...!"

Mi portai la mano alla bocca, ripensando al calore che mi aveva trasmesso, dannato cervello! Perché devi essere così timido!

Pov Taeil

Ho provato a parlare con Doyoung, ma lui non ha risposto a nessuna delle mie domande.
So di essere stato uno stupido in Italia, e di averlo ferito, ma... no... è solo colpa mia, non devo cercare scuse, sono stato spregevole.

"Doyoung, non ho intenzione di rovin-"

Il suo cellulare iniziò a squillare mentre parlavo.
Lui era solito differenziare le suonerie delle chiamate, e quando stavamo insieme, imparai subito chi fosse al telefono.

Quando rispose, sbiancò, divenne un fantasma. Suo fratello non lo chiama mai, ma quando lo fa, non è mai niente di buono.
Solo a sentire la sua voce, sente un peso al cuore, e i suoi occhi iniziano a diventare lucidi.

"È di nuovo ubriaco?"

Annuì con la testa, dato che non aveva ancora chiuso la telefonata.
Io mi alzai dal mio posto, racattando le mie cose; dovevo portarlo a casa il prima possibile.

"Yoonoh! Devo accompagnarlo a casa!"
"Perché?"
"Donghyun"
"Vai allora, sbrigatevi. Tanto torno a casa anche io"

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