13 Giorni - Bittersweet Breakfast

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Angolo autrice: Sono tornata con un nuovo capitolo! Scusate tanto l'attesa, ma gli impegni scolastici e quotidiani mi hanno tenuto lontana dalla scrittura per un po'. Adesso che tutto si è risolto, tornerò ad aggiornare un po' più regolarmente. Grazie per la vostra pazienza e tenete duro che siamo alla metà delle peripezie della storia di Buggy e Shanks! 


Il mattino ha l'oro in bocca, dice il detto. Buggy in bocca non sente altro che il sapore acre e vomitevole dei rigurgiti di birra. Ed è la seconda mattinata di fila che si risveglia in questo stato, il che lo porta a pensare di stare sviluppando un serio problema nei confronti dell'alcol.

Il mal di testa che lo opprime è fastidioso, gli pare che la sua scatola cranica possa esplodere da un momento all'altro, e la cosa peggiore è che in casa non ha più nemmeno un'aspirina.

Il suo cervello funziona a malapena, eppure ha la strana sensazione di essersi dimenticato qualcosa di importante. Grattandosi malamente una spalla, i capelli scompigliati, si mette a sedere sul proprio letto, allungando una mano al suo fianco in cerca dell'elastico per capelli che deve aver perso durante il sonno, ma invece di trovarci l'oggetto dei suoi desideri, la sua mano sfiora qualcosa di caldo, una schiena umana.

Irrigidendosi, Buggy scatta in piedi come un gatto al quale hanno appena lanciato una secchiata di acqua ghiacciata. E poi la vede, quella massa informe di capelli rossi che fa capolino da sotto le coperte.

"Ommioddio. Ommioddio" pensa "Quello è Shanks. Cosa ci fa a casa mia?"

Con il respiro affannato, cerca di riportare alla mente i ricordi della giornata precedente: stava facendo le pulizie, aveva addosso il suo grembiule orribile, avevano suonato alla porta di casa, era Shanks, lo aveva fatto entrare in casa sua, avevano guardato degli stupidi programmi alla televisione e parlato del suo cellulare rotto. Dopo di che, il vuoto totale.

"Che cosa faccio, che cosa faccio?"

Con la coda dell'occhio lancia un rapido sguardo allo specchio sopra il cassettone alla sua destra, e per poco non gli viene un mezzo infarto. Non solo ha un uomo nel suo letto, ma è anche un cesso, con il trucco che gli impiastriccia tutta la faccia e i vestiti stropicciati – e rigorosamente per casa – ancora del giorno prima.

Con passo felpato, Buggy lascia la camera da letto e sgattaiola in salotto, dove le tapparelle sono ancora chiuse. Senza far troppo rumore apre un cassetto, ne estrae una salvietta profumata e se la passa senza troppa grazia sul viso, portando via la sporcizia. Deve si cacciare di casa il rosso, ma per farlo deve essere almeno presentabile. Non che voglia essere bello per quel tipo là, che dorme nel suo letto, assolutamente no.

"Io non mi sto imbellettando per Shanks"

E non fa nemmeno in tempo a finire di pensare che il suddetto compare nel salotto, accedendo la luce. E' a petto nudo, come dimostrano gli addominali in bella vista, e indossa solo un paio di boxer neri, cosa che fa andare completamente in pappa il cervello di Buggy.

"Sto impazzendo. Cosa diavolo è successo ieri sera?"

Il rosso mormora qualcosa, un sorriso gentile ad increspargli il volto, ma Buggy è troppo occupato a chiedersi cosa sia successo quella notte per rendersene conto. Il fatto è: ha il terrore di essersi spinto troppo in là con Shanks, e per carità, non è propriamente che non voglia non andare troppo in là con lui, solo che gli piacerebbe essere cosciente durante il fatto.

<< Buggs? >>

<< Eh? Cosa? >>

L'espressione di pura confusione sul volto del clown deve essere da sbellicarsi, a giudicare dalla risata sonora e fragorosa che emette Shanks. E come sempre, quello che fa ridere Shanks fa infuriare il povero Buggy.

30 Giorni [ShanksxBuggy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora