30 Giorni [ShanksxBuggy]

Prologo Parte 1 - Bet

<<Ehi, da quando siete diventati cinque? >>

<<Probabilmente da quando hai brillantemente deciso di scolarti anche il sesto boccale di birra contro il nostro parere, amico mio >>

<<Benn, non dargli corda per l'amor del cielo, è ovvio che siamo sempre stati cinque. Non sapevi che ho lo straordinario potere di sdoppiarmi in Yasopp buono e Yasopp malvagio? >>

<<Perchè, ne esiste uno buono? >>

<<Zitto Lucky, se avessi voluto avrei potuto schiacciarlo quell'uomo,oggi in tribunale, ma non l'ho fatto a causa della mia magnanimità>>

<<E ci mancherebbe altro. Aveva una figlia piccolissima e soltanto un mostro gli avrebbe strappato via il permesso di poterla vedere >>

<<Ehi, occhi su di me prego, odio essere escluso dalle conversazioni >>

<<Aye, aye capitano >>

Grazie all'aumento che uno di loro ha ricevuto sul lavoro, ora quella sgangherata combricola, composta da cinque uomini ben distinti, è tutta presa da brindisi e festeggiamenti vari.

Il locale che hanno scelto per i loro gozzovigli notturni, a dispetto della loro apparenza austera e dei completi giacca e cravatta, è uno di quei piccoli pub di periferia dove a nessuna persona di buona estrazione sociale verrebbe mai in mente di mettere piede, ma i cinque sanno bene che l'apparenza spesso inganna, dopotutto loro ne sono l'esempio lampante. L'atmosfera calda e accogliente delle luci soffuse e della musica in sottofondo è quanto basta affinché questi uomini riescano a scrollarsi di dosso le fatiche della giornata.

Benn Beckman, capelli nero pece legati in una bassa coda di cavallo e sigaretta fra le labbra, ha dovuto sopportare per ore la voce petulante di una abbiente signora sulla cinquantina che, a causa del tradimento del marito con una segretaria di vent'anni più giovane,aveva deciso di portare via all'uomo tutti i possedimenti e metà del conto in banca.

Yasopp, tre boccali di birra svuotati fino all'ultima goccia davanti, quella stessa mattina ha combattuto per i diritti legali di un padre sulla propria figlioletta, uscendo vincitore dalla causa, anche se non nel modo in cui aveva sperato.

Lucky Roo, impossibile da non notare con i suoi chili di troppo e la pila di piatti sporchi a fianco, ha passato l'intera giornata chiuso nella solitudine del suo ufficio, in compagnia solo del proprio cervello e di alcune cosce di pollo fritto, nella speranza di trovare una via di uscita da un caso particolarmente ostico che da settimane lo teneva sveglio la notte.

Rockstar, capelli rossi sparati in tutte le direzioni in netto contrasto con il color cioccolato della carnagione, è stato costretto dal proprio capo ad accollarsi il caso di un uomo in procinto di denunciare la sua ex fidanzata, uomo che sarebbe risultato anche gradevole se non fosse stato per la sua scarsa igiene personale. Anzi, dire costretto forse è dire troppo. Rockstar ha un punto debole che ormai i suoi colleghi e collaboratori conoscono troppo bene: non sa resistere ai complimenti e alle lusinghe, per quello il suo capo è riuscito a convincerlo con così tanta maestria.

Insomma,al tavolo stanno seduti quattro uomini molto capaci, ottimi lavoratori, pieni di buona volontà e voglia di fare: e poi c'è Shanks.

Shanks è il più anziano in fatto di associazione allo studio legale ma nella sua vita non ha mai fatto altro che poltrire, esattamente quello che ha fatto anche quella mattina, seduto comodamente nel suo ufficio, con lo schienale della poltrona reclinato, i piedi poggiati alla scrivania e una rivista sconcia aperta e poggiata sul viso in maniera tale da oscurarne la vista

Nessuno sa il motivo, eppure la promozione tanto attesa è stato proprio lui ad ottenerla, lui che passa le sue giornate a dormire o a fare scherzi telefonici alle segretarie e agli amici, lui che girovaga per lo studio alla ricerca di caffè, lui che non abbandona mai il suo ridicolo cappello di paglia sgualcito nonostante lo studio imponga un rigido protocollo di abbigliamento, lui il solo che il capo dello studio – famosissimo avvocato ormai in pensione Gol D Roger - inspiegabilmente reputa degno di ricevere un aumento e un avanzamento di carriera.